Sul Pnrr bisogna correre: aprire i cantieri, recuperare i ritardi negli investimenti. Costi quel che costi in termini di rischio di aprire la strada alla corruzione. Così, tra le modifiche in extremis con cui il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha messo il suo timbro sul nuovo Codice degli appalti – scritto dal Consiglio di Stato sulla base della delega votata prima della caduta di Draghi – spicca il via libera all‘appalto integrato senza limiti di importo. Come ai tempi della famigerata legge Obiettivo di Berlusconi.