Bonus volumetrici per la demolizione e ricostruzione. Ad aprile 2017 le istruzioni per beneficiare degli incentivi
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Disciplina del cinema e dell’audiovisivo che detta i principi fondamentali dell'intervento pubblico a sostegno del cinema e dell'audiovisivo. Tra le altre cose, la legge destina 120 milioni di euro dal 2017 al 2021 ad un Piano straordinario per il potenziamento, la ristrutturazione e la realizzazione di sale cinematografiche.
Il Piano prevede 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, 20 milioni di euro per l'anno 2020 e di 10 milioni di euro per l'anno 2021, per la concessione di contributi a fondo perduto finalizzati per:
- la riattivazione di sale cinematografiche chiuse o dismesse;
- la realizzazione di nuove sale, anche mediante acquisto di locali per l'esercizio cinematografico e per i servizi connessi;
- la trasformazione delle sale o multisale esistenti in ambito cittadino finalizzata all'aumento del numero degli schermi;
- la ristrutturazione e all'adeguamento strutturale e tecnologico delle sale;
- l'installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi complementari alle sale.
Le disposizioni applicative (definizione dei soggetti beneficiari, limiti massimi d’intensità di aiuto e altre condizioni per l’accesso al beneficio e la sua gestione) saranno indicate in un DPCM che dovrà essere emanato entro il 10 aprile 2017, cioè 120 giorni dalla data di entrata in vigore (11 dicembre 2016) del provvedimento.
Inoltre la Legge dispone che, nel quadro delle iniziative per la riqualificazione urbana e la rigenerazione delle periferie e delle aree urbane degradate, le Regioni e le Province autonome possono introdurre previsioni urbanistiche ed edilizie dirette, anche in deroga agli strumenti urbanistici, a favorire e incentivare il potenziamento e la ristrutturazione di sale cinematografiche e centri culturali multifunzionali, anche mediante interventi di demolizione e ricostruzione che prevedano il riconoscimento di una volumetria aggiuntiva rispetto a quella preesistente come misura premiale e le modifiche della sagoma necessarie per l’armonizzazione architettonica con gli organismi edilizi esistenti.
Grazie a questo intervento sarà possibile favorire la conservazione e la valorizzazione delle sale storiche attraverso il vincolo di destinazione d'uso.
Sale cinematografiche: incentivi e semplificazioni per chi investe
Il provvedimento dà avvio ad un Piano straordinario da 120 milioni di euro in cinque anni per incentivare per chi ristruttura e investe in nuovi cinema.Il Piano prevede 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, 20 milioni di euro per l'anno 2020 e di 10 milioni di euro per l'anno 2021, per la concessione di contributi a fondo perduto finalizzati per:
- la riattivazione di sale cinematografiche chiuse o dismesse;
- la realizzazione di nuove sale, anche mediante acquisto di locali per l'esercizio cinematografico e per i servizi connessi;
- la trasformazione delle sale o multisale esistenti in ambito cittadino finalizzata all'aumento del numero degli schermi;
- la ristrutturazione e all'adeguamento strutturale e tecnologico delle sale;
- l'installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi complementari alle sale.
Le disposizioni applicative (definizione dei soggetti beneficiari, limiti massimi d’intensità di aiuto e altre condizioni per l’accesso al beneficio e la sua gestione) saranno indicate in un DPCM che dovrà essere emanato entro il 10 aprile 2017, cioè 120 giorni dalla data di entrata in vigore (11 dicembre 2016) del provvedimento.
Inoltre la Legge dispone che, nel quadro delle iniziative per la riqualificazione urbana e la rigenerazione delle periferie e delle aree urbane degradate, le Regioni e le Province autonome possono introdurre previsioni urbanistiche ed edilizie dirette, anche in deroga agli strumenti urbanistici, a favorire e incentivare il potenziamento e la ristrutturazione di sale cinematografiche e centri culturali multifunzionali, anche mediante interventi di demolizione e ricostruzione che prevedano il riconoscimento di una volumetria aggiuntiva rispetto a quella preesistente come misura premiale e le modifiche della sagoma necessarie per l’armonizzazione architettonica con gli organismi edilizi esistenti.
Cinema storici: più semplice la dichiarazione di interesse culturale
Con la nuova Legge viene anche agevolato il riconoscimento della ‘dichiarazione di interesse culturale’ per le sale cinematografiche, come previsto dall’articolo 10, comma 3, lettera d), del codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 42 del 22 gennaio 2004).Grazie a questo intervento sarà possibile favorire la conservazione e la valorizzazione delle sale storiche attraverso il vincolo di destinazione d'uso.
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