lunedì 19 novembre 2012

nulla rendita catastale senza sopralluogo e stima diretta fabbricati

Edifici rurali, per la rendita obbligatorio il sopralluogo Cassazione: impossibile classificare un immobile come urbano senza la stima diretta di Paola Mammarella 20/11/2012 - Un fabbricato rurale non può essere dichiarato urbano senza il preventivo sopralluogo di un tecnico. Lo ha affermato la Cassazione, che con la sentenza 19215/2012 ha chiarito che solo con la stima diretta dell’immobile è possibile cambiarne il classamento e l’importo dei tributi dovuti. Nel caso esaminato dalla Cassazione, l’Agenzia del Territorio aveva stabilito il carattere urbano di tre immobili, che non essendo più classificati come rurali avrebbero dovuto pagare imposte più alte. Come lamentato dai proprietari degli edifici, che ne difendevano la classificazione in categoria rurale, il tecnico aveva compilato la perizia senza prima effettuare un sopralluogo né considerare che i manufatti erano destinati ad attività agrituristica. Dopo una serie di ricorsi, presentati alla Commissione Tributaria provinciale e successivamente a quella regionale, la Cassazione ha dato ragione al contribuente perché il tecnico nell’effettuare il passaggio di classamento da rurale a urbano si era basato solo sui dati di altri immobili analoghi. Per la Cassazione, il criterio della comparazione ha solo valore rafforzativo e serve a confermare le valutazioni emerse dal sopralluogo. Al contrario, non si può attribuire una rendita solo sulla base di situazioni simili. Ricordiamo che, ai sensi della Manovra Salva Italia, scade venerdì 30 novembre il termine per dichiarare al Catasto edilizio urbano gli immobili iscritti al Catasto terreni. Per evitare il pagamento dell’Ici riferita al 2011 è stata inoltre data la possibilità di riconoscimento della ruralità degli immobili. Dal 2012, con l’avvento dell’Imu, gli edifici rurali non sono più esenti dall’imposta municipale, ma possono continuare a beneficiare di aliquote agevolate. (riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2012/11/normativa/edifici-rurali-per-la-rendita-obbligatorio-il-sopralluogo_30422_15.html

mercoledì 14 novembre 2012

proroga accatastamenti fabbricati rurali a maggio 2013 dopo la bocciatura del governo

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/14/imu-governo-ko-in-commissione-su-immobili-rurali/414045/ Fisco, governo ko in commissione su immobili rurali Via libera contro il parere dell'esecutivo ad una risoluzione sull'accatastamento in commissione Finanze alla Camera. La risoluzione impegna il governo a valutare una proroga fino a maggio 2013 per la dichiarazione dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni di Redazione Il Fatto Quotidiano | 14 novembre 2012Commenti (11) Più informazioni su: Fisco, Governo, Governo Tecnico, Immobili, Imu. Share on oknotizieShare on printShare on emailMore Sharing Services 24 Via libera contro il parere del Governo ad una risoluzione sull’accatastamento degli immobili rurali in commissione Finanze alla Camera. La risoluzione impegna il governo a valutare una proroga fino a maggio 2013 per la dichiarazione dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni. Il termine precedente era il 30 novembre. Il ‘no’ del Governo era stato motivato durante una seduta alla fine di ottobre dal sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani: “Un’eventuale proroga – spiegava – inciderebbe sulla quantificazione della base imponibile ai fini dell’Imu con una riduzione del gettito fiscale di competenza dello Stato dei comuni tenendo conto, altresì, della non imponibilità dei fabbricati strumentali ubicati nelle zone montane”. Quando a luglio era stato fatto un primo bilancio sugli incassi dell’Imu si era calcolato che all’importo di circa 19 miliardi (risultato proiettato a fine anno dopo l’incasso di giugno) si sarebbero dovuti aggiungere la stima del gettito Imu per o versamenti relativi a fabbricati rurali da accatastare entro novembre che, nelle previsioni, avrebbero dovuto procedere con il saldo di dicembre (70 milioni di euro). “Ci sono molti problemi che riguardano soprattutto la funzionalità degli uffici e ritardi di accatastamento”, spiega il presidente della commissione, Gianfranco Conte, dopo il via libera. La risoluzione votata impegna quindi il governo a “fare una proroga concernente le procedure di accatastamento al prossimo maggio o, in alternativa, a non comminare le sanzioni per ritardata presentazione entro lo stesso termine”. Il parere della commissione è stato unanime.