venerdì 28 settembre 2018

#LAZIOSEMPLICE: UNA REGIONE PIÙ SEMPLICE PER CITTADINI, IMPRESE E TERRITORI

http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=newsDettaglio&id=4593
In particolare si tratta di modifiche a norme regionali che toccano ambiti strategici per lo sviluppo della Regione, per i cittadini e per le imprese: dall’agricoltura alla tutela del territorio, dalla salute al lavoro alla cultura semplificando anche le norme attuali in materia di commercio e attività produttive
25/09/2018 - Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, questa mattina all’alba, la proposta di Legge 55, "Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale", il cosiddetto "collegato" al bilancio che si compone di 95 articoli. In particolare si tratta di modifiche a norme regionali che toccano ambiti strategici per lo sviluppo della Regione, per i cittadini e per le imprese: dall’agricoltura alla tutela del territorio, dalla salute al lavoro alla cultura semplificando anche le norme attuali in materia di commercio e attività produttive.



Per i cittadini:
  • Lazio Semplice, per la partecipazione ai processi di semplificazione: sul sito regionale una sezione ad hoc per raccogliere le indicazioni di soggetti pubblici e cittadini per la semplificazione. Ogni anno le indicazioni si dovranno trasformare in norme e misure concrete.
  • Nasce il sistema informativo per l’efficientamento energetico degli edifici: il SIAPE Lazio, per la presentazione degli attestati di prestazione energetica degli edifici e le valutazioni di congruità.
  • Pagamenti online dei tributi: si possono pagare online sia le imposte sia le concessioni di competenza della Regione.
  • Addio certificato medico scolastico: non è più necessario portare il certificato medico dopo più di cinque giorni di assenza per malattia, con un conseguente risparmio economico per le famiglie e una semplificazione evidente per le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
  • Osservatorio regionale sui piani di zona: nasce l’Osservatorio regionale sui piani di zona come organismo di supporto all’amministrazione sui programmi di edilizia agevolata.
  • Garanzia di continuità occupazionale e diritto anzianità negli appalti regionali: le società che si aggiudicano appalti regionali devono assorbire il personale precedentemente impiegato. Ed è riconosciuta loro l’anzianità di servizio.
Per il tessuto delle imprese:
  • Sportello Unico per le attività produttive (SUAP): si rafforza lo Sportello Unico per le attività produttive per tutti i procedimenti amministrativi relativi all’avvio, trasferimento, ampliamento di attività commerciali.
  • Anche le imprese singole nei processi di internazionalizzazione: possono partecipare ai programmi di internazionalizzazione anche le “imprese singole”.
  • Più facile diversificare le attività delle imprese agricole: le imprese agricole possono puntare sulla multifunzionalità, con attività che vanno dall’agriturismo all’agricoltura sociale.
  • Indennizzi fauna selvatica: si adotterà un Regolamento per snellire e semplificare l’iter relativo all’indennizzo di danni causati dalla fauna selvatica, con un notevole accorciamento dei tempi.
  • Riforma dei Consorzi industriali, da 5 a 1: i Consorzi vengono unificati: meno spese, più coordinamento, meno iniziative tra loro scollegate.
  • Più semplici le procedure per aprire sale cinematografiche: un unico provvedimento comprensivo di tutti i pareri e le concessioni, rilasciato dal Comune fino a 2.500mq e dalla Regione per superfici superiori. Crediamo nella centralità della sala cinematografica come luogo principale per la fruizione del prodotto audiovisivo.
Per la cultura:
  • Torna la programmazione triennale per cultura e spettacolo: reintroduciamo la programmazione triennale strategica per musei e biblioteche, che mancava dal 2007. Programmazione triennale anche per lo spettacolo dal vivo.
  • Un comitato più snello per individuare e valorizzare le dimore storiche: con la legge del 2016, abbiamo introdotto risorse e misure per valorizzare il patrimonio delle dimore storiche. L’individuazione e valorizzazione delle dimore storiche era però ancora affidata a un Comitato tecnico-scientifico composto da 16 componenti e vari passaggi amministrativi. Ora facciamo un passo in più. Il Comitato tecnico scientifico viene sostituito con un Comitato Consultivo più snello composto dalla metà dei componenti, che passano da 16 a 8.
  • Esteso ai prossimi anni il Fondo creatività: si estende, anche per le prossime annualità, la possibilità di destinare le risorse del Fondo della creatività destinato alle startup. Si tratta di un importantissimo settore per il Lazio, che in questi anni abbiamo aiutato a crescere e a fare sistema.
Per i territori e gli enti locali
  • Più facile l’accesso dei Comuni al Fondo per prevenire il dissesto finanziario: più semplice e meno selettivo l’accesso al Fondo, con l’introduzione di un quarto criterio (debiti fuori bilancio). L’accesso al Fondo è facilitato perché i Comuni, per accedervi, devono soddisfare solo due dei quattro indicatori. Inoltre, è stato ampliato anche il plafond delle risorse: 2,5mln in conto capitale nel triennio e 700mila in conto capitale.
  • Procedure solo online nelle gare d’appalto: si stabilisce l’obbligo, a partire dal 18 ottobre 2018, di trasmissione per via elettronica di bandi e avvisi tra stazioni appaltanti e imprese in tutte le fasi di gara.
  • Operazione Sanim; la Regione continua a riacquisire gli ospedali: nel 2017 abbiamo concluso con una straordinaria azione finanziaria, il riacquisto, da parte della Regione, di 16 ospedali con un risparmio a carico del bilancio regionale pari a 27 milioni di euro. Prosegue la ristrutturazione dell’operazione San.Im con il riacquisto e trasferimento alle Asl di altri 32 ospedali. Viene messa in liquidazione SAN.IM S.p.A. con un risparmio di 300mila euro l’anno.
  • Parte il piano per il rilancio del tratto metropolitano del fiume Tevere: il Tevere non era mai stato oggetto di piani di riqualificazione organica. Noi abbiamo avviato un piano triennale per la pulizia sul Tevere da oltre 2mln di euro, a cui si aggiungono 1 milione e 450mila euro del protocollo per la gestione delle aree demaniali con il Comune di Roma. Per rendere operativo il piano, ora la Regione promuove accordi di programma con amministrazioni, privati, associazioni di categoria e soggetti sul territorio. Tra gli obiettivi, la navigabilità nel tratto da Castel Giubileo alla foce.
  • Più veloci e semplici le procedure per l’approvazione dei piani degli Enti parco: ridotti i tempi di approvazione dei piani, la proposta, entro tre mesi dall’assegnazione alla Commissione consiliare competente, deve essere iscritta all’ordine del giorno dell’Aula che deve esprimersi entro i successivi 120 giorni.
  • Il parco dell’Appia Antica diventa più grande e più connesso con il centro: il parco aveva un’estensione di circa 3.500 ettari ed era compresso dalla città che gli è cresciuta intorno. Il Parco regionale dell’Appia Antica viene esteso di oltre1.500 ettari e la più grande delle espansioni approvate, di circa 800 ettari, comprende la parte residuale dell’Agro Romano e raggiunge il Comune di Marino fino al Divino Amore. Il parco è anche più connesso con il centro di Roma, attraverso l’inclusione del tratto iniziale della Regina Viarum tra Porta S. Sebastiano e Numa Pompilio con un’estensione di circa 33 ettari e la fascia degli acquedotti tra porta Maggiore e il Quadraro, tutti gli ampliamenti erano già stati previsti dal Piano del Parco adottato nel 2002 e approvato recentemente.
  • Riconosciuta a tutti Comuni del Lazio la rilevanza turistica: si riconosce la rilevanza turistica di tutti i Comuni del Lazio. Viene istituto l’albo regionale pro loco e vengono semplificate le procedure d’iscrizione delle pro loco nell’albo. 
 “Un testo che continua a cambiare il volto della nostra Regione e ha come anima la semplificazione della burocrazia e la competitività del Lazio- parole del presidente,  Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: abbiamo voluto ricominciare questa stagione con un approccio non più mirato solo alla riduzione, che pure c'è, ma soprattutto ad aggredire il problema più serio della pubblica amministrazione cioè la lotta alla sburocratizzazione per la semplificazione e la competitività. Abbiamo disegnato una regione più semplice e forte e questo è stato possibile grazie alla determinazione dell'alleanza del fare per portare a termine questo obiettivo. Ma nello stesso tempo ringrazio tutto il Consiglio”. 
“È una pietra miliare di questa legislatura, come fu la legge 4 nel 2013 – così Alessandra Sartore, assessore al bilancio, che ha aggiunto: un provvedimento che in termini economici, di risparmio per i cittadini o di investimenti, penso significhi decine, forse centinaia di milioni di euro. Visto che esiste una commissione di Monitoraggio per l'attuazione delle leggi, sarà mia cura mettere sotto controllo questo aspetto”.

Da ovile a mega villa a Sperlonga: il Riesame dissequestra tutto

di Barbara Savodini https://www.ilmessaggero.it/latina/da_ovile_mega_villa_sperlonga_riesame_dissequestra_tutto-4003231.html

mercoledì 26 settembre 2018

Precipita e muore mentre ristruttura un tetto: tragedia a Lenola

di Barbara Savodini https://www.ilmessaggero.it/latina/precipita_e_muore_mentre_ristruttura_un_tetto_tragedia_a_lenola-3998920.html

sabato 15 settembre 2018

Legge di Bilancio, la Lega moltiplica per dieci la pace fiscale. Bitonci: “Tetto di 1 milione di euro a contribuente”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/15/legge-di-bilancio-la-lega-moltiplica-per-dieci-la-pace-fiscale-bitonci-tetto-di-1-milione-di-euro-a-contribuente/4628122/
A fine giugno Matteo Salvini aveva annunciato che la “pace fiscale” prevista dal contratto di governo sarebbe servita per “chiudere tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100.000 euro“ e di conseguenza “liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse”. Ora, a un mese dal varo della legge di Bilancio, la portata del condono si moltiplica per dieci: il sottosegretario al Tesoro Massimo Bitonci h...
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ILFATTOQUOTIDIANO.IT
A fine giugno Matteo Salvini aveva annunciato che la “pace fiscale” prevista dal contratto di governo sarebbe servita per “chiudere tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100.000 euro“ e di conseguenza “liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tor...

Salvini a giugno diceva: "Chiuderemo tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100.000 euro per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi". Ora, a un mese dal varo della manovra, il sottosegretario al Tesoro annuncia che il tetto sale a 1 milione e la misura sarà accompagnata da una nuova voluntary disclosure

sabato 8 settembre 2018

urbanistica, lavori pubblici Latina, strada in Q4: nuova causa milionaria

di Elena Ganelli https://www.ilmessaggero.it/latina/strada_in_q4_nuova_causa_milionaria-3959366.html

Altro sequestro al cantiere di Malvaso. Oggi i sigilli a Borgo Piave Latina - Ai vecchi reati per i quali sono indagati l'ex consigliere oltre a Di Giorgi, Di Rubbo e Monti, si aggiunge quello di lottizzazione abusiva

https://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/66199/altro-sequestro-al-cantiere-di-malvaso-oggi-i-sigilli-a-borgo-piave

ANAEROBICO E BIOGAS: TANTE, TROPPE INCOGNITE PER L’AMBIENTE

dalla Dott ssa Maria Francesca Russo Biologa e Consulente Ambientale
un digestore anaerobico, che presenterebbe notevoli problemi gestionali e di efficiente utilizzo della materia prima in ingresso ed in uscita. A tale riguardo è bene dire che il digestore anaerobico non è un impianto per il riciclo dei rifiuti secondo il principio “rifiuti zero”. Dal digestore residuerà un rifiuto speciale detto “digestato”. Solo con accurati e costosi accorgimenti il rifiuto potrebbe trasformarsi in un compost di “bassa qualità” utilizzabile in agricoltura.
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ADESSOILSUD.IT
Come biologa e consulente ambientale, dopo aver esaminato il progetto dell'impianto anaerobico di trattamento della FORSU

Latina, Zuliani su urbanistica Lbc: “Cemento zero? Io vedo un nuovo centro commerciale al posto di uffici”

di Rita Cammarone
https://www.latinacorriere.it/2018/09/08/latina-zuliani-su-urbanistica-lbc-cemento-zero-io-vedo-un-nuovo-centro-commerciale-al-posto-di-uffici/

giovedì 6 settembre 2018

Latina, ecco la delibera di indirizzo sull'urbanistica: «Addio città diffusa e un solo piano per tutte le "R"»

di Vittorio Buongiorno
https://www.ilmessaggero.it/latina/latina_ecco_la_delibera_di_indirizzo_sull_urbanistica_addio_citta_diffusa_e_un_solo_piano_per_tutte_le_r-3956669.html
Si parte dai numeri, si arriva agli obiettivi. E’ la delibera di indirizzo sulla pianificazione del capoluogo che è stata discussa prima in Giunta e poi presentata questa mattina in Commissione Urbanistica. E’ il passaggio necessario e atteso per spiegare cosa accadrà dopo l’annullamento dei sei Piani particolareggiati avallato nei giorni scorsi dai giudici del Tar. L’assessore all’Urbanistica Francesco Castaldo ci ha lavorato per mesi.

La premessa
La delibera spiega che nel 1971 Latina aveva già 80 mila abitanti. E che il Prg di Piccinato approvato nel 1972 «ha provocato quella espansione della città a macchia d’olio che costituisce la causa di fondo di tutti i fenomeni degenerativi che oggi a distanza di quarant’anni, hanno assunto dimensioni paurose». Un quadro che i numeri definiscono benissimo: quel piano prevedeva «una capacità insediativa di 191.260 abitanti virtuali» e nella sua «diffusa attuazione» si è trascurato «di perseguire proporzionalmente l’attuazione delle previsioni infrastrutturali e di servizi». Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la mancata acquisizione delle aree destinate all’urbanizzazione, la mancanza dei fondi per farlo e la decadenza dei termini «per addivenire all’ acquisizione di tutte le aree previste». E ciò fa saltare gli standard di verde, parcheggi e servizi. Si arriva così ai nuovi Ppe e al disastro che hanno prodotto.

LO STATO DELLE COSE
La delibera premette che «in vigenza dei PPE revisionati annullati sono stati rilasciati alcuni permessi di Costruire e/o sono stati stipulati diversi atti di cessione al Comune di aree a standards con relativi crediti volumetrici a titolo compensativo». E che si ritiene «opportuno e doveroso dare soluzione alle criticità nel tempo determinatesi per effetto dell’annullamento delle revisioni dei piani attuativi, a ragione della ponderata valutazione degli interessi pubblici in gioco». Per questo l’amministrazione comunale delibera «di delineare e programmare uno schema di assetto generale dell’intero territorio teso a contrastare e bloccare il modello di “città diffusa” in auge da diversi anni, che ha portato ad un progressivo decadimento dell’ambiente e della qualità urbana che si sviluppa attorno ad un asse portante che va dalla fascia pedemontana alla marina passando per il centro di fondazione».
GLI OBIETTIVI
Punto fermo «la necessità di contrastare in modo deciso il consumo di suolo, bene comune e risorsa limitata non rinnovabile»In linea con la strategia dell’Unione europea «di quota zero di occupazione dei terreni entro il 2050». Le linee programmatiche e di indirizzo («che saranno attuate principalmente attraverso lo strumento dell’Ufficio di Piano») sono sette.
LA MARINA
Si parte non a caso con la «Riqualificazione della Marina» con uno «studio preliminare finalizzato alla redazione di una eventuale variante» che tenga conto «dei risultati del Concorso di idee» e privilegi «la procedura perequativa per favorire trasferimenti delle cubature esistenti e l’adeguamento delle infrastrutture viarie, salvaguardando e valorizzando le linee d’acqua retrodunali».
IL CENTRO
Poi si passa al Polo urbano e qui c’è probabilmente la novità più rilevante: stop alla «cesura tra il Centro Urbano di Fondazione ed i limitrofi Comprensori R», un legame sancito anche dai piani Frezzotti e Piccinato e mai tradito neppure da Cervellati. Per questo di ipotizza di «valutare e verificare l’ ipotesi di un accorpamento al Comprensorio R/O, mai attuato, dei Comprensori di PRG, R/1 “Frezzotti”, R/2 “Piccarello”, R/3 “Prampolini”, R/4 “Goretti”, R/6 “Isonzo”, che si sono rivelati obsoleti» con il «conseguente ricalcolo degli standard» per «ridurre la pletora di pianificazione attuativa, uniformare la norma di attuazione tra i vari quartieri, recuperare le aree tra i confini degli attuali comprensori oggi soggette alla pianificazione diretta del PRG e rimaste inattuate e soggette a degrado, per una loro valorizzazione ai fini pubblici». Un solo piano attuativo dunque per «recuperare gli edifici e i tessuti storici eventualmente ignorati dalla strumentazione vigente». Così da dare «soluzione alle criticità determinatesi per effetto dell’annullamento delle revisioni dei piani attuativi a seguito della ponderata valutazione degli interessi pubblici coinvolti». In due modi: «riaffermare, i presupposti urbanistici ed edilizi che hanno consentito edificazioni e/o cambio di destinazione d’uso dei suoli, in virtù delle revisioni dei piani attuativi» e privilegiando «l’istituto della cessione compensativa, che consenta di ristorare il proprietario, di aree a standard da espropriare, mediante attribuzione di crediti volumetrici e/o aree in permuta in luogo dell’usuale indennizzo pecuniario, in quanto la cessione compensativa è tecnica alternativa sicuramente più confacente al territorio urbano ampiamente edificato e ricco di tessuto edilizio storico».
Basterà questa delibera a far ripartire il capoluogo? E’ un tentativo, forse disperato, di essere al contempo realisti e visionari. Ma, per avere successo, come ha detto Castaldo pochi giorni fa «serve un patto con gli imprenditori, che molto hanno avuto da questo territorio e che adesso qualcosa dovranno restituire».
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Giovedì 6 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 16:51

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sabato 1 settembre 2018

Milleproroghe, Corte dei Conti: “Norme in palese violazione della Costituzione. Gravi rischi per la finanza pubblica”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/31/milleproroghe-corte-dei-conti-norme-in-palese-violazione-della-costituzione-rischi-per-la-finanza-pubblica/4594172/
I magistrati chiedono che nel passaggio alla Camera siano stralciati dal decreto i commi, inseriti al Senato, che consentono agli enti locali di non dichiarare il dissesto “in caso di rimodulazione o riformulazione del piano di riequilibrio pluriennale”. In questo modo "si indebolisce il risanamento" e si avalla un "accanimento terapeutico per gli enti ormai in default”