martedì 31 maggio 2016

Amianto sulle scuole, sarà mappato con i droni

di Rossella Calabrese http://www.edilportale.com/news/2016/06/ambiente/amianto-sulle-scuole-sar%C3%A0-mappato-con-i-droni_52242_52.html

Accordo tra ItaliaSicura e Ministero dell’Ambiente per progettare e realizzare interventi di bonifica

01/06/2016 - Mappare con i droni l’amianto presente nelle scuole per progettare e realizzare interventi di bonifica. È quanto prevede il Protocollo d’Intesa firmato ieri da ItaliaSicura, la Struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
 

Droni per la mappatura dell’amianto

La novità contenuta nel documento è appunto il ricorso alle più moderne tecnologie di telerilevamento - droni dotati di telecamere ad alta risoluzione - e il consolidamento di un progetto pilota che dia per la prima volta una dimensione omogenea del fenomeno a livello nazionale.

Le risorse per la bonifica

I fondi del Governo per la sicurezza delle scuole - spiega la nota di Palazzo Chigi - comprendono anche le attività di rimozione dell’amianto: 400 milioni di euro sono stati stanziati a giugno 2014 - in continuità con i 150 milioni del ‘Decreto del Fare’. Molte Regioni, nelle proprie graduatorie, hanno dato la priorità agli interventi di bonifica dell’amianto nelle scuole, riducendo di molto il numero di istituti ancora interessati. Anche i 905 milioni di euro previsti dall’operazione #MutuiBei possono finanziare interventi di questo tipo. I primi 1.215 cantieri sono stati già avviati.
 

I commenti di ItaliaSicura e Ministero dell’Ambiente

“Con il lavoro che avviamo oggi con il Ministero dell’Ambiente - ha dichiarato Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione di Palazzo Chigi - affrontiamo in modo sistematico un problema estremamente complesso, creando per la prima volta una mappatura scientifica su scala nazionale, essenziale per delineare azioni efficaci nella bonifica dell’amianto nelle scuole. Ricordo che è compito delle Regioni predisporre piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, smaltimento e bonifica e che, dal 1994, è stata istituita la figura del Responsabile amianto con compiti di controllo e coordinamento per ogni Ente locale”.


“La conoscenza completa e aggiornata della presenza di amianto nelle scuole italiane - ha spiegato Gaia Checcucci, Direttore generale per la Salvaguardia del territorio e delle Acque del Ministero - è il presupposto per velocizzare la progettazione e la realizzazione delle opere di bonifica. Questo importante Protocollo ci permette di farlo attraverso le più moderne tecniche di analisi e monitoraggio della consistenza e della struttura delle superfici, anche seguendo un metodo di lavoro che potrà definire in tempi brevi una mappatura analitica su scala nazionale”.
 
“Il passo successivo e conseguente, che verrà disciplinato dal decreto ministeriale in attuazione della norma del Collegato Ambientale già predisposto dalla direzione, servirà a destinare in maniera più efficace i fondi per la progettazione disponibili, in particolare privilegiando gli edifici scolastici per i quali gli interventi di bonifica rivestono carattere di maggiore urgenza” - ha concluso Checcucci.
 
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Bonus Alberghi valido anche sulle ristrutturazioni con Piano Casa

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2016/06/normativa/bonus-alberghi-valido-anche-sulle-ristrutturazioni-con-piano-casa_52231_15.html

Il tax credit per la riqualificazione delle strutture ricettive potrà sommarsi agli incentivi per gli ampliamenti volumetrici

01/06/2016 – Bonus Alberghi e Piano Casa possono cumularsi. Il credito di imposta per il recupero delle strutture alberghiere può essere concesso anche se l’intervento aumenta la volumetria dell’edificio.
 
Il chiarimento è arrivato con la Circolare 20/E dell’Agenzia delle Entrate, che ha spiegato alcune disposizioni della Legge di Stabilità per il 2016.
 

Bonus Alberghi e Piano Casa

Come ricordato dall’Agenzia delle Entrate, il Decreto “Art Bonus” (DL 83/2014) ha introdotto un incentivo alle imprese alberghiere, esistenti alla data 1° gennaio 2012, che effettuano interventi di riqualificazione.
 
Il bonus è stato regolato dal DM 7 maggio 2015. È previsto un  credito di imposta del 30%, fino a un massimo di 200mila euro, delle spese di ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica e acquisto di mobili e componenti di arredo sostenute tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016. Il credito di imposta è ripartito in tre quote annuali ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
 
Il decreto attuativo del 7 maggio 2015 non consentiva la cumulabilità con altri incentivi. Il comma 320 della Legge di Stabilità 2016 ha invece ampliato la portata del Decreto “Art-Bonus” cancellando questo divieto. Il credito di imposta viene quindi riconosciuto anche nel caso in cui gli interventi di ristrutturazione implichino unaumento della cubatura effettuato nel rispetto della normativa vigente (c.d. piano casa).  
 
Come previsto dalla Legge di Stabilità 2016, per rendere operativo questo meccanismo di incentivi è necessario un decreto ministeriale attuativo che stabilisca:
a) le tipologie di strutture alberghiere ammesse al credito d’imposta;
b) le tipologie di interventi ammessi al beneficio;
c) le procedure per l’ammissione al beneficio;
d) le soglie massime di spesa ammissibile per singola voce di spesa sostenuta;
e) le procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo dei crediti d’imposta.
 
Il decreto doveva essere approvato a inizio aprile, cioè entro tre mesi dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016, ma al momento non ce n’è ancora traccia.

 
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Tasse sulla casa: entro il 16 giugno la prima rata di Imu e Tasi

di Alessandra Marra http://www.edilportale.com/news/2016/06/normativa/tasse-sulla-casa-entro-il-16-giugno-la-prima-rata-di-imu-e-tasi_52232_15.html

Esenzione totale per le abitazioni principali e per i terreni agricoli. Sconto 50% per la case date in comodato

01/06/2016 – Entro il 16 giugno prossimo i proprietari di abitazioni non adibite a prima casa dovranno versare la prima rata dell’IMU e della TASI.
 
La rata andrà calcolata sulla base delle aliquote e delle detrazioni applicate lo scorso anno, considerando che la Legge di Stabilità 2016tra le novità introdotte, ha bloccato l'innalzamento delle aliquote comunali. Pertanto, entro il 16 giugno il contribuentedovrà versare il 50% dell’imposta calcolata sulla base dell'aliquota 2015.
 
Tra le altre novità previste l’esenzione dalla Tasi per la abitazioni principali e dall’Imu per i terreni agricoli.
 

Tasi: esenzioni  

Da quest’anno l’abitazione principale (ad eccezione di quella classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 ed A/9) sarà esentata dalla Tasi.

Saranno esonerati anche gli inquilini di una casa destinata ad abitazione principale; in quest’ultimo caso, la Tasi resta dovuta solo dal possessore, che verserà l’imposta nella misura percentuale stabilita dal proprio Comune per il 2015 oppure, in mancanza di una specifica disposizione, nella misura del 90 per cento.
 
Non si dovrà pagare il tributo neanche per la casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di un provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.
 
Poiché la definizione di abitazione principale ai fini della TASI è la medesima prevista per l’IMU, il versamento dell’imposta non è dovuto anche per l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza a condizione che non risulti locata o data in comodato d'uso.
 
Esentate dal pagamento della Tasi anche:
-le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
- i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;
- gli immobili posseduti, e non concessi in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia.
 

IMU: esenzioni

La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un nuovo regime di esenzione dall'IMU per i terreni agricoli, applicabile già dal versamento della prima rata.
 
In particolare, sono esenti i terreni agricoli:
- ubicati nei comuni compresi nell’elenco di cui alla circolare delle finanze 9/1993;
- posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione;
- situati nei comuni delle isole minori di cui all'allegato A annesso alla Legge 448/2001;
- a immutabile destinazione agrosilvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.
 

Imu e Tasi: gli sconti previsti

Le abitazioni date in comodato d’uso gratuito ai familiari di primo grado non sono più assimilabili all’abitazione principale e di conseguenza dovranno pagare sia l’Imu che la Tasi; è previsto però uno sconto del 50% sulla base imponibile.
 
Per usufruire della riduzione però è necessario che il contatto di comodato sia registrato e che il parente di primo grado in linea diretta utilizzi l’immobile comeabitazione principale.
 
Inoltre il comodante non deve essere proprietario di nessun altro immobile abitativo in Italia oppure può possedere nello stesso comune un’altra abitazione adibita a propria abitazione, e deve risiedere anagraficamente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.
 
E’ previsto inoltre uno sconto del 25% per i proprietari di una seconda casa che decideranno di affittarla a canone concordato a un soggetto che la utilizzerà come abitazione principale.
 
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lunedì 30 maggio 2016

Urbanistica a presa rapida a Terracina, blitz del Nipaf in Comune: acquisite le delibere del commissario su Scafa di Ponte

Non è passata inosservata la presenza, questa mattina, degli agenti del Nucleo investigativo della Forestale negli uffici di Palazzo Braschi dove ha sede il Dipartimento di urbanistica del Comune. Probabilmente su delega della Procura della Repubblica, i forestali hanno acquisito copia di alcuni recenti atti relativi alla previsione di nuovi insediamenti abitativi alle porte della città. In particolare l’attenzione del Nipaf si è concentrata su due delibere approvate dal commissario straordinario Erminia Ocello riguardanti Programmi integrati di riqualificazione urbanistica in località Scafa di Ponte per la realizzazione di 130 villini con volume residenziale di 24.960 metri cubi su sette ettari di terra di proprietà della società “La Torre immobiliare srl” lungo la provinciale per San Felice Circeo (delibera commissariale con i poteri del Consiglio comunale numero 94 del 24 maggio 2016) e di villini bi, tri, quadri familiari ed a schiera),  di edifici commerciali e di un edificio turistico-ricettivo, per un totale di 58.937 metri cubi, su 16 ettari di terra tra la provinciale per San Felice Circeo e la strada regionale Pontina di proprietà di Anna Maria Scoppetta, Pietro, Renata e Tommaso Rivellini (delibera commissariale con i poteri del Consiglio comunale numero 59 del 10 maggio 2016. Entrambi i piani integrati prevedono la realizzazione di opere di pubblica utilità.
Per quanto riguarda l’intervento proposto dalla società “La Torre immobiliare srl”, il contributo straordinario consiste nella realizzazione e cessione al Comune di Terracina di un parco urbano pubblico attrezzato nell’area oggetto delle nuove edificazioni e la realizzazione e cessione al Comune di Terracina di un centro sportivo attrezzato e relativi servizi consistente in  quattro campi da calcetto, quattro campi da tennis con relative tribune e spogliatoi, tre campi da beach volley un ristorante/bar, bagni pubblici, aree a verde e camminamenti. Per quanto riguarda l’intervento proposto dai comproprietari Scoppetta e Rivellini, sulla cui area insiste anche un vecchio edificio dell’Opera nazionale combattenti, il contributo straordinario consiste nella realizzazione di un tratto di viabilità previsto nel vigente Piano regolatore generale, mai attuato al fine di un efficiente raccordo con il tratto di viabilità a nord dell’area di proprietà dei proponenti; la realizzazione di un parco urbano pubblico attrezzato a servizio dell’intero ambito per otto ettari di superficie, una sorta di forestazione urbana con presenza di lago e percorsi pedonali e ciclabili in cui collocare attività  legate allo svago e all’esercizio sportivo. In entrambi i casi è prevista l’urbanizzazione a carico dei costruttori.
Da quanto si apprende, l’interesse del Nipaf sugli atti del commissario Ocello è volto a verificare, oltre alla regolarità della maxi operazione immobiliare che vede la realizzazione complessiva di nuove volumetrie per oltre 83mila metri cubi in forza a varianti del Piano regolatore generale, atteso che allo stato gli ettari, per altro confinanti, interessati ai due progetti, ricadono attualmente in aree a destinazione agricola, anche e soprattutto l’effettiva utilità pubblica delle opere proposte a vantaggio del Comune e che le stesse siano di effettiva compensazione all’uso del suolo.

http://www.latinacorriere.it/2016/05/30/urbanistica-presa-rapida-terracina-blitz-del-nipaf-comune-acquisire-gli-atti/

Conto Termico 2.0, al via le domande per i 900 milioni di euro annui

di Alessandra Marra http://www.edilportale.com/news/2016/05/normativa/conto-termico-2.0-al-via-le-domande-per-i-900-milioni-di-euro-annui_52207_15.html

Tramite il nuovo Portaltermico si potranno inviare le richieste di accesso diretto agli incentivi

31/05/2016 – Entra in vigore oggi, 31 maggio, il nuovo Conto termico che mette a disposizione 900 milioni di euro all’anno per incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per piccoli impianti.
 
Da oggi sarà operativo anche il nuovo Portaltermico, per le sole richieste in accesso diretto. Per facilitare l'utilizzo del portale il GSE, nella pagina web dedicata al Conto Termico 2.0, ha messo a disposizione la Guida all’utilizzo dell’applicazione web Portaltermico, rinnovata secondo il DM 16 febbraio 2016.
 

Nuovo conto termico: le novità  

Le variazioni più significative rispetto al precedente Conto Termico riguardano la dimensione degli impianti ammissibili, che è stata aumentata (la taglia massima degli impianti passa da 1 MW a 2 MW per i sistemi a pompa di calore e da 1000 metri quadri a 2500 metri quadri per gli impianti  solari termici), e lo snellimento della procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo.
 
Per semplificare la compilazione della scheda-domanda, il Gestore dei Servizi energetici (GSE) redigerà una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW e 50 metri quadri per i collettori solari per i quali si può usufruire di una procedura semiautomatica. Acquistando i prodotti della lista, l’operatore potrà accedere a un iter semplificato per la compilazione della scheda domanda, in cui non sarà necessario indicare i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio.
 
Altre novità riguardano gli incentivi stessi come l'innalzamento del limite per la loro erogazione in un'unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5.000 euro) e la riduzione dei tempi di pagamento che passano da 6 a 2 mesi.
 

Nuovo Conto Termico: Pa e Imprese

Dei 900 milioni di euro annui a disposizione, 700 sono per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche. L'incentivo è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni.
 
Le Pubbliche Amministrazioni potranno richiedere gli incentivi per:
interventi di efficienza energetica (isolamento termico di superfici opache, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento, etc);
- interventi per incentivare la produzione di energia termica da rinnovabili.
 
Sia i privati sia le Pubbliche Amministrazioni potranno fare domande per:
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
- l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento. Nel caso di superfici del campo solare superiori a 100 metri quadri, è richiesta l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistente esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.
 

Conto Termico 2.0: incentivi più alti

L’incentivo sarà pari al 65% dell’investimento per la trasformazione in “edificio a energia quasi zero” e la sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti. È inoltre previsto un incentivo pari al 50% per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache realizzati nelle zone climatiche E e F (nelle altre zone è pari al 40%). Se all’isolamento termico delle superfici opache si abbina la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, sarà riconosciuto un incentivo pari al 55% a entrambi gli interventi.
 
Previsti incentivi anche fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.
 
Le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesti per la trasformazione in edificio a energia quasi zero e l’isolamento termico delle superfici opache, saranno incentivate al 100% per la PA (e le ESCO che operano per loro conto) e al 50 % per i soggetti privati, con le Cooperative di abitanti e le Cooperative sociali.
 

Conto Termico 2.0: i meccanismi di accesso

L’accesso agli incentivi può avvenire attraverso 2 modalità: accesso diretto eprenotazione.
 
Nella modalità di accesso diretto per gli interventi realizzati dalle PA e dai soggetti privati, la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori, sul portale Portaltermico, già attivo da oggi.
 
E’ previsto un iter semplificato per gli interventi riguardanti l’installazione di uno degli apparecchi di piccola taglia (per generatori fino a 35 kW e per sistemi solari fino a 50 mq) contenuti nel Catalogo degli apparecchi domestici, reso pubblico e aggiornato periodicamente dal GSE.
 
La prenotazione vale per gli interventi ancora da realizzare da parte delle PA e delle ESCO che operano per loro conto.

Per la prenotazione dell’incentivo, le PA, ad eccezione delle cooperative di abitanti e delle cooperative sociali, possono presentare la scheda-domanda a preventivo, qualora si verifichi una delle seguenti condizioni in presenza di:
una Diagnosi Energetica e un atto amministrativo attestante l’impegno alla realizzazione di almeno un intervento tra quelli indicati nella Diagnosi Energetica;
- un contratto di prestazione energetica stipulato tra la PA e una ESCO;
- un provvedimento o un atto amministrativo attestante l’avvenuta assegnazione dei lavori con il verbale di consegna dei lavori.

La richiesta di prenotazione deve essere accettata dal GSE. In tal caso, quest’ultimo procede a impegnare, a favore del richiedente, la somma corrispondente all’incentivo spettante.
 
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La relazione geologica deve sempre accompagnare il progetto esecutivo

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2016/05/normativa/la-relazione-geologica-deve-sempre-accompagnare-il-progetto-esecutivo_52220_15.html

CdS: l'elaborato è un elemento essenziale dell’offerta tecnica anche se non ci sono differenze con il progetto definitivo a base di gara

31/05/2016 – Il progetto esecutivo di un’opera deve sempre essere corredato dalla relazione del geologo, anche se il bando di gara non lo prevede. È la conclusione cui è giunto il Consiglio di Stato con la sentenza 1595/2016.
 
Nel caso preso in esame, un Comune aveva bandito una gara per la realizzazione di una serie di impianti. Una delle imprese partecipanti era stata esclusa perché non aveva allegato all’offerta la relazione geologica nè aveva indicato il nominativo del geologoche l'avrebbe redatta.
 
L’impresa aveva quindi fatto ricorso sostenendo che nessuna disposizione di legge impone di indicare il nominativo del geologo fin dalla presentazione della domanda di partecipazione e che il geologo non è un progettista ma un mero esecutore, quindi l’indicazione del suo nominativo non rappresenta un elemento costitutivo dell’offerta.
 
I giudici non hanno accettato queste motivazioni, ma confermato l’esclusione dell’impresa spiegando che, in  base all’articolo 35 del Dpr 207/2010, il progetto esecutivo deve prevedere le stesse relazioni richieste nel progetto definitivo, più eventuali indagini integrative, soluzioni adottate e modifiche rispetto al progetto definitivo. Per questo motivo deve esserci la relazione del geologo, anche se il bando di gara non lo prevede espressamente. I professionisti che hanno redatto le relazioni, si legge nella sentenza, devono quindi essere considerati progettisti e non solo collaboratori.
 
I giudici hanno aggiunto che la relazione del geologo è obbligatoria anche se non ci sono differenze di rilievo fra la progettazione definitiva posta a base di gara e quella di livello esecutivo oggetto dell’offerta tecnica.
 
Per questi motivi il Consiglio di Stato ha stabilito l’obbligo di individuare già in sede di offerta il nominativo del geologo, chiarendo che le relazioni specialistichecostituiscono una parte essenziale del progetto esecutivo. In loro mancanza si è in presenza di “difetto di un elemento essenziale”, e non di una semplice irregolarità che può essere sanata.
 
Ricordiamo che, con il nuovo Codice Appalti, in gara andranno solo i progetti esecutivi. L’idea del legislatore è proprio quella di raccogliere tutta la documentazione utile alla progettazione e alla realizzazione delle opere in modo da evitare imprevisti e ridurre eventuali contenziosi, ritardi e aumento dei costi.
 
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Sole da guinness dei primati, gli impianti fotovoltaici più grandi del mondo

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2016/05/risparmio-energetico/sole-da-guinness-dei-primati-gli-impianti-fotovoltaici-pi%C3%B9-grandi-del-mondo_52195_27.html

Leader per potenza ed estensione dei pannelli Stati Uniti, India e Cina. In Europa primato a Spagna e Germania

30/05/2016 – Il sole è una delle fonti energetiche alternative ai fossili maggiormente sfruttata sia su grande che su piccola scala. Lo sanno bene Marocco, Stati Uniti e Cina, dove è concentrato il maggior numero degli impianti solari più grandi del mondo. In Europa possono competere solo Spagna e Germania, mentre l’impianto italiano più grande si trova nettamente indietro in termini di potenza.
 

Noor, Marocco

È ancora in fase di realizzazione e sarà completato entro il 2018, quando dovrebbe diventare l’impianto solare più grande del mondo occupando un’area grande come 3.400 campi da calcio (circa 3000 ettari). Il primo lotto è stato inaugurato e misura 24 kmq. Al momento è in grado di produrre 160 megawatt di energia.

 

Gujarat Solar Park, India

Al momento detiene il primato su scala mondiale. Realizzato nel 2012, si trova a Gujarat, in India, ed è un impianto fotovoltaico da 856.81 MW composto da un insieme di 46 sotto-parchi fotovoltaici.

 

Solar Star, USA

Questo impianto fotovoltaico da 579MW è stato completato nel 2015 e si trova in California. Utilizza 3.8 milioni di pannelli solari e consente lo stesso risparmio energetico che si avrebbe facendo scomparire dalle strade 30.000 autovetture.

 

Topaz Solar Farm, USA

Anche questo impianto fotovoltaico, da 550MW, si trova in California. È stato completato nel 2014 nell’ambito delle politiche per raggiungere il 33% di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020.

Della stessa potenza c’è, sempre in California, il Desert Sunlight Solar Farm facility.
 

Ivanpah Solar Electric Generating System, USA

In quinta posizione un impianto solare termico che produce 397MW. Si trova in California, nel deserto del Nevada, ed è stato completato nel 2013.

 

Solar Energy Generating Station, USA

Questo impianto a concentrazione solare è il più “antico” della classifica. È stato realizzato nel 1984 e ha una potenza di 354MW.

 

Longyangxia Hydro-solar PV Station, Cina

Si trova in Cina, a Longyangxia Dam, nella provincia di  Qinghai. È stato completato nel 2013 e ha una potenza di 329MW.

 

Solaben Solar Power, Spagna

Questo impianto solare termico è situato a Logrosan, nella regione dell’Estremadura, e ha una potenza di 200MW. È stato completato nel 2013 e comprende anche delle parti che utilizzano la tecnologia fotovoltaica.

 

Meuro Solar Park, Germania

È un impianto fotovoltaico, realizzato a Schipkau nel 2011. La sua potenza ammonta a 166MW.

 

Montalto di Castro, Italia

Chiudiamo la rassegna con l’impianto fotovoltaico più grande d’Italia. Si trova a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, e ha una potenza di 84,2 MW.

 
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venerdì 27 maggio 2016

Sperlonga Scattano i sigilli all'hotel Virglilio

Sigilli all'hotel Virgilio a Sperlonga. Il decreto di sequestro è stato notificato e successivamente eseguito questa mattina dai Carabinieri di Sperlonga e Guardia di Finanza di Fondi. Il sigilli sarebbero arrivati per questioni di natura urbanistica anche se poi oranono stati forniti ulteriori dettagli. L'intervento è ancora in corso. Seguono aggiornamenti http://www.latinaoggi.eu/news/news/19962/sperlonga-sequestro-hotel-virgilio-carabinieri-finanza-urbanistica-.html

Lido di Latina Stabilimenti balneari, il Comune frena sulle demolizioni e annulla le ordinanze

Dopo lo stop del Tribunale del Riesame e dei giudici amministrativi a sequestri e demolizioni, anche il Comune di Latina frena sugli abbattimenti degli stabilimenti balneari. Il dirigente del servizio gestione e assetto del territorio, Giovanni Della Penna, ha annullato in autotutela, sostenendo che il rischio era di portare avanti atti viziati tanto nella forma quanto nella sostanze, cinque ordinanze di demolizione emesse lo scorso 10 maggio, a carico della società Winsea srl, che gestisce il Lido di Altea, della Compagnia Mediterranea srl, che gestisce il Lido Circello, della Sea Angel's, che si occupa del Lido Novilè, della ditta di Tullio Sorrentino per il Lido dei Laghi e di Silvio Bersani per il Lido del Sandalo. Provvedimenti subito comunicati alla Procura della Repubblica, alla Polizia locale, ai forestali del Nipaf, all'avvocatura comunale e all'ufficio comunale demanio marittimo. Un altro punto a segno per i balneari. http://www.latinaoggi.eu/news/latina/19975/Stabilimenti-balneari-di-Latina-annullate-le-ordinanze-di-demolizione.html

Sabaudia sul mare Tra ampliamenti abusivi e magazzini che diventano abitazioni, scattano i controlli della Forestale

Questa volta nei controlli effettuati dal Comando Stazione della Forestale di Sabaudia, coordinato dal comandante Rossi, ci è finito il lungomare dei vip. Gli accertamenti sono stati effettuati nei giorni scorsi in un tratto compreso fra Torre Paola e ponte Giovanni XXIII. I forestali hanno inizialmente sequestrato ampliamento al primo piano di 32 metri quadri si via Lungomare. Mancavano il nulla osta del Parco, il nulla osta paesaggistico, il permesso a costruire. Mancava anche il nulla osta del vincolo sismico vigente. Denunciata la proprietaria B.E. 82 anni di Roma.
Altra operazione anche a Torre Paola. In questo caso i forestali hanno riscontrato un cambio di destinazione d'uso. Un magazzino di circa 70 metri quadri era stato trasformato in un'abitazione a circa 30 metri dal demanio. Anche in questo caso mancavano i nulla osta e il permesso a costuire, la proprietaria, 77enne di Roma, P.E. le iniziali è stata denunciata. Le rispettive notizie di reato sono state inviate alla Procura della Repubblica. http://www.latinaoggi.eu/news/news/19960/controlli--e-sequestri-abusivismo-forestale-lungomare-di-sabaudia-.html

giovedì 26 maggio 2016

Adeguamento antincendio, ecco le regole per le scuole

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2016/05/normativa/adeguamento-antincendio-ecco-le-regole-per-le-scuole_52148_15.html

Interventi sugli impianti, controlli periodici e installazione di dispositivi in base all’anno in cui è stato costruito l’edificio

27/05/2016 – In vigore le norme per l’adeguamento antincendio degli edifici scolastici. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 12 maggio 2016, attuativo del  decreto “L’istruzione riparte” (DL 104/2013 convertito nella Legge 128/2013).
 
La norma fissa scadenze per l’adeguamento differenziate in base all’età della scuola.
 

Adeguamento antincendio nelle scuole

Entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto appena pubblicato (26 agosto 2016), le scuole esistenti devono attuare le misure di cui ai punti 7.0-8-9.2-10-12 del DM 26 agosto 1992. In altre parole devono:
- adeguare l’impianto elettrico ai criteri stabiliti dalla Legge 86/1968
- dotarsi di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo,
- installare estintori portatili
- applicare la segnaletica di sicurezza
- effettuare controlli periodici degli impianti e dei presidi installati.
 
Entro sei mesi (26 ottobre 2016) le scuole già esistenti al momento dell’entrata in vigore del DM 18 dicembre 1975 devono attuare i punti 2.4-3.1-5-6.1-6.2-6.3.0-6.4-6.5-6.6-7.1-9.1-9.3, quindi:
- separare i locali adibiti all’attività scolastica da quelli a uso diverso,
- utilizzare materiali con una resistenza al fuoco adatta in base agli ambienti, come stabilito dal DM 26 giugno 1984,
- regolare la larghezza delle uscite per ogni piano e l’affollamento massimo consentito per aula,
- definire gli spazi adibiti alle esercitazioni, a deposito, alle attività parascolastiche (auditorium, aule magne), ad autorimesse e ai servizi logistici,
- adeguare gli impianti di produzione del calore,
dotarsi di idranti e impianti fissi di rilevazione e estinzione degli incendi.
 
Dopo gli adeguamenti, e comunque non oltre il 31 dicembre 2016, deve essere presentata la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia). 
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In arrivo 35 milioni per piste ciclabili e mobilità green

http://www.edilportale.com/news/2016/05/normativa/in-arrivo-35-milioni-per-piste-ciclabili-e-mobilit%C3%A0-green_52159_15.html di Paola Mammarella

I Comuni con più di 100 mila abitanti potranno presentare progetti per la realizzazione di infrastrutture e programmi di trasporto sostenibile

27/05/2016 – In arrivo 35 milioni di euro per piste ciclabili e incentivi ai trasporti verdi. È stata trasmessa al Parlamento la bozza di decreto che attuerà le misure sulla mobilità sostenibile introdotte dal Collegato Ambiente (Legge 221/2015).
 
Lo ha comunicato il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante il convegno sulla Cop21 organizzato da AssoRinnovabili.
 

Mobilità sostenibile, il Collegato Ambiente

Il Collegato Ambiente, approvato alla fine del 2015, ha stanziato 35 milioni di europer il primo programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro  basato su piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bikesharing.
 
Per la realizzazione del programma sono necessari la realizzazione di piste ciclabili e percorsi protetti per gli spostamenti tra casa e scuola, l’educazione e sicurezza stradale, la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta delle auto in prossimità delle scuole e delle sedi di lavoro.
 

Mobilità sostenibile, piste ciclabili e incentivi

In base alla bozza di decreto attuativo sono finanziabili i progetti diretti a incentivare la mobilità sostenibile attraverso
- la realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità collettiva, condivisa o a basse emissioni, come iniziative di piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, scooter sharing, infomobilità;
realizzazione o adeguamento di percorsi protetti, come corsie ciclabili e Zone 30, cioè strade con il limite di velocità fissato a 30 km/h;
- realizzazione di programmi di formazione di sicurezza stradale;
- concessione di agevolazioni tariffarie o incentivi monetari per l’utilizzo dei servizi pubblici.
 
Potranno accedere ai finanziamenti gli enti locali con una popolazione superiore ai100mila abitanti, esclusi quelli che non rispettano gli obblighi di comunicazione in materia di qualità dell'aria.
 
Questi Enti locali avranno tre mesi di tempo per inviare al Governo i loro progetti di supporto alla mobilità sostenibile. L’Esecutivo avrà sessanta giorni di tempo per ripartire le risorse e indicare la quota di cofinanziamento.
 
Il Ministero coprirà tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, fino a un massimo di un milione di euro per i Comuni singoli e 3 milioni per le aggregazioni di Comuni. Ilcofinanziamento minimo dovrà essere pari a 200mila euro.
 
Le risorse saranno erogate gradualmente, in base allo stato di avanzamento lavori. Si potrà ottenere il 30% del finanziamento dopo aver presentato il programma dettagliato degli interventi. La quota successiva, pari al 25%, sarà trasferita dopo il completamento del 25% del progetto e si procederà in questo modo fino all’erogazione di tutto il finanziamento. Il 4% delle risorse sarà impiegato per il monitoraggio e la verifica dell’attuazione dei progetti e degli obiettivi attesi.
 
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