sabato 31 gennaio 2015

Pontinia Pubblicizzazione dei nuovi dati censuari delle particelle catastali oggetto di aggiornamento a seguito delle dichiarazioni rese agli organismi pagatori nell'anno 2014

http://www.comune.pontinia.lt.it/po/mostra_news.php?id=22&area=H

Pubblicizzazione dei nuovi dati censuari delle particelle catastali oggetto di aggiornamento a seguito delle dichiarazioni rese agli organismi pagatori nell'anno 2014
Pubblicata il 20/01/2015
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NOMEDIMENSIONE
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venerdì 30 gennaio 2015

comune Latina affidamento verde pubblico, gara 85 - procedure acquisizione gare e contratti - disposizioni affidamento sotto i 40 mila € - il referendum consultivo



Comune di Latina

Campagna "E' casa tua, decidi tu": l'indignazione dei professionisti

30/01/2015 - Pochi giorni fa ho scritto un articolo che ha subito determinato l'indignazione di chi con onestà lavora nel settoredell'edilizia. L'articolo parlava della Campagna di comunicazione "È casa tua, decidi tu", voluta dal Governo per informare i cittadini circa la semplificazione delle procedure relative ai lavori di ristrutturazione abitativa introdotte dalla legge Sblocca Italia, pubblicata sull'account YouTube di Palazzo Chigi e andata in onda nei giorni scorsi anche sui canali RAI.

Per il titolo dell'articolo non ho avuto dubbi e ho scelto "La morte delle professioni tecniche in 30 secondi" rilevando che in appena 30 secondi siano stati demoliti decenni di storia tecnica e normativa, cancellando nuovamente la figura del progettista.

Nel video lo speaker afferma "Pochi e semplici le incombenze a carico di chi intende ristrutturare casa, dividerla o unirne due attigue: comunicazione al comune e presentazione di un numero esiguo di documenti, nessun contributo di costruzione e all'accatastamento ci pensa il Comune".

Parole che non potevano lasciare indifferenti i professionisti dell'area tecnica che hanno letteralmente preso d'assedio i nostri canali social (FacebookTwitter). Mi sarei aspettato una pronta reazione degli Architetti e degli Ingegneri (Consigli Nazionali), ma ero certo che la prima reazione sarebbe arrivata dalConsiglio Nazionale dei Geometri, soprattutto per la parte finale del video che recitava "...e all'accatastamento ci pensa il Comune".

Geometri italiani pur ritenendo l'iniziativa meritoria da un punto di vista della scelta dei mezzi di comunicazione e del principio ispiratore, ne hanno contestato i contenuti che rimandano ai contenuti di legge. In particolare, in base alle nuove disposizioni, la comunicazione d'inizio lavori deve essere tempestivamente inoltrata dal comune alle Entrate. "A fronte dell'oggettiva complessità dell'iter di adeguamento della planimetria catastale - afferma il Consiglio Nazionale dei Geometri - è difficile immaginare che l'Agenzia possa provvedervi in tempo reale, ancor più che tra le opere di manutenzione straordinaria sono incluse la fusione e il frazionamento di unità immobiliari (senza modifica di planimetria e destinazione uso). Facile, invece, immaginare le conseguenze generate da un simile ritardo operativo: nuovi arretrati nell'aggiornamento catastale e allungamento dei tempi di compravendita per i cittadini, ai quali la legge richiede che la planimetria in catasto sia conforme allo stato reale dell'immobile".

Dunque "A corollario, un effetto che va nella direzione opposta a quella auspicata dalla semplificazione: i cittadini - oltre a non poter gestire direttamente la pratica di variazione catastale - potrebbero avere difficoltà anche solo nel seguirne la tracciabilità a causa di ostacoli "fisiologici": la mancanza di dialogo tra due amministrazioni - Comune e Agenzia delle Entrate - deputate a svolgere ruoli e funzioni differenti".

Per questo motivo e sulla base di alcuni emendamenti che erano già stati proposti dalla Rete Professioni Tecniche (RPT) in occasione dell'audizione presso l'VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici alla Camera dei deputati e si una missiva inviata dai Geometri al Presidente del Consiglio e ai vertici del MEF e dell'Agenzia delle Entrate, la categoria ha auspicato un intervento di urgenza per "cancellare un provvedimento normativo foriero di danni e disagi alla collettività".

Per chi non avesse avuto il piacere di visionarlo, ripropongo di seguito il video incriminato. http://www.lavoripubblici.it/news/2015/01/professione/Campagna-E-casa-tua-decidi-tu--l-indignazione-dei-professionisti_14600.html


A cura di Gianluca Oreto - @lucaoret

giovedì 29 gennaio 2015

Istat: in rialzo mutui e mercato immobiliare

http://www.edilportale.com/news/2015/01/mercati/istat-in-rialzo-mutui-e-mercato-immobiliare_43672_13.html

Nel terzo trimestre 2014 +3,7% per le compravendite e +13,9% per i mutui

30/01/2015 - Il mercato immobiliare e i mutui tornano a crescere e nel terzo trimestre del 2014, rispetto allo stesso trimestre del 2013, si registra un +3,7% l’immobiliare e un  +13,9% per mutui e finanziamenti.
Questi alcuni dati messi in evidenza dall’Istat che ha rilevato che nei primi nove mesi dell'anno c’è stata una crescita dello 0,4% rispetto ai primi mesi del 2013.
 
I segni di miglioramento rilevati, rispetto al terzo trimestre 2013, riguardano sia il comparto immobiliare ad uso abitazione ed accessori (+3,7%), sia nel comparto economico (+4,8%).
 
Nel terzo trimestre del 2014 il 93,4% delle convenzioni (124.510) riguarda immobili ad uso abitazione ed accessori, il 6,0% unità immobiliari ad uso economico (7.971) e lo 0,6% compravendite di immobili ad uso speciale e multiproprietà (784).
 
I segnali di recupero si sono ripartiti in maniera più o meno omogenea in tutte le ragioni anche se per il comparto abitativo si registrano valori sopra la media al Centro (+5,2%), al Nord-Est (+4,5%) e nelle Isole (+3,9%).
 
Gli Archivi Notarili con sede nelle città metropolitane sono i principali beneficiari dei segnali positivi provenienti dal mercato delle compravendite immobiliari, con aumenti del 4,8% nel comparto abitativo (+2,8% negli Archivi con sede in altre città) e del 14,7% nel comparto economico (-0,9% nelle altre città).
 
Infine per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca si registra un forte aumento pari al+13,9%, per un totale di 66.350 mutui.
 
Complessivamente nei primi nove mesi dell'anno, la crescita è pari al 7,8% per un totale di 201.079 convenzioni rogate.
 
Anche in questo caso i segnali positivi riguardano tutte le regioni, anche se in questo caso il Sud registra un +22,6%.
 
La crescita dei mutui e degli altri finanziamenti con costituzione di ipoteca immobiliare osservata negli Archivi dei grandi centri (+16,1% sul terzo trim 2013) è stata maggiore di quella registrata nei centri più piccoli (+12,4%).
 
I dati pubblicati dall’Istat confermano le stime sulla ripresa già diffuse a novembre dall’Agenzia delle Entrate. 

Catasto, MinEconomia: la riforma non farà aumentare le tasse

I decreti per la revisione del sistema estimativo andranno in Consiglio dei Ministri il 20 febbraio 2015



http://www.edilportale.com/news/2015/01/normativa/catasto-mineconomia-la-riforma-non-far%C3%A0-aumentare-le-tasse_43639_15.html#

29/01/2015 - La riforma del Catasto non porterà ad un aumento delle tasse. Lo ha assicurato il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, durante un’audizione in commissione Finanze della Camera.
La riforma, prevista dalla Delega Fiscale, potrebbe essere completata entro la fine del mese prossimo. Il Governo ha infatti intenzione di presentare gli ultimi decreti attuativi sulla revisione degli estimi durante il Consiglio dei Ministri del 20 febbraio.

Tra le priorità, ha spiegato il viceministro, c’è il superamento di alcune storture, come la presenza di molti immobili sopravvalutati o sottovalutati in base al loro valore dimercato reale. Allo stesso tempo, le nuove regole porteranno ad un miglioramento nella lotta all’evasione fiscale e renderanno il Paese più attrattivo per gli investimenti immobiliari.
 
Le rassicurazioni del viceministro arrivano dopo il confronto che ha visto contrapposte nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate e il Coordinamento nazionale interassociativo Catasto, costituito da Abi, Ance, Ania, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti, Confindustria e Fiaip. Un vertice che il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha giudicato deludente perché lascia alcune incertezze sui nuovi metodi di classificazione degli immobili, in particolare quelli storico artistici..
 
Il coordinamento, lo ricordiamo, ha avviato un confronto in vista della ridefinizione degli estimi, che incideranno sulle tasse pagate dai proprietari degli immobili. 
 
Ricordiamo che il fulcro della riforma del Catasto si basa sul cambiamento del sistema per la classificazione e lavalutazione degli immobili. Il loro valore non si baserà più sui vani, ma sui metri quadri ed entreranno in gioco anche altri fattori, come la collocazione dell’immobile e le sue caratteristiche.
 
In particolare, per le unità immobiliari a destinazione catastale ordinaria (gruppi A, B e C, come abitazioni, uffici, biblioteche, magazzini sotterranei, negozi, stabilimenti balneari, tettoie e autorimesse) il valore patrimoniale degli immobili si baserà sui valori di mercato al metro quadrato per tipologia immobiliare.

A questo valore verranno applicati dei coefficienti che terranno conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile, come ad esempio la presenza di scale, l’anno di costruzione, il piano, l’esposizione e la localizzazione. Il risultato sarà un algoritmo che, moltiplicato per i metri quadri, rilevati secondo la metodologia catastale, darà il valore patrimoniale dell’immobile.

Nelle unità immobiliari a destinazione catastale speciale (gruppo D in cui rientrano opifici, capannoni industriali, alberghi) si userà invece un sistema di stima diretta grazie all'applicazione di metodi standardizzati.

La rendita catastale sarà calcolata sulla base dei redditi da locazione medi. Il valore delle locazioni al metro quadro, cui deve essere applicata una riduzione per le spese di manutenzione e gli adeguamenti tecnici, verrà moltiplicato per la superficie e il risultato sarà il valore della rendita. Sia i valori patrimoniali che le rendite dovranno essere adeguati periodicamente.

mercoledì 28 gennaio 2015

Appalti nulli senza permesso di costruire

http://www.edilportale.com/news/2015/01/normativa/appalti-nulli-senza-permesso-di-costruire_43610_15.html

Cassazione: se l’opera è realizzata senza concessione edilizia l’impresa non può pretendere il pagamento

28/01/2015 - Sono nulli i contratti di appalto stipulati per la costruzione di un immobile senza permessi edilizi. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 21350, depositata alla fine dello scorso anno.
La Cassazione ha chiarito che la situazione può ammorbidirsi a seconda del momento in cui è rilasciato il permesso.
 
Se, ad esempio, le opere vengono realizzate senza concessione edilizia, i contratti di appalto stipulati per la fornitura e la posa in opera dei materiali sono nulli ai sensi degli articoli 1346 e 1418 del Codice Civile. L’oggetto delcontratto violerebbe infatti delle norme imperative in materia di urbanistica e il suo oggetto sarebbe quindi illecito.
 
In questo caso l’impresa che ha fornito i materiali ed eseguito i lavori non può pretendere il pagamento del corrispettivo pattuito.
 
Al contrario, se la concessione edilizia è rilasciata dopo la stipula del contratto, ma prima della realizzazione dell’opera, il contratto di appalto non è nullo. La sua validità viene infatti subordinata al rilascio del permesso con una specie di sospensione che termina automaticamente nel momento in cui l’Amministrazione autorizza la realizzazione dell’opera. L’impresa ha quindi diritto al pagamento della prestazione.

comune di Latina procedure aperte - indagine di mercato - appalto - cottimi fiduciari

Latina caos Urbanistica: sospesa l'attuazione dei piani e nominata una commissione di valutazione

26 Gennaio 2015 http://www.comune.latina.it/index.php?action=a&id=12550
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Il sindaco e la maggioranza che lo sostiene, coerentemente con quanto stabilito nelle linee programmatiche approvate dal Consiglio comunale nella seduta del 3 dicembre, hanno disposto la sospensione temporanea di tutti i Piani attuativi approvati e in corso di approvazione.

Infatti, al fine di operare un opportuno approfondimento di questioni sia tecniche sia giuridiche, attinenti alla competenza della Giunta o del Consiglio, che hanno formato oggetto di ampia discussione sia in sede politica sia all’esito di segnalazioni dell’ufficio tecnico, è emersa la necessità di sospendere i suddetti Piani anche al fine di dare certezza nei rapporti giuridici con i terzi.


Per meglio verificare singole procedure che hanno interessato la revisione dei diversi Piani attuativi, è stato demandato ad una commissione di esperti di formulare, entro 45 giorni, verifiche che siano autorevoli, indipendenti e imparziali, in grado di delineare con certezza le prossime azioni amministrative dell’ente in materia pianificatoria, nei relativi ambiti di competenza sia della Giunta sia del Consiglio comunale.

ELENCO ENTI E AZIENDE CHE PRESENTANO SCOPERTURE, AL 26 GENNAIO 2015, DI DISABILI ED ISCRITTI DI CUI ALL'ART. 18 CO. 2 DELLA LEGGE 68/99

Settore Politiche del Lavoro informa che è stato pubblicato l'aggiornamento dell'elenco delle aziende o enti della Provincia di Latinache alla data del 26 gennaio 2015 hannoscoperture di disabili e di soggetti di cui all'art. 18 della Legge 68/99.

L'elenco non comprende le aziende che pur avendo delle scoperture, risultano essere in sospensione dagli obblighi occupazionali ai sensi dell'art. 3 co. 5 della Legge 68/99. CONSULTA LA DOCUMENTAZIONE
 http://www.provincia.latina.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12726

Ristrutturazioni (recupero e detrazioni Irpef 50 e 65%) e Bonus Mobili: dalle Entrate le nuove guide

http://www.edilportale.com/news/2015/01/normativa/ristrutturazioni-e-bonus-mobili-dalle-entrate-le-nuove-guide_43508_15.html

Detrazioni 50% ed ecobonus 65% prorogati al 31 dicembre 2015 con ritenuta dell'8% sui bonifici

26/01/2015 - L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione aggiornata a gennaio 2015 delle Guide alle agevolazioni per le Ristrutturazioni edilizie, per il Bonus Mobili e per il Risparmioenergetico.
Per le ristrutturazioni edilizie, la detrazione fiscale del 50% è stata prorogata, dalla Legge di Stabilità 2015, fino al dicembre 2015, confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
 
Un'importante novità introdotta riguarda la detrazione (Irpef e Ires) del 65%, maggiorata rispetto a quella per ristrutturazione, per gli interventi su edifici in zone sismiche ad alta pericolosità. Le spese dovranno essere effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2015 per un ammontare massimo delle spese non superiore di 96.000 euro.
 
E’ prevista una detrazione Irpef anche per gli acquisti di immobili ristrutturati per uso abitativo. In particolare, la detrazione si applica nel caso di interventi di ristrutturazione riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedono, entro 18 mesi dalla data del termine dei lavori, alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. Questo termine è stato elevato da 6 a 18 mesi dalla legge di stabilità 2015.

 Tra le principali regole e i vari adempimenti che negli ultimi anni hanno subito modifiche, la nuova guida segnala:
- l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara;
- l’aumento della percentuale (dal 4 all’8%) della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare;
- l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori;
- la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile;
- l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali; dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali;
- l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Guida agevolazioni Ristrutturazioni Edilizie

Il Bonus Mobili prevede un bonus fiscale del 50% per chi, contestualmente ad un intervento di ristrutturazione del proprio immobile, acquista mobili e grandi elettrodomestici, di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
 
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni; mentre non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. Tuttavia è essenziale che le spese per gli interventi di recupero edilizio siano sostenute a partire dal 26 giugno 2012. L’acquisto dei mobili invece dev'essere effettuato nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2015.
 
La detrazione può essere richiesta in abbinamento a: interventi di manutenzione ordinaria per le parti comuni, manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, interventi per il ripristino dopo eventi calamitosi e restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro sei mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
 
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione,  la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito complessivamente alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Inoltre, la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
 
Il pagamento può avvenire con bonifico bancario o postale, in cui vanno indicati la stessa causale utilizzata per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione edilizia, il codice fiscale di chi esegue il pagamento e la partita Iva del soggetto destinatario della somma. Ci si può inoltre servire di bancomat e carte di credito. Anche in questo caso la ritenuta d’acconto sarà pari all’8%.

Guida al Bonus Mobili

Tra le novità la proroga, introdotta dalla Legge di Stabilità 2015, della detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2015 per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
 
Inoltre la stessa legge ha introdotto l’estensione dell’agevolazione al 65% per altri interventi come:
1) l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, nel limite di 60.000 euro;
2) l’acquisto di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite di 30.000 euro.
 
Dal 2016 l’agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione fiscale (del 36%) prevista per le spese relative alle ristrutturazioni edilizie. Quando si effettua il pagamento con bonifico bancario si applica l’art. 25 del Dl 78/2010, che prevede l’obbligo per banche o Poste Spa di applicare una ritenuta dell’8%(fino al 31 dicembre 2014 era prevista dell’4%). Infine si ricorda l’eliminazione dell’obbligo di inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per i lavori che proseguono per più periodi d’imposta, novità introdotta del decreto sulle semplificazioni fiscali (dl 175/2014).

Guida agevolazioni per il risparmio energetico

Sanità, 1 posto per dirigente dell’ufficio “Operativo Controlli” della Regione Lazio Avviso pubblico

, indetto dalla Regione Lazio, per 1 incarico esterno da dirigente dell’ufficio “Operativo Controlli” dell’Area “Pianificazione Strategica, Verifica e Controlli Attività Sanitaria” della Direzione regionale “Salute e Integrazione Sociosanitaria”Presentazione domande: entro e non oltre le 12 del decimo giorno successivo alla pubblicazione sul BURL del 22/01/2015Possono partecipare: possessori di diploma di laurea in Medicina, con comprovata esperienza professionale maturata ne ruolo dirigenziale presso Aziende Sanitarie o Agenzie Regionali.Per scaricare l'avviso clicca qui

lunedì 26 gennaio 2015

Rinnovabili non fotovoltaiche, entro febbraio i nuovi incentivi

http://www.edilportale.com/news/2015/01/risparmio-energetico/rinnovabili-non-fotovoltaiche-entro-febbraio-i-nuovi-incentivi_43583_27.html

Il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti: il nuovo sistema sarà più efficiente. Stop agli aiuti al fotovoltaico

27/01/2015 - Il Governo ha intenzione di confermare gli incentivi alle energie rinnovabili non fotovoltaiche. Lo ha affermato il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, che rispondendo ad una interrogazione presentata dalla deputata Pd Chiara Braga ha annunciato che entro la fine di febbraio un decreto regolamenterà il settore per il prossimo triennio.
Rimarrà invece senza aiuti il fotovoltaico. Come affermato da De Vincenti durante un convegno, "il Governo ritiene che questi impianti non abbiano più bisogno di sostegno".
 
Secondo De Vincenti, l’attuale sistema incentivante delle energie rinnovabili diverse dal fotovoltaico risponde bene all’esigenza di effettuare investimenti certi. Per richiedere l'iscrizione al registro o la partecipazione alle aste è necessario completare solo la fase di autorizzazione. Allo stesso tempo, l’iscrizione a un registro o l’aggiudicazione di una gara garantisce la certezza di accesso agli incentivi a condizione che sia rispettata la migliore finanziabilità del progetto, come previsto dal DM 6 luglio 2012..
 
Sulla certezza degli investimenti influisce inoltre, ha aggiunto De Vincenti, la scelta del Governo di adottare “tariffe fisse, calcolate come somma del prezzo dell'energia e della componente incentivante”. In questo modo sono assicurati “ricavi costanti ed invarianti rispetto alle fluttuazioni del prezzo all'ingrosso”, anche se tutto questo si traduce in un maggiore onere sulle bollette elettriche.
 
In vista del raggiungimento del tetto di 5,8 miliardi di euro di incentivi e alla possibilità di revoca delle agevolazioni, il viceministro De Vincenti ha voluto rassicurare che, "in linea con quanto previsto dalla Strategia energetica nazionaleche mira a ridurre del 30% i consumi entro il 2030, il Ministero è orientato a confermare il sostegno al settore delle fonti rinnovabili e sta già lavorando per dare continuità agli investimenti nel settore".
 
Per garantire maggiore continuità e stabilità nella regolamentazione del settore, è allo studio un progressivo avvicinamento alle linee guida Ue in materia di aiuti di Stato.
 
Premesso ciò, De Vincenti ha ribadito che il nuovo sistema di incentivi dovrà essere più efficiente e rispondente alleregole di mercato. Le risorse economiche per le nuove installazioni saranno disponibili grazie al fatto che i vecchi impianti non usufruiranno più degli incentivi. Si eviterà così che il costo degli aiuti al,le nuove iniziative si scarichi sulle bollette elettriche.
 
Ricordiamo che, in base a quanto previsto dalla Legge Destinazione Italia, il DM 6 novembre 2014 ha regolato il funzionamento della rimodulazione degli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, stabilendo che i possessori degli impianti che percepiscono incentivi sotto forma di certificati verdi o tariffe omnicomprensive possano prolungare di sette anni il periodo di incentivazione a fronte di un ribasso dell’incentivo attuale proporzionale al periodo di diritto residuo.