La cartelle interessate. La sanatoria riguarda cartelle notificate da Equitalia negli anni dal 2000 al 2015 per tutti i tributi per i quali la riscossione è stata affidata alla società, tranne quelli espressamente esclusi dalle norme, ossia: l'Iva sulle esportazioni; il recupero di aiuti di Stato; i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito
di provvedimenti e sentenze penali di condanna; le sanzioni amministrative per violazioni al Codice della strada. Per tutte le altre tipologie di tributi non pagati, compresi quelli locali (Imu, Tasi), come pure per i contributi previdenziali non versati, (Inps e Inail) si potrà presentare la domanda per ottenere lo sconto. Occorrerà però attendere i moduli che dovranno essere messi a punto da Equitalia entro due settimane.
Taglio del 35%. La sanatoria consentirà di mettersi in regola versando solo le somme dovute a titolo di imposta o di contributi, senza più dover nulla a titolo di sanzioni per il mancato pagamento e di interessi di mora, una voce che a partire dal 2010 si è aggirata intorno al 5% annuo. Le sanzioni, invece dipendono dalla tipologia del tributo evaso: la sanzione massima prevista, ad esempio, per il mancato versamento dell'Irpef e delle imposte indirette è pari al 30% del tributo non versato, importo che sommato a quello degli interessi di mora consente, per queste cartelle, di risparmiare il 35%. Sempre dovuti, invece gli oneri di riscossione per Equitalia e le spese di notifica.
Sì alla sanatoria che per chi già pagava a rate. Potranno usufruire del taglio delle cartelle anche tutti coloro che sono stati ammessi a pagare a rate, purché però siano effettivamente in regola con i pagamenti. Il decreto specifica infatti che la sanatoria è ammessa anche in questo caso a patto che siano stati effettuati tutti i versamenti con scadenza dal l° ottobre al 31 dicembre 2016. In questo caso la sanatoria riguarderà solo le somme dovute per le rate rimanenti, in quanto restano definitivamente acquisite e non sono rimborsabili le somme già versate.
Tempi e modi per i versamenti. Anche nel caso della sanatoria, peraltro, è previsto il pagamento rateale. Si potrà scegliere, infatti, se versare il dovuto in un'unica soluzione oppure in quattro rate di pari importo. In ogni caso occorrerà indicare questa volontà nella domanda da presentare a Equitalia, in quanto sarà poi la stessa Equitalia ad effettuare i conteggi e a comunicare l'ammontare complessivo delle somme dovute, quello delle singole rate, il giorno e il mese di scadenza. In ogni caso, la prime due rate sono ciascuna pari ad un terzo e la terza e la quarta ciascuna pari ad un sesto delle somme dovute. La scadenza della terza rata non può superare il 15 dicembre 2017 e la scadenza della quarta rata non può superare il 15
marzo 2018. Il pagamento potrà essere effettuato con la domiciliazione sul conto corrente da indicare, volendo, nella domanda; tramite i bollettini precompilati allegati da Equitalia alla comunicazione con la quale si dà il via libera alla sanatoria; direttamente presso gli sportelli dell'agente della riscossione.
La questione delle multe. Le cartelle relative al recupero delle somme dovute per il mancato pagamento delle multe stradali sono espressamente
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