giovedì 31 luglio 2014

Latina, operai morti: cinque indagati L'autopsia conferma decesso istantaneo

La Procura sta svolgendo gli accertamenti sull'incidente. Concluso in serata l'esame delle salme, attesa per i risultati delle analisi tossicologiche

LATINA - Cinque indagati per l'incidente sul lavoro costato la vita a due operai nell'impianto di compostaggio dei rifiuti Kyklos. La Procura sta svolgendo gli accertamenti e valutando diversi profili di presunte responsabilità. L'impianto è stato posto sotto sequestro preventivo d'urgenza da parte del sosituto procuratore Luigia Spinelli. Concluse in serata - dopo circa sei ore di lavoro - le autopsie di Roberto Papini e Fabio Lisei, le vittime dell'incidente. Il medico legale Fabrizia Favalli dell'équipe dell'università di Roma Tor Vergata ha eseguito gli esami e confermato che il decesso è stato praticamente istantaneo, per inalazione di sostanze tossiche. Sulla natura di queste ultime sarà necessario attendere le analisi sui liquidi biologici prelevati alle vittime. Risultati che andranno confrontati con i prelievi eseguiti nell'impianto di compostaggio. http://www.ilmessaggero.it/LATINA/aprilia_operai_morti_kyklos/notizie/825930.shtml
Giovedì 31 Luglio 2014 - 22:19
Ultimo aggiornamento: 22:21
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Infrastrutture, in arrivo oltre 200 milioni di euro

Dalla Cassa Depositi e Prestiti risorse per la Metropolitana e il servizio idrico integrato di Milano http://www.edilportale.com/news/2014/07/lavori-pubblici/infrastrutture-in-arrivo-oltre-200-milioni-di-euro_40935_11.html

31/07/2014 - Nella seduta di ieri, il Consiglio di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti ha deliberato la concessione di finanziamenti per 203,5 milioni di euro finalizzati alla realizzazione di infrastrutture.
Un plafond fino a 123 milioni di euro è destinato allalinea 5 della Metropolitana di Milano, che si estende su un tracciato di 12,6 km nell’area nord-ovest della città. L’opera rientra nell’elenco delle infrastrutture strategiche del CIPE (delibera 121/2001), nonché fra le opere strategiche per la mobilità comprese nel piano infrastrutturale legato alla realizzazione dell’EXPO 2015.
 
L’infrastruttura, in gran parte già in funzione da marzo 2014, sarà completata entro il mese di ottobre 2015.
 
Il secondo stanziamento è una linea di credito per firma fino a80,5 milioni di euro in favore di Cap Holding Spa, società concessionaria per la gestione del servizio idrico integrato nell’ambito della Provincia di Milano.
 
La garanzia verrà rilasciata a copertura degli obblighi di natura finanziaria e pecuniaria che verranno assunti verso la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), che sta valutando la concessione a Cap Holding Spa di un finanziamento da 70 milioni di euro per interventi ai settori acquedotto, fognatura e depurazione, inclusi quelli resi necessari a seguito dell’apertura, da parte della Commissione europea, della procedura di infrazione per il mancato adempimento della direttiva 271/91CEE.

Agenda urbana dell’UE: la Commissione chiede il parere dei cittadini

FINO AL 26 SETTEMBRE 2014 CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLE FUTURE POLITICHE URBANE DELL’EUROPA HTTP://WWW.EDILPORTALE.COM/NEWS/2014/08/URBANISTICA/AGENDA-URBANA-DELL-UE-LA-COMMISSIONE-CHIEDE-IL-PARERE-DEI-CITTADINI_40983_23.HTML

01/08/2014 - Cosa dovrebbe contenere l’Agenda urbana dell’UE? E come dovrebbe essere attuata? Lo chiede Johannes Hahn, Commissario europeo responsabile per la Politica regionale, ai cittadini europei, invitando stakeholder e abitanti delle città a partecipare a una consultazione pubblica.
A seguito della crescente richiesta di coinvolgimento delle città nella predisposizione delle politiche comunitarie e di una maggiore coerenza nell’affrontare le sfide che coinvolgono le conglomerazioni urbane, la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione “La dimensione urbana delle politiche dell’UE”.
 
La comunicazione descrive la situazione delle città europee e le politiche urbane negli Stati membri, nonché ladimensione globale dell’urbanizzazione. Essa ribadisce il fatto che un’Agenda urbana dell’UE dovrebbe rispecchiare gli obiettivi complessivi dell’UE ed integrare inoltre le politiche nazionali degli Stati membri.
 
“Dall’inquinamento alla povertà, dalla disoccupazione all’energia - ha commentato il Commissario Hahn - non possiamo affrontare le sfide cui è confrontata l’Europa né possiamo raggiungere i suoi obiettivi se non affrontiamo queste tematiche nelle città europee. Un’Agenda urbana dell’UE deve rispettare il principio di sussidiarietà, ma dovremmo intervenire laddove possiamo migliorare le politiche dell’UE rafforzando la dimensione urbana, come anche conferendo alle città dell’Europa un ruolo maggiore in qualità di partner dell’UE. La consultazione odierna costituisce un importante passo in tale direzione”.
 
“Più di due terzi della popolazione europea vive in città - ha aggiunto il Commissario - ed è quindi appropriato che la nostra riforma della politica di coesione dell’UE ponga già ora lo sviluppo urbano e cittadino ai vertici dell’agenda politica. Un’Agenda urbana dell’UE va anche oltre, ed ora desideriamo sentire la voce dei principali stakeholder e di coloro che vivono nelle città. Riteniamo che, se innalziamo il profilo della dimensione urbana nell’ambito del nostro sistema decisionale, l’UE reagirà in modo più efficace all’evoluzione dei bisogni non solo di coloro che vivono nelle aree urbane, ma anche di tutti coloro che vivono fuori dalle città ma dipendono dai loro servizi”.
 
Infatti, il 72% della popolazione totale dell’UE vive in agglomerazioni, città e conurbazioni, ma tale proporzione dovrebbe superare l’80% entro il 2050. La comunicazione indica che più di due terzi di tutte le politiche dell’UE, ad esempio quelle relative ai trasporti, all’energia e all’ambiente, interessano direttamente o indirettamente le città. Un’Agenda urbana si prefiggerebbe un approccio maggiormente integrato allo sviluppo politico per assicurare la coerenza ed evitare le contraddizioni.
 
La consultazione pubblica è aperta fino al 26 settembre 2014.

mercoledì 30 luglio 2014

Via libera definitivo al decreto ArtBonus: credito d’imposta del 30% per ristrutturare gli hotel

Per le strutture ricettive è previsto anche un bonus mobili. Le stelle saranno assegnate anche in base all’accessibilità e all’efficienza energetica http://www.edilportale.com/news/2014/07/normativa/via-libera-definitivo-al-decreto-artbonus-credito-d-imposta-del-30-per-ristrutturare-gli-hotel_40881_15.html

30/07/2014 - È stata definitivamente approvata lunedì scorso dal Senato la legge di conversione del Decreto ArtBonus (DL 83/2014) per la promozione dei beni culturali e del turismo. La legge, proposta dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, introduce significative novità per il settore turistico. Vediamo tutte le misure:
Al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva, dal 2014 al 2016 le strutture ricettive esistenti alla data del 1° gennaio 2012 beneficeranno di un credito d’imposta del 30%delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia ed eliminazione delle barriere architettoniche. Una quota del credito d’imposta per la ristrutturazione potrà coprire le spese sostenute per l'ammodernamento degli arredi (bonus mobili).
 
Entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge, il Mibact rivedrà le classificazioni delle strutture alberghiere per adeguarle a quelle adottate a livello europeo ed internazionale. La nuova classificazione premieràl’accessibilità e l’efficienza energetica delle strutture.

Entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, sarà predisposto il Piano straordinario della mobilità turistica, per favorire la fruibilità del patrimonio culturale, con particolare attenzione alle destinazioni minori e al Sud Italia.
 
Per favorire la realizzazione di itinerari moto-ciclo-turistici,le case cantoniere, i caselli e le stazioni ferroviarie o marittime, le fortificazioni e i fari possono essere concessi in uso gratuito a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da giovani fino a 35 anni. La durata della concessione non potrà superare i 7 anni.
 
Per promuovere la realizzazione di circuiti turistici nazionali di eccellenza a sostegno dell’offerta turistica e del sistema Italia e accelerare il rilascio da parte delle amministrazioni competenti dei permessi, nulla-osta, autorizzazioni e licenze, il Mibact potrà convocare apposite conferenze di servizi.
 
Per semplificare le attività nel settore turistico, è prevista la creazione di distretti turistici a ‘burocrazia zero’; l’avvio e l’esercizio delle strutture turistico-ricettive sono soggetti a SCIA, così come l’apertura, il trasferimento e le modifiche dell’operatività delle agenzie di viaggi e turismo; dal 2015 anche le imprese turistiche create da under 40 potranno godere delle agevolazioni fiscali previste per le start up.
 
Dal 2014, il 3% delle risorse aggiuntive annualmente previste per le infrastrutture, è destinato agli investimenti in favore dei beni culturali. Per i prossimi tre anni, 3.000.000 di euro di queste risorse sono destinati a finanziare progetti culturali nelle periferie urbane elaborati dagli enti locali.
 
Dal 2015 al 2019 agli esercizi ricettivi singoli o aggregati è riconosciuto un credito d’imposta del 30% (su un investimento massimo di 12.500 euro) per l’acquisto di siti e portali web, software di prenotazione, servizi di comunicazione e marketing, spazi e pubblicità, innovazioni per l’ospitalità dei disabili, impianti wi-fi. Questa agevolazione è rivolta, per tre anni, anche ad agenzie di viaggi e tour operator incoming. 
 
In deroga alle norme che limitano l’assunzione di personale a tempo determinato nella P.A., gli istituti e i luoghi della cultura pubblici potranno assumere, mediante contratti di lavoro a tempo determinato,professionisti fino a 40 anni, per rafforzare i servizi di accoglienza e assistenza al pubblico e potenziare la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Si tratta della prima concreta applicazione della Legge Madia sulle professioni culturali, appena approvata dal Parlamento.
 
Nei musei e nei principali istituti culturali statali, gli incarichi dirigenziali potranno essere conferiti (con procedure di selezione pubblica, e per una durata da 3 a 5 anni) a persone, anche esterne alla PA, di comprovata qualificazione professionale e documentata esperienza.
 
Entro il 31 dicembre di ogni anno, dovrà essere adottato il Piano strategico “Grandi Progetti Beni culturali”, che individuerà beni o siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali sia necessario e urgente realizzare interventi organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche a fini turistici.
 
Le piccole sale cinematografiche (esistenti dal 1° gennaio 1980) potranno beneficiare per gli anni 2015 e 2016 di un credito di imposta del 30% dei costi sostenuti per il restauro e l’adeguamento strutturale e tecnologico. Il beneficio fiscale potrà essere utilizzato anche per il ripristino di sale inattive.
 
Per garantire una maggiore trasparenza nelle gare di appalto per il Grande progetto Pompei, sono state innalzate dal 2% al 5% del prezzo base del bando, le garanzie a corredo delle offerte delle imprese, è previsto un piano di gestione dei rischi e di prevenzione della corruzione e sarà nominato un responsabile di comprovata esperienza e professionalità. Al fine di rispettare la scadenza del programma comunitario e accelerare la realizzazione degli interventi, sarà costituita una segreteria tecnica di progettazione presso l’Unità Grande Pompei, composta da 20 persone.
 
Entro il 31 dicembre 2014 dovrà essere predisposto il Progetto di riassegnazione degli spazi dell’intero complesso della Reggia di Caserta ( Reggia, Parco reale, Giardino all’inglese, Oasi di San Silvestro e Acquedotto Carolino), per restituirlo alla sua destinazione culturale, educativa e museale. A tal fine verrà nominato un commissario straordinario, consegnatario unico dell’intero complesso, che dovrà coordinare tutti i soggetti pubblici e privati operanti negli spazi del complesso della Reggia per garantire la realizzazione del Progetto.
 
È previsto un credito d’imposta del 65% (ArtBonus) per le donazioni a favore della manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; dei musei, siti archeologici, biblioteche e archivi pubblici; dei Teatri pubblici e Fondazioni lirico sinfoniche. Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5permille dei ricavi annui. Il credito è riconosciuto anche alle donazioni a favore dei concessionari e affidatari di beni culturali pubblici per manutenzioni e restauri.

I beneficiari delle erogazioni liberali dovranno comunicare mensilmente al Mibact le somme ricevute e il loro utilizzo. Il Mibact diffonderà, tramite il proprio sito web, tutte le informazioni sulle donazioni e sugli interventi realizzati e in corso d’opera. Il Mibact predisporrà nuove apposite strutture per incentivare le donazioni, il crowdfunding e il fundraising.
 
Sono agevolati i piani di risanamento delle fondazioni lirico sinfoniche e semplificato il collocamento del personale. Al fine di attrarre investimenti esteri nelle produzioni cinematografiche, viene innalzato da 5 a 10 milioni di euro il tetto massimo del credito d’imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano film in Italia, utilizzando manodopera italiana. Inoltre, aumenta da 110 a 115 milioni il plafond per le agevolazioni fiscali al cinema e agli audiovisivi.
 
Nasce il ‘Programma Italia 2019’ per riconoscere l’importanza strategica dei progetti presentati da tutte le città italiane candidate alla ‘Capitale europea della cultura’.

pareri delle soprintendenze potranno essere riesaminati d’ufficio o su istanza di un’altra amministrazione. A seguito di eventi calamitosi per i quali sia vigente o sia stato deliberato lo stato d’emergenza, il Ministro può, in via temporanea e comunque per non più di cinque anni, riorganizzare i propri uffici nelle aree colpite dall’evento, ferma rimanendo la dotazione organica complessiva. Sono adottate misure per valorizzare le professionalità del Mibact e per agevolare la mobilità e il comando presso l’amministrazione dei beni culturali. L’ENIT-Agenzia nazionale del turismo è trasformata in ente pubblico economico, sottoposto alla vigilanza del Mibact.
 
E ancora, sono snellite le procedure necessarie a garantire la tutela ed il decoro dei complessi monumentali interessati da rilevanti flussi turistici; sarà possibile scattare liberamente foto nei musei per uso personale e comunque senza scopo di lucro; la consultazione dei documenti degli organi giudiziari e amministrativi presso gli archivi di Stato sarà possibile dopo 30 anni invece che dopo 40.
 
“Grazie al positivo contributo di deputati e senatori - ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini - il decreto Cultura e Turismo è ora legge, con alcune migliorie significative al testo originale frutto del dibattito parlamentare. Finalmente anche in Italia ci sono strumenti fiscali adeguati per sostenere la cultura e rilanciare il turismo. Questa legge abbatte due barriere: quella del rapporto tra pubblico e privato e quella della separazione tra la tutela e la valorizzazione che per troppo tempo hanno monopolizzato il dibattito italiano. Adesso non ci sono più scuse: veniamo da anni di tagli, è arrivato il momento di investire”.

Aeroporti, interporti e asili nido, in Gazzetta le regole antincendio

Le norme si applicano alle strutture nuove o sottoposte ad interventi di ristrutturazione  http://www.edilportale.com/news/2014/07/antincendio/aeroporti-interporti-e-asili-nido-in-gazzetta-le-regole-antincendio_40891_2.html

30/07/2014 - Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale tre regole tecniche di prevenzione incendi, messe a punto dal Ministero dell’Interno.
La prima (DM 17 luglio 2014) riguarda la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle attività di aerostazioni con superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5.000 mq.
 
La seconda (DM 18 luglio 2014) è relativa alla progettazione, costruzione ed esercizio degli interporti, con superficie superiore a 20.000 mq, e alle relative attività affidatarie.

La terza (DM 16 luglio 2014) riguarda la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido destinati ad accogliere più di 30 presone.
 
Le norme sono finalizzate a raggiungere i primari obiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni contro i rischi di incendio, in particolare minimizzando le cause di incendio, garantendo la stabilità delle strutture portanti, limitando la produzione e la propagazione di un incendio all’interno dei locali e degli edifici e all’esterno di essi, garantendo che gli occupanti possano lasciare indenni i locali e che le squadre di soccorso operino in condizioni di sicurezza.
 
Le disposizioni si applicano alle aerostazioni, agli interporti e agli asili nido di nuova realizzazione e a quelli esistenti alla data di entrata in vigore del relativo decreto, nel caso di interventi di ristrutturazione, anche parziale, o di ampliamento, successivi alla suddetta data, limitatamente alle parti interessate dall’intervento.

martedì 29 luglio 2014

Dotarsi del POS costerà da 25 a 180 euro all’anno

Le conclusioni del Ministero dello Sviluppo Economico dopo i primi due incontri con il settore bancario http://www.edilportale.com/news/2014/07/normativa/dotarsi-del-pos-coster%C3%A0-da-25-a-180-euro-all-anno_40904_15.html

30/07/2014 - Un professionista o un’impresa che si dota del POS può spendere da un minimo di 25-60 euro ad un massimo di 120-180 euro annui a seconda delle apparecchiature scelte.
 
È questa la sintesi delle prime due giornate di lavoro del tavolo tecnico avviato dal Ministero dello Sviluppo Economico dopo il 30 giugno 2014, data di entrata in vigore dell’obbligo di accettare pagamenti elettronici per gli importi superiori a 30 euro, introdotto dal decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012), convertito nella Legge 221/2012, e disciplinato dal DM 24 gennaio 2014
 
Durante i due incontri sono intervenuti rappresentanti dell’ABI, dell’AIIP (Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica), del Consorzio Pagobancomat, dei gestori dei circuiti internazionali Visa e Mastercard e di alcuni operatori di mercato attivi nel settore dell’acquiring
Dalle riunioni è emerso che i costi per chi si dota del POS presentano una componente fissa e una variabile.

costi fissi dipendono dalle diverse funzionalità che il terminale può offrire e dal tipo di tecnologia utilizzata per il collegamento. Ciò vuol dire che i sistemi più innovativi, il cui funzionamento è basato su un collegamento via internet o attraverso una rete mobile sono meno costosi rispetto a quelli tradizionali, collegati alle reti interbancarie dedicate.

Dato che il costo fisso per i terminali più innovativi si aggira tra i 2 e i 5 euro mensili e quello per le apparecchiature più tradizionali oscilla tra i 10 e i 15 euro al mese, il costo fisso da sostenere va dai 25-60 euro ai 120-180 euro all’anno.
 
costi variabili sono legati al numero e all’ammontare delle transazioni e dipendono dal tipo di circuito utilizzato.
 
Spesso le due componenti di costo sono collegate e può succedere che a costi fissi più alti corrispondano costi variabili più bassi. A pesare sui costi sono anche il DM 14 febbraio 2014 (merchant fee), adottato per ridurre le commissioni sulle transazioni e migliorare la trasparenza delle informazioni, le norme attualmente in discussione a Bruxelles e la proposta di Regolamento comunitario sulle interchange fee.
 
Secondo quanto emerso durante il confronto, esistono sul mercato soluzioni che offrono diverse combinazioni di servizi e condizioni in base alle previsioni di utilizzo e ai collegamenti disponibili. Gli interlocutori si sono inoltre mostrati disponibili a rendere l’offerta il più possibile flessibile e conveniente, in linea con le esigenze delle singole categorie interessate.

lunedì 28 luglio 2014

Efficienza energetica, pubblicati gli allegati al decreto 102/2014

È ora completo il recepimento della Direttiva UE http://www.edilportale.com/news/2014/07/risparmio-energetico/efficienza-energetica-pubblicati-gli-allegati-al-decreto-102-2014_40788_27.html

28/07/2014 - Con una rettifica pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24 luglio, sono stati pubblicati gli Allegati al Dlgs 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/UE per la promozione dell’efficienza energetica.
Il Decreto legislativo è stato pubblicato sulla Gazzetta del 18 luglio ma privo degli Allegati “per mero errore materiale”.
 
L’Allegato 1 elenca la legislazione comunitaria relativa a prodotti, servizi ed edifici che le pubbliche amministrazioni centrali devono rispettare in occasione della stipula di contratti di acquisto o nuova locazione di immobili, o di acquisto di prodotti e servizi.
 
Sono definiti, nell’Allegato 2, i criteri minimi per le norme tecniche in materia di audit energetici per i settori residenziale, industriale, terziario e trasporti, che UNI-CEI, in collaborazione con CTI ed ENEA, dovrà  elaborare entro 180 giorni dalla pubblicazione del Dlgs.
 
Nell’Allegato 3 sono definiti i criteri in base ai quali il GSE dovrà valutare il potenziale nazionale di applicazione dellacogenerazione ad alto rendimento e delteleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti. Il Rapporto del GSE dovrà tener dei piani energetico-ambientali delle Regioni e delle Province autonome.
 
Basandosi sulle condizioni climatiche, sulla fattibilità economica e l’idoneità tecnica definite nell’Allegato 4, il GSE dovrà effettuare un’analisi costi-benefici per individuare le soluzioni più efficienti in termini di uso delle risorse e di costi, in materia di riscaldamento e raffreddamento. Presso il GSE sarà istituita una banca dati sulla cogenerazione e sulle infrastrutture di teleriscaldamento e teleraffreddamento, esistenti e in realizzazione.
 
L’Allegato 5 contiene le informazioni, da fornire agli operatori che la richiedano, della garanzia di origine dielettricità da cogenerazione ad alto rendimento.
 
Gli Allegati 6 e 7 contengono, rispettivamente i criteri di efficienza energetica per la regolamentazione delle reti dell’energia e per le tariffe della rete elettrica e i requisiti di efficienza energetica per i gestori dei sistemi di trasmissione e i gestori dei sistemi di distribuzione. Con l’Allegato 8 sono forniti gli elementi minimi che devono figurare nei contratti di rendimento energetico sottoscritti dalle Pubbliche Amministrazioni.

Scuole e Università, 350 milioni di euro per l’efficienza energetica

Fiducia del Senato sul ddl competitività, nel testo anche oneri sull’energia elettrica consumata e autoprodotta http://www.edilportale.com/news/2014/07/normativa/scuole-e-universit%C3%A0-350-milioni-di-euro-per-l-efficienza-energetica_40804_15.html

28/07/2014 - Approvato con voto di fiducia dal Senato il ddl competitività, conosciuto anche come Spalma Incentivi o taglia bollette.
Oltre alla rimodulazione degli incentivi che colpirà gli impianti fotovoltaici già in funzione, la norma prevede finanziamenti agevolati per l’efficientamento energetico di scuole e università pubbliche e una serie di oneri sull’energia elettrica consumata e autoprodotta.
 
Il disegno di legge introduce finanziamenti agevolati per incrementare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari pubblici.
 
I finanziamenti saranno concessi, fino a un massimo di 350 milioni di euro, attraverso il fondo rotativo “Kyoto” con un tasso di interesse dello 0,25%, cioè la metà di quello previsto per i finanziamenti del fondo Kyoto.
 
La concessione dei finanziamenti avverrà dopo aver eseguito la diagnosi energetica dell’edificio e aver redatto lacertificazione energetica dalla quale deve emergere che è stato ottenuto un miglioramento dell’efficienza energetica di almeno due classi energetiche in tre anni. In caso contrario, le somme erogate vengono revocate.

I finanziamenti sono erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti tenendo conto dell’ordine cronologico di invio delle domande.
 
In generale, per gli interventi di efficientamento energetico relativi ad analisi, monitoraggio, audit e diagnosi, la durata massima del finanziamento è di dieci anni, mentre l’importo massimo non può superare i 30 mila euro per singolo edificio.
 
L’importo di ogni intervento, comprensivo di progettazione e certificazione, non può superare un milione di euro se i lavori riguardano solo gli impianti e 2 milioni di euro se, oltre agli impianti, si procede alla qualificazione di tutto l’edificio, compreso l’involucro edilizio.
 
In base al testo approvato, inoltre, per coprire gli oneri del sistema elettrico è prevista una maggiorazione delle parti fisse dei corrispettivi pagati per il consumo di energia.
 
Ciò che non piace agli operatori del settore è l’equiparazione tra energia prelevata dalla rete ed energia autoprodotta. Si tratta di un’energia che non passa dalla rete pubblica, ma da un’infrastruttura privata, cioè da una rete che per essere realizzata ha richiesto un investimento a favore della sostenibilità.
 
Secondo Cogena (associazione che rappresenta le imprese operanti nei settori della costruzione e distribuzione di impianti di cogenerazione e servizi per l'energia) la norma rappresenta “una nuova tassa sull’efficienza energetica, o meglio, un incentivo all’inefficienza”.
 
Il disegno di legge passa ora all’esame della Camera. La scadenza per l’approvazione definitiva è fissata al 24 agosto.