domenica 29 dicembre 2013

Compravendite, l'APE (attestato prestazione energetica) si potrà allegare successivamente, tolti vincoli bonus mobili detrazione Irpef ristrutturazione edilizia

Marcia indietro sulle multe in mancanza dell'attestato di prestazione energetica, cancellati i vincoli sul Bonus Mobili

28/12/2013 - La Legge di Stabilità, approvata il 23 dicembre, e il DL Destinazione Italia, pubblicato in Gazzetta, sembravano aver chiarito in modo definitivo l’assetto del Bonus Mobili e le modalità con cui allegare l’Ape, Attestato di prestazione energetica, ai contratti di compravendita e affitto degli immobili. Ma il Consiglio dei Ministri di ieri ha fatto marcia indietro su alcune restrizioni, che probabilmente avrebbero potuto causare una ulteriore contrazione dei mercati
Attestato di prestazione energetica
Il comunicato diramato dal Governo al termine della riunione afferma che le dichiarazioni di conformità catastali e l’attestato di prestazione energetica non saranno più richieste al momento della cessione dell’immobile, ma potranno essere prodotte anche successivamente.
 
Ciò significa che il Decreto Destinazione Italia, pubblicato in Gazzetta il 23 dicembre, dovrà già essere modificato. Il testo prevedeva infatti una sanzione dai 3 mila ai 18 mila euro, una multa dai mille ai 4 mila euro nelle locazioni delle singole unità immobiliari e la possibilità di dimezzare la sanzione nei contratti con una durata fino a tre anni.
 
Ulteriori chiarimenti potrebbero arrivare durante la conversione del decreto.
 
Bonus Mobili
L’Esecutivo ha chiarito che le detrazioni fiscali del 50% per l’acquisto di arredi sono concesse anche se l’importo complessivo di mobili ed elettrodomestici supera il valore della ristrutturazione.
 
Si fa quindi marcia indietro rispetto a quanto previsto dallaLegge di Stabilità, in base alla quale il Bonus Mobili poteva essere concesso solo se il valore dei mobili acquistati fosse risultato inferiore a quello della ristrutturazione. Se l’intervento di ristrutturazione fosse costato meno di 10 mila euro, non si sarebbe potuto quindi chiedere l’agevolazione massima sui mobili. Ricordiamo infatti che per usufruire della detrazione del 50% sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici, l’immobile deve essere oggetto di ristrutturazione e la spesa massima degli arredi non deve superare i 10 mila euro.
 
Venendo meno questo vincolo di spesa si tenta quindi di incoraggiare la ripresa del settore, duramente colpito dalla crisi.
 
Le altre misure decise in CdM
Il Consiglio dei Ministri ha inoltre previsto uno stanziamento di 3 miliardi di euro che andranno a finanziare una serie di iniziative, come gli interventi cantierabili e realizzabili in tempi brevi nei Comuni sotto i 5mila abitanti (Programma “6.000 Campanili”), interventi di riqualificazione urbana (Piano nazionale per le Città), interventi per la valorizzazione di beni storici, culturali e ambientali al fine di promuovere l’attrattività turistica, anche in vista dell’Expo 2015, interventi per la riqualificazione, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici.

sabato 28 dicembre 2013

Milleproroghe e fondi strutturali Ue: ecco tutte le norme approvate dal Cdm

Due provvedimenti approvati dal governo: quello sulle proroghe e quello sul riallocamento di 6,2 miliardi di fondi europei strutturali che altrimenti sarebbero stati perduti MILANO - Il decreto Milleproroghe e un provvedimento sui fondi strutturali Ue sono stati approvati oggi dal Consiglio dei ministri. Nel primo ci sono norme legate al salva Roma, agli affitti d'oro e alle "proroghe indifferibili"; il secondo invece si occupa di riallocare 6,2 miliardi di euro che, altrimenti, sarebbero andati perduti. 


Ecco le norme principali dei due provvedimenti:

LE NORME DEL MILLEPROROGHE

Recesso affitti d'oro entro 30/06. Le amministrazioni pubbliche potranno recedere dalle locazioni passive entro il 30 giugno 2014.

Sfratti sospesi 6 mesi a chi è in difficoltà. Sfratti sospesi per sei mesi, ma non per tutti: solo per chi ha reddito familiare sotto i 21.000 euro, residenti nei comuni capoluoghi di provincia, nei comuni limitrofi con oltre 10.000 abitanti e nei comuni ad alta tensione abitativa, che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare figli fiscalmente a carico, persone ultra-sessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, purché non siano in possesso di un'altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza.

Rinvio per la web tax. La web tax, la norma introdotta nella legge di Stabilità e non ancora entrata in vigore, è
stata posticipata al primo luglio.

Norme antitrust. Prorogato anche il divieto di acquisizione di partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani per i soggetti che esercitano l’attività televisiva in ambito nazionale con ricavi superiori a quelli fissati dalla norma relativa. Il divieto sarebbe scaduto il 31 dicembre.

Lavoratori socialmente utili. Dal 1° luglio 2014 sarà possibile la stabilizzazione, a carico delle Regioni, dei lavoratori socialmente utili.

Salva Comuni. I Comuni che non hanno rispettato il Patto di Stabilità vedranno ridotte le sanzioni.

Bonus mobili. Il decrete chiarisce che "le detrazioni fiscali sono concesse per gli arredi degli immobili in ristrutturazione anche se l’importo complessivo supera il valore della ristrutturazione".

Expo 2015. Per l'anno 2013 è attribuito al Comune di Milano un contributo di 25 milioni di euro a titolo di concorso al finanziamento delle spese per la realizzazione di Expo 2015.

Alluvione Sardegna. Vengono concesse ai residenti dei Comuni alluvionati nel novembre 2013 delle proroghe negli adempimenti fiscali che ricalcano quelli già concessi per il terremoto dell'Emilia.

Tassa da sbarco per le isole minori. Introdotta "un'imposta da applicare fino a un massimo di 2,50 euro ai passeggeri che sbarcano sul territorio di un'isola minore, utilizzando compagnie di navigazione che forniscono collegamenti di linea o imbarcazioni che svolgono trasporto di persone a fini commerciali".

Possibile aumento fino 0,7% accise tabacchi. "Dalla data di entrata in vigore della conversione di questo provvedimento, con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, possono essere stabilite modificazioni, nella misura massima dello 0,7%, delle aliquote di accisa e di imposta di consumo che gravano sui prodotti da fumo e loro succedanei".

Interventi emergenziali. Il governo ha prorogato la "gestione commissariale della Costa Concordia, completamento dell’attività del commissario per interventi infrastrutturali nelle zone colpite dal terremoto del 1980, gestione liquidatoria in favore della città di Palermo già prevista legge 74/2012, incentivi per attivazione impianti alimentati da fonti rinnovabili nelle zone colpite dal sisma in Emilia, sorveglianza delle Forze Armate all’Aquila".

Salva Roma. Nel decreto milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri sono state inserite "norme essenziali" del dl Salva Roma, "la cui non approvazione avrebbe comportato danni ai bilanci, come la materia fiscale col bilancio del comune di Roma"

"Il commissario straordinario di Roma capitale - si legge sul sito del governo - è autorizzato a inserire fino a 115 milioni di euro nella massa passiva dei debiti che fanno capo a obbligazioni od oneri anteriori al 28 aprile 2008". Per Roma vengono anche sbloccati fondi per la raccolta differenziata, fino a 6 milioni di euro per il 2013, 6,5 milioni di euro per il 2014, e 7,5 milioni di euro per il 2015.

LA RIORGANIZZAZIONE DEI FONDI UE

Imprese. Il governo ha deciso di assegnare 2,2 miliardi al sostegno delle imprese (compreso 1,2 miliardi per l'accesso al credito già garantito dalla Legge di Stabilità), 700 milioni in misure per favorire il sostegno al lavoro e all'occupazione, 300 milioni per il contrasto alla povertà e 3 miliardi a sostegno delle economie locali.

Lavoro. Il governo ha stanziato 700 milioni per misure a sostegno del lavoro e dell'occupazione: 150 milioni andranno per la decontribuzione dell'occupazione giovanile, 200 per l'occupazione femminile e per i più anziani e 350 per interventi a sostegno della ricollocazione dei disoccupati. Con queste misure, secondo il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, "siamo a 4,2 miliardi di riduzione del cuneo nel 2014". Inoltre, con il riallocamento dei fondi Ue si potrà dare avvio alla cantierizzazione di opere pubbliche "grandi medie e piccole" e creare "dai 70 mila agli 80 mila posti di lavoro" ha aggiunto il ministro per le infrastrutture, Maurizio Lupi.

Povertà. Il governo ha "deciso di concentrarsi sul disagio sociale che il Paese sta vivendo" e ha stanziato "in tutto un complesso di interventi di contrasto alla povertà per 800 milioni" ha detto il premier Letta. "Il disagio sociale - ha aggiunto - rappresenta la trincea più difficile". Gli interventi 2014 di contrasto alla povertà saranno di 800 milioni. Ai 500 milioni già stanziati si aggiungono 300 milioni per il rafforzamento della sperimentazione del Sia, lo strumento per l'inclusione attiva.

Economie locali. Alle economie locali sono stati destinati tre miliardi di euro: viene finanziato in questo modo il piano nazionale delle città, aggiunto finanziamento al cosiddetto piano dei campanili, aggiunto finanziamento per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, sulla promozione dell'attività turistica e di Expo 2015. http://www.repubblica.it/economia/2013/12/27/news/milleproroghe_provvedimenti_letta-74585948/?ref=HREC1-3
(27 dicembre 2013)© RIPRODUZIONE RISERVATA

giovedì 26 dicembre 2013

Impianti fotovoltaici, dalle Entrate chiarimenti su fisco e catasto

Particolare attenzione è dedicata al trattamento tributario delle tariffe incentivanti assegnate dal quinto Conto Energia

di Rossella Calabrese http://www.edilportale.com/news/2013/12/normativa/impianti-fotovoltaici-dalle-entrate-chiarimenti-su-fisco-e-catasto_37124_15.html 27/12/2013 - Con la Circolare 36/E del 19 dicembre 2013, l’Agenzia del Territorio fa il punto sugli impianti per la produzione di energia fotovoltaica e, in particolare, sulle conseguenze in materia catastale e tributaria, a seconda della loro qualificazione come beni mobili o immobili.
Per quanto riguarda i profili catastali, la Circolare evidenzia come, ai fini del censimento in catasto, non conta soltanto la facile amovibilità delle componenti degli impianti fotovoltaici, né la possibilità di posizionarle in altro luogo mantenendo inalterata la loro originale funzionalità e senza antieconomici interventi di adattamento.
 
Il requisito dell’amovibilità ai fini della qualificazione degli impianti fotovoltaici come beni mobili è invece essenziale dalpunto di vista fiscale. Tale diversa impostazione ha reso opportuno un intervento per dirimere le incertezze degli operatori.

L’Agenzia illustra il trattamento ai fini catastali e fiscali degli immobili che ospitano le centrali elettriche a pannelli fotovoltaici, considerati ‘opifici’ categoria ‘D/1’; degli impianti fotovoltaici realizzati su beni di terzi e di quelli acquistati in leasing.
 
Viene poi spiegata la disciplina dello scorporo del valore del terreno ai fini dell’ammortamento, il diritto di superficiesu terreni destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici e le norme per  la locazione di terreni destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
 
L’ultimo capitolo è dedicato al trattamento fiscale degli impianti incentivati dal quinto Conto Energia (DM 5 luglio 2012), in base al quale ai produttori di energia fotovoltaica sono corrisposti due diversi incentivi: tariffa premio e tariffa omnicomprensiva, erogati, rispettivamente, in relazione all’energia prodotta e autoconsumata e all’energia prodotta e immessa in rete.
 
Si chiarisce che la tariffa premio è un contributo a fondo perduto, esclusa dal campo di applicazione Iva e imponibile ai fini delle imposte dirette e dell’Irap (se percepita nell’ambito di un’attività commerciale), mentre la tariffa omnicomprensiva si configura come corrispettivo e, pertanto, se erogata a un soggetto che svolge attività commerciale o di lavoro autonomo, è rilevante ai fini dell’Iva, delle imposte dirette e dell’Irap.

Plafond Casa: a breve i primi mutui agevolati dalle banche aderenti

Dalla Cassa Depositi e Prestiti 2 miliardi di euro per ristrutturazione, miglioramento energetico e acquisto della prima casa

http://www.edilportale.com/news/2013/12/normativa/plafond-casa-a-breve-i-primi-mutui-agevolati-dalle-banche-aderenti_36995_15.html 24/12/2013 - Sono stati firmati i primi contratti tra Cassa Depositi e Prestiti e le singole Banche che vogliono aderire al Plafond Casa.
 
Lo fa sapere il Ministero delle Infrastrutture ricordando che “il Plafond Casa è uno strumento nato con ilDL 102/2013, fortemente voluto dal Ministro Maurizio Lupi e migliorato dal Parlamento nell’iter di conversione in legge” (Legge 24/2013), nell’ambito delle nuove politiche per la casa

Grazie al Plafond Casa, Cassa Depositi e Prestiti fornisce alle banche che aderiscono all’iniziativa una provvista di 2 miliardi di euro, tramite i quali sarà possibile ottenere mutui per l’acquisto dell’abitazione principale o per la ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica a condizioni particolarmente favorevoli.
 
L’elenco delle banche che aderiscono all’inziativa del Governo sarà pubblicato sul sito dedicato.
 
Il Ministero riassume le caratteristiche e le condizioni del Plafond Casa:
 
Chi può avere accesso al Plafond Casa?
Tutti i cittadini, ma con una speciale attenzione verso i “beneficiari prioritari” identificati come giovani coppie, famiglie numerose e nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile. L’accesso al plafond è regolato ‘a sportello’, fino ad esaurimento dello stesso (con un limite a 150 milioni di euro per ciascuna banca). 
 
Termini e condizioni dei finanziamenti sono negoziati e determinati dalle Banche nella loro autonomia. La singola banca esamina le richieste e decide l’eventuale concessione del credito, assumendone il rischio. La Banca esamina con priorità le domande di mutuo formulate dai Beneficiari Prioritari, individuati dalla normativa. I procedimenti istruttori e di delibera interni non sono in alcun modo influenzati o monitorati da Cassa Depositi e Prestiti.
 
Come si accede al Plafond Casa?
Rivolgendosi a una delle banche aderenti, sarà possibile ottenere informazioni specifiche su questo strumento di finanziamento. Ciascuna Banca aderente deve fornire una adeguata pubblicità all’iniziativa, sia nelle proprie filiali che attraverso la diffusione cartacea e via web per consentire un’immediata differenziazione del Plafond Casa rispetto ad altri prodotti standard. Inoltre, a fronte delle richieste di finanziamento, le Banche sono tenute ad informare la clientela dell’esistenza e delle condizioni dei prodotti che si avvalgono di questo strumento.
 
Perchè usufruire del Plafond Casa?
Perché grazie al Plafond Casa sarà possibile ottenere tassi di interesse particolarmente vantaggiosi rispetto al mutuo standard della banca erogante. In ciascun contratto di finanziamento deve essere specificato che l’operazione è stata realizzata utilizzando la provvista messa a disposizione dalla CDP, indicandone il relativo costo e durata, nonché il vantaggio ottenuto in termini di riduzione del tasso annuo nominale ("TAN"), espresso in punti percentuali annui o in basis point annui, prendendo a riferimento le condizioni standard come determinate, alla data di stipula del finanziamento, dai fogli informativi relativi a finanziamenti con provvista diversa, ma di analoga natura, finalità, durata e tipologia di tasso (fisso o variabile).
 
Quando rivolgersi al Plafond Casa?
Quando si vuole acquistare la prima casa - se appartiene preferibilmente ad una delle classi energetiche A, B, C o D, e/o quando si vogliono attuare interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica, oltre agli incentivi fiscali già previsti per queste categorie di interventi, sarà possibile accedere anche al Plafond Casa.
 
Quanto dura e quanto finanzia il Plafond Casa?
Il Plafond Casa prevede 3 diverse durate temporali e 3 diversi importi limite per i finanziamenti:
- 100 mila euro per gli interventi ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica;
- 250 mila euro per l’acquisto di una abitazione principale senza interventi di ristrutturazione;
- 350 mila euro per l’acquisto di una abitazione principale con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica sulla stessa abitazione.

I finanziamenti possono essere rimborsati a 10, 20 o 30 anni. Maggiori informazioni e dettagli possono essere richiesti alle banche aderenti.

In vigore il Decreto Parametri bis sui compensi professionali

Il testo pubblicato in Gazzetta prevede che con il nuovo sistema i corrispettivi non siano mai più alti delle vecchie tariffe

23/12/2013 - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dm Parametri bis che, dopo l’eliminazione delle tariffe professionali, definisce i corrispettivi dei professionisti da porre a base di gara nelle procedure per l’affidamento degli incarichi di ingegneria e architettura.
Per la determinazione del compenso si applicano iparametri riguardanti il costo delle singole categorie componenti l'opera, la complessità e la specificità della prestazione.
 
Il compenso è determinato dalla sommatoria dei prodotti tra il costo delle  singole categorie componenti l'opera «V», il parametro  «G»  corrispondente  al  grado di complessità delle prestazioni, il parametro «Q» corrispondente alla specificità della prestazione distinto in base alle singole categorie componenti l'opera e il parametro base «P».
 
L'importo delle spese e degli oneri accessori è stabilito in maniera forfettaria. Per le opere di importo fino a un milione di euro non possono superare il 25% del compenso. Se l’importo delle opere è pari o superiore a 25 milioni, gli oneri accessori possono corrispondere al massimo al 10% del compenso. In caso di importi intermedi si ricorre all’interpolazione lineare.
 
Per la determinazione del corrispettivo a base di gara perprestazioni complementari, non previste dal decreto, si tiene conto dell'impegno del professionista, dell'importanza della prestazione e del tempo impiegato tenendo presente che i compensi orari oscillano dai 50 ai 75 euro per il professionista incaricato, da 37 a 50 euro per l’aiuto iscritto e da 30 a 37 euro per l’aiuto di concetto.
 
Con la pubblicazione in Gazzetta si chiude un iter durato diversi mesi. Ricordiamo che il DM Parametri bis è stato adottato a dicembre 2012 sulla Base del DL Liberalizzazioni 1/2012 e del DL Sviluppo 83/2012, con cui sono state abrogate le vecchie tariffe professionali.

Il testo ha subito presto una battuta d’arresto perché l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici e il Consiglio Superiore dei lavori Pubblici hanno osservato che i prezzi da porre a base di gara, calcolati con i parametri del Decreto, in alcuni casi sarebbero risultati più alti di quelli ottenuti rifacendosi alle tariffe abrogate.

Sulla base di queste osservazioni il testo è stato modificato e a settembre 2013 ha avuto il via libera del Consiglio di Statoche ha sottolineato come il decreto tenta di dare delle indicazioni per calcolare i corrispettivi da porre a base di gara, ma che questi, data la specificità di molti incarichi e lavori, a volte possono superare le vecchie tariffe professionali. Un problema che viene però bypassato prevedendo che la Stazione Appaltante faccia delle verifiche volta per volta.

Pochi giorni fa, infine, il decreto ha incassato l’ok della Corte dei Conti, che ne ha accertato la sostenibilità dal punto di vista finanziario.

lunedì 23 dicembre 2013

Approvata la Legge di Stabilità per il 2014, proroga ecobonus detrazioni Irpef 50% ristrutturazioni edilizie, acquisto mobili, riqualificazione energetica 65%

Con la fiducia del Senato diventa legge la proroga dell’Ecobonus e delle detrazioni sulle ristrutturazioni e l’acquisto di mobili

23/12/2013 - Approvata la Legge di Stabilità per il 2014. Dopo la fiducia del Senato, passata con 167 voti favorevoli e 110 contrari, diventa legge la proroga dell’Ecobonus e delle detrazioni sulle ristrutturazioni e l’acquisto di mobili.

Ecco in sintesi le misure già approvate dalla Camera, che diventano definitive dopo il passaggio in Senato.
 
Ecobonus
La norma proroga e rimodula l’Ecobonus, cioè le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Il bonus nel 2014 manterrà l’attuale aliquota del 65%, per poi decrescere al 50% nel 2015 e tornare al 36% nel 2016.
Nei condomini le spese sostenute fino al 30 giugno 2015 saranno detraibili al 65%, mentre quelle effettuate fino al 30 giugno 2016 usufruiranno del bonus al 50%.
Guida Ecobonus 65%

Ristrutturazioni
Le spese per le ristrutturazioni sostenute nel 2014 continueranno ad essere agevolate con una detrazione Irpef del 50% e il tetto di spesa agevolabile resterà fermo a 96 mila euro. Nel 2015 la detrazione fiscale calerà al 40%, ma il tetto di spesa continuerà ad essere 96 mila euro. A partire dal2016, invece, il bonus tornerà all’aliquota ordinaria del 36% e il tetto di spesa scenderà a 48 mila euro.

Bonus Mobili
Chi effettua interventi di ristrutturazione potrà usufruire, fino al 31 dicembre 2014, della detrazione del 50% anche sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici per un importo massimo di 10 mila euro. Il Bonus Mobili non potrà essere concesso se il prezzo degli arredi supera quello della ristrutturazione.
Infografica detrazioni e bonus mobili

Antisismica
Gli interventi per la messa in sicurezza antisismica degli edifici (prime case o edifici industriali) che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2 continueranno ad usufruire della detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2014. Dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015, l’agevolazione passerà invece al 50%.

Imposte sulla casa
Viene introdotta la IUCimposta unica comunale, composta da Imu (Imposta municipale unica),Tari (Tributo per la raccolta dei rifiuti) e Tasi (Tassa sui servizi comunali, come ad esempio trasporti e illuminazione).
Le prime case, a eccezione di case di lusso, ville e castelli, rientranti nelle categorie catastali A1, A8 e A9, non pagheranno l’Imu, ma dovranno invece corrispondere la Tari, commisurata ai metri quadri dell’immobile o ai rifiuti prodotti, e la Tasi.
L’imposta sarà pagata sia dal possessore sia dall’utilizzatore dell’immobile. Le detrazioni saranno calcolate sul grado di utilizzo dei servizi comunali. Potrà quindi pagare meno chi soggiorna nell’abitazione (ad esempio casa al mare) solo pochi mesi all’anno, chi risiede all’estero per più di sei mesi o chi abita da solo.

Mini-Imu
Per compensare la cancellazione della seconda rata Imu 2013 sulle prime case (leggi tutto), sono stati stanziati 500 milioni di euro in favore dei Comuni, che però non sono bastati. Quindi, nei Comuni che nel 2013 hanno alzato l’aliquota, i proprietari di prima casa dovranno pagare entro il 24 gennaio 2014 la Mini-Imu, ovvero il 40% della differenza tra la rata calcolata con l'aliquota adottata dal Comune e la rata calcolata con aliquota base al 4 per mille.

Otto per mille alle scuole
I cittadini potranno decidere di destinare l’otto per mille ad interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica.

Stadi
La legge stanzia un fondo da 45 milioni di euro per la costruzione di nuovi stadi e la messa in sicurezza di quelli esistenti. La realizzazione degli stadi non darà diritto ad una volumetria aggiuntiva per la costruzione di complessi residenziali. Gli unici interventi che potranno essere realizzati saranno quindi quelli per la fruibilità dell'impianto sportivo.

General Contractor
prima di pagare il contraente generale o di emettere eventuali stati di avanzamento lavori, il soggetto aggiudicatore deve verificarne gli adempimenti contrattuali nei confronti degli affidatari. Se il contraente generale risulta inadempiente, il soggetto aggiudicatore lo multa e applica una detrazione sui pagamenti successivi. Allo stesso tempo gli affidatari vengono pagati direttamente dall’aggiudicatore.

Spiagge
La legge introduce una sanatoria dei contenziosi sui canoni del demanio. I procedimenti giudiziari pendenti alla data del 30 settembre 2013 per il pagamento dei canoni e degli indennizzi per l'utilizzo dei beni demaniali marittimi e delle relative pertinenze possono essere risolti pagando in un'unica soluzione il 30% delle somme dovute oppure il 60% con un massimo di sei rate.

L'imposta di registro cala da gennaio dal 3 al 2% per l'acquisto della prima casa

Il beneficio vale per l'acquisto della prima casa da un privato Conto alla rovescia con la “nuova” imposta di registro, che dal prossimo 1° gennaio sarà coniugata prevalentemente in due aliquote. Euforia in molti casi, specie per chi compra da un privato, ma anche amarezza per i piccoli acquisti. Le novità Come abbiamo visto negli articoli precedenti, dal primo gennaio 2014 partirà un mini rivoluzione per l’imposta di registro. Sull’acquisto della prima casa da un privato l’imposta scenderà dal 3% al 2% (con un minimo di 1.000 euro), mentre le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa diminuiranno da 168 euro a soli 50 euro ciascuna, con un bel risparmio per l’acquirente. Nell’acquisto di una seconda casa da un privato, invece, l’imposta di registro aumenterà al 9% ma l’aumento sarà più che compensato dalla diminuzione delle imposte ipotecaria e catastale, tanto che alla fine il guadagno per chi compra sarà sempre consistente (in relazione agli importi elevati che solitamente caratterizzano gli immobili). Mentre attualmente si paga nel complesso circa un 10% (registro 7% + ipotecaria 2% + catastale 1% = 10%) dal prossimo anno si pagherà l’imposta di registro al 9% + le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa per un importo di soli 50 euro ciascuna. Nell’ipotesi di acquisto da un’impresa che applichi l’iva, si rimarrà nell’insieme grosso modo allo stesso livello, con un peggioramento “lieve” delle tasse se rapportato alle considerevoli cifre in gioco quando si tratta di case & co. Imposte di registro, ipotecaria e catastale Come abbiamo visto non solo l’imposta di registro sarà “rivoluzionata” ma dal 1° gennaio 2014 anche le imposte ipotecaria e quella catastale dovrebbero subire importanti modifiche. Secondo le nuove regole, quando si applica l’imposta di registro del 2% o del 9% le imposte ipotecaria e quella catastale si applicheranno nella nuova misura fissa di 50 euro ciascuna. Ciò determinerà un buon risparmio per i contribuenti. Viceversa quasi per bilanciare l’effetto economico a beneficio delle casse dello Stato, in tutti gli altri casi di applicazione delle imposte ipotecaria, catastale e anche di registro nella vecchia misura fissa di 168 euro, l’importo sarà aumentato a 200 euro. Tassa maggiorata per i piccoli acquisti Se da una parte c’è chi gongola aspettando il prossimo 1° gennaio, dall’altra c’è anche chi mastica amaro per effetto della cosiddetta mini riforma dell’imposta di registro. Tra le pieghe dl provvedimento infatti c’è un nuovo limite minimo per l’imposta di registro di 1.000 euro. La legge in sostanza stabilisce che quando l’imposta di registro dovuta sul trasferimento fosse minore di 1.000 euro, il contribuente sarà in ogni caso obbligato a versare all’amministrazione tale maggiore importo, senza altra possibilità. Per fortuna nel campo delle compravendite immobiliari i valori in gioco sono decisamente più alti. Tuttavia per le piccole vendite il tetto minimo si farà certo sentire. Per capire meglio come stanno le cose facciamo un esempio. Il signor Giuseppe, che abita in un piccolo centro, vende al vicino un posto auto. Il centro è piccolo e i prezzi molto più bassi di quelli di una grande città e perciò ci si accorda su un importo di 5.000 euro. Il compratore non usufruisce di agevolazioni prima casa. Fino al 31 dicembre 2013 le imposte da pagare sono Registro 5.000 x 7% = 350 euro Ipotecaria 5.000 x 2% = 100 euro versamento minimo 168 euro Catastale 5.000 x 1% = 50 euro versamento minimo 168 euro Totale 350 +168 +168 = 686 euro. Dal 1° gennaio invece le cose peggiorano decisamente, poiché le imposte da versare diventeranno: Registro 5000 x 9% = 450 euro versamento minimo 1000 euro Ipotecaria 50 euro Catastale 50 euro. Totale 1000 +50 +50 = 1.100 euro. Come si può notare si sborserà quasi il doppio delle imposte finora dovute. Ma il punto fondamentale è che ad essere penalizzati saranno proprio le vendite di taglio minore, mentre la progressività dell’imposizione fiscale dovrebbe far pagare di più ai più “ricchi” e comunque non ai più “poveri”. Un certo sollievo del forte aggravio arriverà dall’eliminazione dei cosiddetti “tributi minori”, che sulle piccole transazioni tornano ad avere un certo peso. Tuttavia la melodia dello spartito nel complesso non cambia e sarebbe utile abolire il nuovo limite minimo. Abolizione “tributi minori” Insieme al nuovo lifting delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, dal 1° gennaio 2014 dovrebbero essere abrogati i tributi minori, che pur essendo di lieve entità, se rapportati alle imponenti cifre che girano nella compravendita di un appartamento, tuttavia costituiscono comunque un costo. Ci riferiamo in linea di massima all’imposta di bollo di 230 euro, alla tassa ipotecaria per la trascrizione nei registri immobiliari di 35 euro e alla tassa ipotecaria per la voltura in Catasto di 55 euro. Normalmente nel loro insieme per un trasferimento di un immobile tali balzelli si aggirano su circa trecentoventi euro. Dal prossimo anno invece tali denari potranno restare nelle tasche dei contribuenti. Agevolazioni addio Nella platea degli scontenti accanto ai piccoli acquirenti troviamo molti altri soggetti. Dal prossimo anno infatti ci sarà lo stop a tutte le altre esenzioni ed agevolazioni. Una Onlus, ad esempio, che fino al 31 dicembre poteva acquistare un immobile con imposte ridotte, dall’anno prossimo dovrà pagare le imposte ordinarie. Anche gli immobili di valore storico o artistico saranno soggetti al giro di vite sulle agevolazioni. Un acquirente che poteva comprare da un privato un immobile storico con una tassazione agevolata anche se non prima casa, dal 1° gennaio invece sarà soggetto alla tassazione ordinaria. Infine l’aumento delle imposte in misura fissa da 168 a 200 euro colpirà sia gli atti di trasferimento che di altro tipo: dalla registrazione del contratto di comodato, a quella di atti societari con imposta fissa, ai compromessi. Hanno collaborato Daniele Cuppone e Alberto Martinelli Domenica 08 Dicembre 2013 - 21:00 Ultimo aggiornamento: 21:07 http://www.ilmessaggero.it/fisco/imposta_di_registro_cala_da_gennaio_dal_3_al_2/casa-860.shtml

sabato 21 dicembre 2013

Sicurezza sul lavoro: pubblicato il nuovo bando INAIL

307 milioni di euro per le imprese, incentivo del 65%, domande online dal 21 gennaio all’8 aprile 2014

20/12/2013 - Con il Bando ISI 2013 pubblicato oggi, l’Inail mette a disposizione delle aziende 307 milioni di euro a fondo perduto per la realizzazione di interventi di prevenzione, l’adozione di modelli organizzativi orientati alla sicurezza e la sostituzione o l’adeguamento delle attrezzature di lavoro.
Lo stanziamento rappresenta la quarta tranche di un ammontare complessivo di circa 800 milioni di euromessi a disposizione dall’INAIL a partire dal 2010.

L’incentivo ISI viene assegnato fino ad esaurimento dei budget regionali secondo l’ordine cronologico di arrivo della domanda di partecipazione; è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese e da Ismea.

Le novità del bando 2013
In considerazione della difficile congiuntura economica, la copertura dei costi ammissibili è stata innalzata al 65% (lo scorso anno era il 50%) fino a un massimale di 130.000 euro (100.000 euro nel 2012).

Al fine di valorizzare i progetti migliori, è stato innovato il sistema dei punteggi e rivisitato l’intero iter procedimentale rafforzando l’azione di assistenza da parte degli Uffici Inail alle imprese ammesse a contributo.
 
È stato inoltre introdotto un nuovo asse di finanziamento, con fondi trasferiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per progetti di sostituzione o adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996.

Il finanziamento
- ha per oggetto progetti di investimento e progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, nonché di sostituzione e adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio prima del 21 settembre 1996;
- consiste in un contributo in conto capitale pari al 65% dei costi sostenuti per la realizzazione del progetto presentato;
- è compreso tra un minimo di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro (il limite minimo di spesa non è previsto per le imprese fino a 50 lavoratori);
- viene erogato alle imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura.

La procedura
La procedura per l’assegnazione degli incentivi Inail ricalca quella adottata nelle edizioni precedenti:
dal 21 gennaio all’8 aprile 2014 le imprese potranno inserire sul sito dell’Istituto i progetti;
- le imprese la cui domanda abbia raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità potranno accedere al sito per ottenere il proprio codice identificativo da utilizzare al momento di inoltrare la domanda online nelle date di apertura dello sportello informatico;
- gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul portale Inail, con l’indicazione di quelle collocate in posizione utile per accedere al contributo.

Per avere informazioni è possibile contattare il Contact Center 803164 - gratuito da fisso, 06.164.164 - a pagamento da mobile, o accedere al sito www.inail.it

 
Fonte: Ufficio stampa INAIL