sabato 31 dicembre 2016

piano casa regione Lazio approvata la proroga al 31 maggio

Lazio, ok Manovra 2017 a notte fonda

Dal 1° gennaio addio extra ticket, prorogato il Piano Casa (ANSA) - ROMA, 31 DIC - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato in nottata la Manovra 2017 dell'amministrazione di Nicola Zingaretti. L'ok definitivo al pacchetto da 3,2 miliardi dell'assessore Alessandra Sartore è arrivato alle 3:25 con 30 voti favorevoli e 15 contrari dopo una maratona d'aula iniziata martedì scorso. I provvedimenti più rilevanti sono l'abolizione dal 1 gennaio 2017 del ticket regionale sulle prestazioni sanitarie e la riduzione dell'Irpef per i ceti medi dal prossimo anno fiscale. Il provvedimento prorogherà inoltre fino al 31 maggio il Piano casa. Con l'ok alla Manovra dal primo dell'anno i cittadini pagheranno 15 euro in meno una risonanza o una tac, una visita specialistica ambulatoriale costerà 4 euro in meno; 5 euro il taglio sulla fisiokinesiterapia. Resterà da pagare insomma solo il ticket 'nazionale', e non più l'extra introdotto nel 2008 per far fronte al crack della sanità. In tasca ai cittadini del Lazio, complessivamente, rimarranno 20 milioni di euro.

   http://www.ansa.it/lazio/notizie/2016/12/31/lazio-ok-manovra-2017-a-notte-fonda_d7b70f1e-5424-4894-aee6-d1eb9f8186c1.html
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venerdì 30 dicembre 2016

Accesso civico (FOIA)

L'Accesso civico (semplice o generalizzato) consente a chiunque di accedere a dati, documenti e informazioni delle pubbliche amministrazioni senza necessità di dimostrare un interesse legittimo (Art. 5, D.Lgs. 33/2013).
  • L’Accesso civico semplice consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni che le amministrazioni hanno l'obbligo di pubblicare  (art.5, c. 1). Per inviare una richiesta di Accesso civico semplice, relativamente a documenti, dati o informazioni detenuti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, è disponibile il modulo online.
     
  • L' Accesso civico generalizzato (o accesso FOIA) consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni ulteriori rispetto a quelli che le amministrazioni sono obbligate a pubblicare (art.5, c. 2).                                                                    
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COME PRESENTARE UNA RICHIESTA DI ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO (ACCESSO FOIA)  AL  DIPARTIMENTO  DELLA  FUNZIONE  PUBBLICA
Per presentare una richiesta di accesso FOIA è disponibile nel menu di questa pagina un modulo (sia in formato PDF, sia in formato editabile) da compilare e firmare. Si ricorda che l'accesso civico è previsto per richiedere documenti/dati/informazioni disponibili e identificati. Pertanto, nella compilazione della richiesta, si raccomanda di fornire tutti gli elementi utili alla loro identificazione.  
La richiesta potrà essere sottoscritta:
  • con firma digitale direttamente sul file;
  • con firma autografa sulla stampa del modello, avendo cura di allegare copia di un documento di identità.
Invio telematico > La richiesta potrà essere spedita all'indirizzo della casella di posta elettronica FOIA del Dipartimento, indicato sul modulo. 
Invio con posta ordinaria > Il modulo potrà essere stampato, firmato e trasmesso all'indirizzo: Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica  - Corso Vittorio Emanuele, 116 - 00186 ROMA. http://www.funzionepubblica.gov.it/accesso-civico

Accesso ai documenti pubblici, via libera alle linee guida sul Foia

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2016/12/normativa/accesso-ai-documenti-pubblici-via-libera-alle-linee-guida-sul-foia_55701_15.html

Anac: ‘ulteriore controllo sull’operato delle Amministrazioni, la trasparenza è l’argine principale alla corruzione’

“Con il ‘Foia’ ci sarà un ulteriore controllo sull’operato delle Amministrazioni e la trasparenza è l’argine principale alla corruzione”. Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione (Anac), ha commentato così il via libera alle linee guida che spiegano alle Amministrazioni come organizzarsi per consentire l’“accesso civico generalizzato”.
 
Si tratta della possibilità di prendere visione di dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni per i quali non sussiste uno specifico obbligo di pubblicazione. Dati che, in linea con il modello del "Freedom of Information Act" (FOIA) di matrice anglosassone, diventano di dominio pubblico. Tranne che in qualche caso.

Per rendere operativa la novità, il Governo ha messo a disposizione dei cittadini una pagina dedicata con i modelli e le istruzioni per la presentazione delle istanze di accesso. 

Le linee guida chiudono il cerchio del D.lgs. 97/2016, attuativo della riforma della Pubblica Amministrazione (Legge 124/2015), che ha introdotto una serie di obblighi di trasparenza entrati in vigore il 23 dicembre.
 

Foia: documenti aperti, ma alcuni dati restano segreti

Per fare un esempio dei documenti che è possibile consultare, nel caso dei contratti pubblici si può accedere alle informazioni inerenti alla struttura proponente, l’oggetto del bando, l’elenco degli operatori invitati a presentare offerte, l’aggiudicatario, l’importo di aggiudicazione, i tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura e l’importo delle somme liquidate.

Restano escluse dall’obbligo di trasparenza le informazioni coperte dal segreto di Stato. Si deve inoltre valutare volta per volta se la divulgazione di determinati documenti si riferisce a dati personali o sensibili o se può pregiudicare la sicurezza nazionale, le relazioni internazionali, lo svolgimento di attività ispettive, gli interessi economici e commerciali pubblici o privati, la segretezza della corrispondenza. In questi casi, il rifiuto va sempre adeguatamente motivato.
 

Foia, come funzionano gli obblighi sulla trasparenza

Sono obbligati a rendere pubblici i documenti le Amministrazioni pubbliche, gli enti pubblici, gli ordini professionali, le associazioni o fondazioni con un bilancio superiore a 500mila euro.
 
Gli enti devono creare un registro degli accessi e organizzare un ufficio per l’esame delle istanze. In ogni caso è obbligatorio dare, entro trenta giorni, risposte motivate agli utenti. Le uniche richieste che possono essere respinte sono quelle “irragionevoli”, che implicano un carico di lavoro tale da interferire con il buon funzionamento dell’amministrazione.
 

Foia, il commento di Anac e Anci

Come spiegato da Raffaele Cantone all’Agi, “c’è il rischio che il Foia venga visto come un adempimento burocratico perché si tratta oggettivamente di un aggravio difficile da quantificare. Non abbiamo elementi per prevedere quante saranno le richieste di accesso. Le amministrazioni si dovranno organizzare con il personale a disposizione. Il problema reale è che queste riforme vengono fatte a costo zero. Noi nelle linee guida abbiamo tenuto a sottolineare come si tratti di una svolta importante nella direzione del sistema vero delle democrazie occidentali. Le amministrazioni devono essere sempre più come 'case di vetro'. In alcuni casi le resistenze sono fisiologiche, in altri no”.

Sul nodo delle risorse si è soffermato anche Antonio Decaro, presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani (Anci). "Per innovare serve personale" ha dichiarato a La7, spiegando che al momento le assunzioni hanno subito un crollo, con il turnover fermo al 25%, ma è stato chiesto al Governo di portarlo al 75% per ringiovanire il personale e avere dipendenti più inclini all'innovazione.
 
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piano casa regione Lazio proroga di 4 mesi fino al 31 maggio

“I lavori del consiglio regionale, chiamato ad analizzare e discutere le proposte di legge di stabilità 2017 e bilancio di previsione finanziario 2017 – 2019, si stanno avviando a conclusione. In questo frangente siamo riusciti come opposizione, dopo una lunga e strenua battaglia, ad ottenere una proroga del piano casa di quattro mesi". A dichiararlo è il consigliere regionale pontino Giuseppe Simeone, di Forza Italia. "Un risultato importante - aggiunge Simeone - che apre la strada all’impegno, che ci assumiamo sin da ora, di far inserire in modo strutturale nella proposta di legge sulla rigenerazione urbana, che presto sarà discussa in consiglio regionale, l’esperienza positiva del piano casa che si è dimostrato di sostanziale importanza per i territori, i cittadini e le imprese con ricadute fondamentali per le province del Lazio. La nostra richiesta di proroga non nasceva da un capriccio ma dalla ferma volontà di dare voce ad una richiesta chiara avanzata anche dagli ordini professionali, non ultimo quello degli Ingegneri di Latina, dagli Enti locali e dalle associazioni di categoria. Oggi la nostra soddisfazione deriva dal fatto che abbiamo dato un altro po’ di ossigeno all’economia dei territori, abbiamo prolungato la possibilità, per i Comuni, di far leva sulle entrate derivanti dall’attuazione delle misure ricomprese del piano casa per poter realizzare opere pubbliche a vantaggio dei cittadini, abbiamo dato un po’ di sostegno a settori fondamentali come quello delle costruzioni. Avere realmente a cuore le esigenze dei cittadini e dei territori che siamo chiamati ad amministrare significa dare risposte concrete. Oggi abbiamo vinto una battaglia. Ma siamo pronti, con ogni strumento a disposizione, a vincere la guerra”. http://www.latinaoggi.eu/news/news/34265/simeone---abbiamo-ottenuto-la-proroga-del-piano-casa-nel-lazio-.html

giovedì 29 dicembre 2016

Il Piano Casa continua: ecco tutte le proroghe

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2016/12/normativa/il-piano-casa-continua-ecco-tutte-le-proroghe_55676_15.html

Sardegna e Puglia proseguono fino al 2017, Marche, Sicilia, Toscana, Calabria e Veneto fino al 2018. Senza scadenza in Liguria, Umbria, Valle d’Aosta

Nuovo giro di boa per i Piani Casa delle Regioni. Anno dopo anno le misure per il rilancio dell’edilizia attraverso incentivi all’ampliamento volumetrico e alla demolizione e ricostruzione degli edifici cambiano pelle e allungano i loro termini.
 
Nate per essere norme a tempo, molte Regioni le prorogano periodicamente. Altre hanno deciso di renderle strutturali, mentre in alcuni casi gli Enti hanno scelto di farle scadere.
 

Piano Casa, le nuove proroghe

In Sardegna il Piano Casa è stato prorogato di un anno, fino al 31 dicembre 2017. Non cambiano i contenuti. Si potranno ampliare gli immobili residenziali e produttivi fino al 20% o al 30% in caso di miglioramento delle prestazioni energetiche. Con gli interventi di demolizione e ricostruzione si potrà ottenere un premio volumetrico fino al 45%.
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In Puglia si è optato per la proroga annuale, fino al 31 dicembre 2017. Rispetto agli scorsi anni, gli ampliamenti potranno avvenire non solo in contiguità e sopraelevazione, ma anche con un corpo edilizio separato. Gli immobili non residenziali potranno essere ampliati fino al 20%, senza superare i 1000 metri cubi (prima erano 500 mc).
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Nelle Marche il Piano Casa durerà fino al 31 dicembre 2018. Oltre alla proroga delle vecchie misure, è stata riconosciuta la possibilità di un ulteriore ampliamento, fino al 15% della volumetria o della superficie utile lorda, nel caso in cui l'intervento da realizzare preveda anche un adeguamento sismico della struttura portante dell'intero edificio esistente.
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La Sicilia ha prorogato al 31 dicembre 2018 la possibilità di ampliamento volumetrico fino al 20% per gli immobili residenziali e fino al 15% per quelli produttivi, nonché i premi di cubatura fino al 35% per gli interventi di sostituzione edilizia.
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Il Veneto ha allungato la validità del Piano Casa fino al 31 dicembre 2018 e ha spiegato che è consentita la deroga alle distanze minime contenute nei regolamenti edilizi comunali, ma non a quelle previste dalle norme statali.
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La Calabria ha prorogato al 31 dicembre 2018 le possibilità di ampliamento e sostituzione edilizia. I premi volumetrici inizialmente riconosciuti sono stati ridotti. Al contrario, sono incentivati maggiormente i lavori che prevedono l'adeguamento sismico di tutto l'aggregato strutturale.
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Anche la Toscana ha optato per la proroga di due anni. Fino al 31 dicembre 2018 si potranno quindi effettuare interventi di ampliamento fino al 20% e sostituzione edilizia con premi volumetrici fino al 35%. Secondo le intenzioni della Regione, questa sarà l'ultima proroga.
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La Basilicata in questi giorni sta votando la proroga al 31 dicembre 2018. Ci saranno quindi due anni in più per gli interventi di ampliamento e sostituzione edilizia degli edifici residenziali e a destinazione diversa, anche condonati.
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Il Piemonte ha optato per una mini proroga di sei mesi. Fino al 30 giugno 2017 sarà possibile effettuare gli interventi di ampliamento a condizione che sia operato il miglioramento energetico o sismico di tutto l'edificio.
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I Piani Casa già prorogati

In alcuni casi non sono stati necessari interventi normativi perché negli anni passati sono state adottate proroghe pluriennali.
 
In Molise, il Piano Casa scadrà il 31 dicembre 2017. I premi volumetrici, riconosciuti agli interventi di ampliamento e demolizione e ricostruzione, sono maggiori in presenza di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.
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In Friuli Venezia Giulia la scadenza delle misure è stata fissata al 19 novembre 2017. Sono ammessi ampliamenti fino al 35% e demolizioni e ricostruzioni fino al 50% sia degli edifici residenziali sia a destinazione produttiva.
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Il Piano casa della Campania scadrà il 31 dicembre 2017. Gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione devono rispettare le norme statali sulle distanze minime e le altezze massime, mentre si può derogare a quelle contenute nei piani regolatori.
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Piano Casa, ecco dove è strutturale

Alcune regioni hanno reso a tempo indeterminato le misure del Piano Casa.
 
In Valle d’Aosta questa scelta è stata fatta fin dall’inizio, cioè dal 2009, anno del debutto del Piano Casa. Sono ammessi interventi di ampliamento e sostituzione edilizia sia sugli immobili residenziali sia su quelli a destinazione diversa. Gli interventi devono essere realizzati utilizzando criteri e tecniche di edilizia sostenibile, fonti di energia alternative e rinnovabili o misure di risparmio delle risorse energetiche o idriche.  
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Nella Provincia di Bolzano dal 2010 il Piano Casa è stato reso a tempo indeterminato. Le norme consentono l’ampliamento e la sostituzione edilizia degli edifici residenziali. La Provincia di Trento , invece, non ha mai recepito il Piano Casa.
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In Umbria il Piano Casa è stato reso strutturale dalle norme sul governo del territorio. Le misure puntano alla riqualificazione del patrimonio esistente, con incentivi maggiorati per la rimozione dell’amianto dai capannoni e gli edifici residenziali che, dopo gli interventi, si collocano in classe energetica A. 
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In Liguria le misure sono diventare strutturali nel 2015. Gli interventi di ampliamento e sostituzione edilizia beneficiano di bonus volumetrici maggiori nell’entroterra rispetto alla costa. I lavori sono consentiti anche nei parchi, a condizione che la loro normativa interna lo consenta. 
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Piano Casa, le Regioni in forse

A eccezione dell’Emilia Romagna e della Lombardia, che hanno fatto scadere le norme straordinarie sul Piano Casa, Abruzzo e Lazio stanno decidendo il da farsi. Le proroghe potrebbero quindi arrivare all'inizio del prossimo anno.
 

urbanistica il piano casa della regione Lazio sarà prorogato?

#bilancio2016 E dopo un giorno di chiacchiere e senza l'analisi di nemmeno un rigo di legge si va a casa per riprendere alle 10:00. E con l'accordo tra centrosinistra e centrodestra chiuso con la proroga del PIANO CASA!!! Qui è una vergogna! https://www.facebook.com/devidpor/posts/948158911981590

Fisco 2017, tutte le novità: dai bonus alle addizionali passando per multe, canone e tariffe postali

Arriva il nuovo anno e si porta dietro un carico di novità fiscali che riguardano i consumatori. Si va dagli sgravi sui costi sostenuti per la casa alle agevolazioni per le famiglie, dalla rottamazione delle cartelle esattoriali all'addio al roaming

Anno nuovo con la stessa certezza: anche il 2017 si porta dietro un carico di novità fiscali che riguardano i contribuenti. Si va dalla lotta senza quartiere all’evasione ai bonus previsti per casa e famiglie, passando per bollette, Canone Rai e dichiarazioni dei redditi. Ecco cosa ci aspetterà.
ADDIZIONALI – Prorogato a tutto il 2017 il blocco degli aumenti dei tributi comunali e regionali. In altre parole, per tutto l’anno buste paga e pensioni non risentiranno di maggiorazioni Irap o addizionali Irpef decise dagli enti locali. Fa eccezione la Tari (la tassa sui rifiuti) che, ad esempio, a Venezia e Olbia aumenterà del 5%.
BOLLETTE LUCE E GAS – Per rendere meno traumatico per i consumatori il passaggio obbligatorio al mercato libero dell’energia elettrica previsto nel 2018, da quest’anno scatta un regime transitorio, battezzato Tutela Simile, in cui i gestori devono offrire tariffe competitive rispettando alcuni requisiti minimi, mentre i clienti che attualmente si trovano sotto tutela (cioè il 64,5% su 31 milioni totali) avranno un po’ più di tempo a disposizione per scegliere un nuovo fornitore tra tantissime offerte diverse e difficili da comparare. Da subito, intanto, una cattiva notizia: secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia, nell’abituale decisione trimestrale, dal primo gennaio la bolletta elettrica registrerà un aumento dello 0,9%, mentre per il gas l’aumento sarà del 4,7%. In particolare, per l’elettricità la spesa (al lordo tasse) per la famiglia-tipo nell’anno compreso tra il primo aprile 2016 e il 31 marzo 2017, sarà di 498 euro, ma comunque in diminuzione dell’1,5% rispetto ai 12 mesi precedenti (con un risparmio di appena 8 euro), quando si è registrata una corposa diminuzione delle tariffe. Mentre per il gas (raffrontando gli stessi periodi), la spesa complessiva sarà pari a 1.022 euro, con calo del 6,5% e un risparmio di 71 euro.

BONUSE’ ancora una volta la casa il riferimento per gli sgravi fiscali che si possono richiedere per le ristrutturazioni edilizie (sconto del 50% fino al 31 dicembre 2017), energetiche (65% fino al 2022), antisismiche (50%) e condominiali (detrazione fino al 70% nel caso di interventi sull’involucro del palazzo e fino al 75% se si migliora la prestazione energetica). Confermato lo sconto fiscale del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici ma con un’importante limitazione: ne potranno beneficiare solo coloro che dimostreranno di aver iniziato nel 2016 gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Non è stato, invece, prorogato il bonus mobili per le giovani coppie.
Sul fronte della famiglia, invece, i sostegni fiscali prevedono: il premio alla nascita (800 euro una tantum), il bonus bebè (960 euro l’anno per tre anni con reddito Isee fino a 25mila euro), il bonus nido (vale 1.000 euro l’anno per i nati nel 2016), il voucher baby sitter (600 euro mensili per massimo 6 mesi a tutte le mamme lavoratrici che tornano a lavoro al termine del congedo obbligatorio, non cumulabili con il bonus per l’asilo nido) e il bonus cultura di 500 euro ai neo maggiorenni.
CANONE RAI – Dopo l’avvio disastroso dell’addebito diretto nella bolletta della luce, questo secondo anno parte con una novità: il canone scenderà da 100 a 90 euro. E se nel 2016 il primo addebito è avvenuto con la bolletta di luglio, da quest’anno avverrà già da gennaio. Dal momento che l’addebito viene fatto direttamente presumendo il possesso della televisione, quando è attiva in casa un’utenza per l’energia chi non ha la tv deve presentare una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate (tramite un’applicazione web e utilizzando le credenziali Fisco online o Entratel, oppure rivolgendosi a Caf e professionisti) in cui attesta di non detenerne in nessuna delle abitazioni per le quali è titolare di un’utenza elettrica. Se arrivasse comunque l’addebito, si deve richiedere il rimborso.
CONTANTI – Non si potranno prelevare dal conto corrente più di mille euro al giorno e più di 5.000 euro al mese, se non si vuole finire nel mirino del fisco. Nuove regole valide però solo per gli imprenditori. Tuttavia le norme sulla tracciabilità non si applicano nel rapporto cliente-banca. Così, anche se nel 2016 il limite all’utilizzo di denaro contante è salito da mille a 3mila euro è ancora possibile prelevare comunque la cifra necessaria senza che lo sportellista si opponga o chieda giustificazioni da trasmettere alla direzione.
DICHIARAZIONE REDDITI – Arrivati al terzo anno di dichiarazione precompilata, dal 2017 i modelli 730 e Unico conterranno già i dati relativi alle spese per farmaci da banco e a quelle per assistenza specifica, come le prestazioni fornite da psicologi, ottici, infermieri, fisioterapisti, radiologi o parafarmacie. Una novità che avrebbe dovuto scattare già dal 2016, ma è slittata per problemi tecnici. Confluiranno direttamente in dichiarazione anche le detrazioni Irpef per le spese di frequenza a corsi universitari e per quelle sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica.
EVASIONE – Messi al bando i maxi blitz di Capodanno con gli 007 del fisco sguinzagliati alla ricerca dei furbetti, ora la caccia agli evasori si annuncia (sulla carta) “come una lotta senza quartiere”. L’Agenzia delle Entrate, che nel 2015 ha recuperato circa 15 miliardi di euro, ha comunicato che continuerà da un lato a esortare i “distratti” a mettersi in regola da soli (nel 2016 sono state inviate circa 700mila lettere di avviso bonario) e dall’altro spingerà sull’acceleratore di controlli sempre più mirati su chi fa orecchie da mercante. Sul fronte della voluntary disclosure bis, la nuova finestra per il rientro dei capitali, dal 2 gennaio sono pronti i modelli definitivi per regolarizzare le violazioni commesse fino al 30 settembre 2016. Sul fronte delle partite Iva, l’Agenzia si concentrerà “sui contribuenti meno collaborativi e trasparenti, che hanno strutturato complessi sistemi di evasione o di frode o, comunque, ritenuti fiscalmente pericolosi”, “migliorando anche la qualità delle verifiche sulle imprese medio-grandi”.
EQUITALIA – Se dal 24 dicembre all’8 gennaio restano congelate 380mila cartelle esattoriali grazie alla consueta tregua natalizia (sono però esclusi gli atti inderogabili vicini alla prescrizione), il nuovo anno consacra l’addio a Equitalia che verrà sostituita da luglio dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Sul fronte della rottamazione dei ruoli (le prime tre scadono a luglio, settembre e novembre 2017, le altre due ad aprile e settembre 2018, ma il 70% dell’importo va pagato entro il 2017), c’è tempo fino al 31 marzo per presentare la domanda che può riguardare anche il bollo auto e tutte le cartelle esattoriali affidate agli altri concessionari.
IVA – Le clausole di salvaguardia su Iva e accise, introdotte nelle precedenti manovre, sono state fatte slittare nuovamente. Una buona notizia che è solo parziale: se il governo non interverrà, nel 2018 è previsto che l’Iva agevolata passi dal 10% al 13% e quella ordinaria dal 22% al 25%, mentre nel 2019 potrebbe arrivare al 25,9%.
MULTE STRADALI – Il primo gennaio scatta un rincaro dello 0,1% che, per effetto degli arrotondamenti, in soldoni significa che solo oltre i 500 euro si farà sentire l’adeguamento all’inflazione che corrisponde a circa 1-2 euro in più sulle sanzioni fino a mille euro (ad esempio l’eccesso di velocità per più di 60 km/h passa da 828 euro a 829) e di 2-4 euro per quelle oltre i 2mila euro, come per i veicoli con targa contraffatta per beffarsi della Ztl, con la sanzione che passa da 2.004 euro a 2.006 euro.
RACCOMANDATE – Cattive notizie arrivano da Poste italiane che ha dato il via a una revisione del piano tariffario dei servizi di recapito pacchi e lettere rivedendo al rialzo i costi previsti dal 10 gennaio. Ad esempio, per gli invii della classica raccomandata fino a 20 grammi si passa da 4,5 euro a 5 euro. Rincari previsti anche per la Posta Raccomandata Internazionale, per le tariffe dell’atto giudiziario in tutti gli scaglioni di peso (gli invii fino a 20 grammi che passano da 6,6 a 6,8 euro) e per la Posta Assicurata (la tariffa per gli invii di valore fino a 50 euro e di peso da 20 a 50 grammi varia da 6,9 7,25 euro).
TARIFFE CELLULARI  Dal 15 giugno 2017 scatterà la tariffa unica europea con l’abolizione del roaming che dovrebbe mettere la parola fine alle trappole e ai salassi se alle prese con chiamate, messaggi e Internet quando si usa il cellulare in Europa. Però, approvate le regole anti abuso che impediscono l’utilizzo di una scheda acquistata in un Paese diverso con tariffe migliori per usarla in modo continuativo nel proprio, resta lo scoglio dell’accordo sui prezzi all’ingrosso. Il regolamento Ue prevede che se gli operatori dimostreranno di non poter recuperare i loro costi, incidendo sui prezzi interni, le autorità nazionali di regolamentazione potrebbero autorizzarli ad imporre, in casi eccezionali, maggiorazioni minime per recuperarli. E quindi si continuerà a pagare di più per usare il cellulare in Europa.
di | 29 dicembre 2016http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/29/fisco-2017-tutte-le-novita-dai-bonus-alle-addizionali-passando-per-multe-canone-e-tariffe-postali/3275103/

impianti riscaldamento condomini Valvole Termostatiche. E’ arrivata la proroga Il termine ultimo è stato spostato a giungo 2017. Attenzione ai lavori effettivamente necessari


Era molto attesa e alla fine è arrivata. Sul fotofinish, il Consiglio dei ministri ha deciso la proroga di sei mesi, a giungo 2017, del termine ultimo per l’installazione delle valvole termostatiche (sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore). Per la gran parte dei condomini italiani significa un bel sospiro di sollievo. I lavori, complessi e in molti casi anche parecchio salati e difficili da decifrare, andavano fatti entro la fine di quest’anno, pena pesanti sanzioni (da 500 euro per appartamento). In realtà la data ultima per mettersi in regola era ottobre, mese in cui partono effettivamente gli impianti di riscaldamento nei condomini. Moltissime famiglie si erano ritrovate solo negli ultimi mesi dell’anno a capire che lavori fare e quali spese affrontare. Questo anche per una carenza di informazioni sulla materia che è molto complessa, tra il giuridico e il tecnico.  

Gli appelli da più parti  
Anche per questo negli ultimi mesi e giorni si erano ripetuti gli appelli. Confedilizia, per esempio, aveva reiterando proprio qualche giorno fa un’azione svolta nei confronti del precedente Governo. Aveva scritto al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per segnalare che in molti edifici non è stato possibile adempiere a quanto imposto dalla legge a causa del ritardo con cui è stato approvato il decreto che ha modificato le regole applicabili e dell’impossibilità materiale, per le imprese, di soddisfare le innumerevoli richieste. 
«I tempi tecnici sono troppo brevi e ci sembra inopportuno richiedere ulteriori sacrifici ai cittadini in uno spazio temporale, entro il 31 dicembre, così ristretto» aveva detto proprio ieri anche l’Anaci, l’Associazione Nazionale degli Amministratori condominiali Italiani. 

Senza risparmio energetico niente lavori  
Molti non sanno che la spesa si può evitare. Questo se i lavori risultano essere non efficienti in termini di costi e sproporzionati rispetto al risparmio energetico eventuale. Occorre informarsi bene prima di dare avvio ai lavori. I costi variano a seconda della ditta installatrice, del tipo di condominio e delle singole città. Si parla di una spesa media per singola valvola tra gli 80 e i 100 euro a radiatore ma dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto dai nostri lettori, sul mercato ci sono preventivi complessivi anche da 3mila euro ad appartamento, a cui tante volte si aggiungono altri lavori, riguardanti magari caldaie datate da sostituire. La cifra finale può addirittura lievitare verso i 10mila euro ad appartamento. Una somma stratosferica soprattutto se rapportato al valore dell’immobile che, in tante province italiane, dopo il crollo dei prezzi delle case, è ormai intorno ai 60-90mila euro di media.  
http://www.lastampa.it/2016/12/29/italia/cronache/valvole-termostatiche-e-arrivata-la-proroga-172TLjRWWjXjFt0fROcehP/pagina.html

mercoledì 28 dicembre 2016

Catasto, dalle Entrate il software 'Scrivania del Territorio'

di Alessandra Marra http://www.edilportale.com/news/2016/12/normativa/catasto-dalle-entrate-il-software-scrivania-del-territorio_55682_15.html

Il nuovo sistema consentirà di predisporre gli atti di aggiornamento catastale e accedere alle relative banche dati

I professionisti avranno vita più facile nella compilazione e nel controllo degli atti di aggiornamento delle banche dati catastale e ipotecaria; da ieri, infatti, è possibile scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate il software “Scrivania del Territorio”.
 

Aggiornamento catastale: il nuovo software delle Entrate

Il software prevede un nuovo Sistema Integrato del Territorio (Sit), un’evoluzione dell’attuale sistema catastale e cartografico che consentirà una gestione integrata delle informazioni relative al patrimonio immobiliare italiano. Grazie al programma, infatti, gli utenti non dovranno scaricare archivi di supporto dal sito istituzionale delle Entrate per la compilazione delle dichiarazioni. 

Scrivania del Territorio è un unico ambiente di lavoro da cui è possibile, per esempio, controllare l’esistenza degli identificativi catastali degli immobili, dei codici fiscali dei soggetti da iscrivere in catasto e degli indirizzi associati alle unità immobiliari.
 
Scarica qui il software ‘Scrivania del Territorio’
 
Una volta installata la Scrivania del Territorio, gli utenti avranno accesso a una nuova generazione di applicazioni software in grado di fornire informazioni estratte dalle banche dati di riferimento. L’invio degli atti continuerà ad avvenire, come di consueto, tramite il portale Sister, in attesa dello sviluppo delle funzionalità di trasmissione all’interno della Scrivania.

La Scrivania del Territorio assiste, quindi, il professionista nelle attività di compilazione e controllo degli atti di aggiornamento, all’interno di un processo articolato in cinque fasi:
- l’autenticazione dell’utente ai servizi telematici;
- la disponibilità delle informazioni necessarie per compilare il documento;
- la compilazione vera e propria delle informazioni;
- l’attivazione di servizi di utilità finalizzati alla compliance;
- la trasmissione per via telematica del documento attraverso il portale Sister.  

Dati catastali: evoluzioni future

Questo nuovo strumento sarà gradualmente implementato con le nuove versioni di altri software che permetteranno di dialogare con la scrivania.
 
Tra i software che potranno dialogare con Scrivania del Territorio ci sono:
- Unimod, per la compilazione del Modello Unico da inviare per l’aggiornamento del registro e delle titolarità del sistema di pubblicità immobiliare e catastale;
Docfa, per l’aggiornamento delle unità immobiliari del Catasto dei Fabbricati;
- Docte, per l’aggiornamento delle qualità colturali delle particelle terreni;
Pregeo, per la predisposizione degli atti geometrici di aggiornamento della cartografia;
- Voltura e istanza titolarità, per l’aggiornamento delle intestazioni e dei diritti iscritti in catasto.
 
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In arrivo 47,5 miliardi per le infrastrutture

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2016/12/normativa/in-arrivo-475-miliardi-per-le-infrastrutture_55671_15.html

Nella Legge di Bilancio 2017 anche rilancio della Nuova Sabatini, riutilizzo dell'area Expo 2015 e Scuole Belle

In arrivo una iniezione di risorse per le infrastrutture e lo sviluppo industriale. Lo prevede la Legge di Bilancio 2017, che oltre a istituire il Fondo “Infrastrutture”, sostiene la realizzazione di ferrovie e reti viarie, iniziative per l’utilizzo dell’area Expo 2015 e l’acquisto di beni strumentali aziendali.
 

Fondo Infrastrutture

La Legge ha istituito il Fondo da 47,5 miliardi di euro che finanzierà trasporti e viabilità, infrastrutture, ricerca, difesa del suolo, dissesto idrogeologico, edilizia pubblica e privata, innovazione tecnologica e informatizzazione dell'amministrazione giudiziaria e penitenziari, mobilità sostenibile, sicurezza stradale, riqualificazione e accessibilità delle stazioni ferroviarie, rete idrica e opere di collettamento, fognatura e depurazione, risanamento ambientale e bonifiche, investimenti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie ed eliminazione delle barriere architettoniche.
 

Ferrovie e reti viarie

Per la realizzazione della linea ferroviaria Ferrandina - Matera La Martella è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2017, di 32 milioni di euro per l'anno 2018 e di 42 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2022.
 
Per la realizzazione della finale di coppa del mondo di sci a marzo 2020 e i campionati mondiali di sci alpino a Cortina d’Ampezzo, il presidente di Anas S.p.A., in qualità di Commissario straordinario è delegato a realizzare opere di adeguamento della viabilità statale nella provincia di Belluno. La spesa autorizzata ammonta a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2021.
 

Nuova Sabatini

Ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2018 per usufruire della Nuova Sabatini, la misura per sostenere le piccole e medie imprese nell’acquisto, anche in leasing, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica. L'importo massimo dei finanziamenti a valere sul plafond presso Cassa depositi e prestiti S.p.A., è incrementato fino a 7 miliardi di euro e sono stati stanziati ulteriori 560 milioni di euro, relativamente agli anni 2017-2023, per la corresponsione dei contributi a favore delle PMI.
 
Industria 4.0
Al fine di favorire processi di trasformazione tecnologica e digitale secondo il modello “Industria 4.0”, per gli investimenti, effettuati entro il 31 dicembre 2017, in beni materiali strumentali nuovi compresi nell'elenco di cui all'allegato A, il costo di acquisizione è maggiorato del 150% (superammortamento). Si tratta, per fare un esempio, di macchine utensili, sistemi automatizzati, sistemi per il controllo della qualità.

Per gli investimenti in beni immateriali strumentali compresi nell'elenco di cui all'allegato B il costo di acquisizione è maggiorato del 40%. Appartengono a questa categoria di beni vari tipi di software.
 

Post-Expo 2015

Stanziati 8 milioni di euro nel 2017 per la riqualificazione dell’area Expo 2015. Il progetto, che avrà durata pluriennale, prevede il trasferimento nella zona di alcuni dipartimenti scientifici dell’Università degli Studi di Milano e la costruzione, insieme a “Human Technopole”, di un polo della didattica, della ricerca e dell’innovazione. Le risorse messe in bilancio costituiscono uno stanziamento iniziale, che coprirà l’avvio delle attività di progettazione propedeutiche alla realizzazione delle strutture, ma saranno integrate per consentire lo sviluppo pluriennale del progetto.
 

Human Technopole a Milano

Stanziati 10 milioni di euro nel 2017, 114,3 milioni nel 2018, 136,5 milioni nel 2019, 112,1 milioni nel 2020, 122,1 milioni nel 2021, 133,6 milioni per il 2022 e 140,3 milioni a decorrere dal 2023 per la realizzazione del progetto 'Human Technopole', una infrastruttura scientifica e di ricerca di interesse nazionale multidisciplinare. La sua attività sarà finanziata dai Ministeri fondatori, da soggetti pubblici e privati e sarà gestita da una Fondazione appositamente costituita.
 

Scuole belle

Il programma Scuole Belle, scaduto il 30 novembre, è stato prorogato fino al 30 giugno 2017. Alla misura sono destinati 128 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 64 milioni stanziati per il 2016.
 
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