Per le scuole c’è tempo fino al 31 dicembre. I Comuni chiedono una nuova normativa prestazionale
07/10/2016 - Scadono oggi 7 ottobre i termini per adeguare gli asili nido ai requisiti antincendio; per le scuole la scadenza è fissata al 31 dicembre 2016. Lo ricorda l’ANCI, Associazione dei Comuni Italiani.
Secondo i dati più recenti, resi noti dall’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica nell’agosto 2015 - ricorda l’ANCI -, oltre la metà degli edifici non sono stati adeguati ed è molto probabile che la grande maggioranza di questinon sarà a norma neppure il prossimo 31 dicembre.
A partire dal 1 gennaio 2017, le autorità competenti alla vigilanza in materia potranno irrogare sanzioni a carico degli enti locali per il mancato adeguamento. “Sicuramente l’impegno delle amministrazioni pubbliche (Stato, Regioni ed Enti Locali) avrebbe dovuto essere maggiore - afferma l’ANCI -; altrettanto sicuramente la norma contiene complessità che hanno reso difficile la sua piena applicazione”.
Anche in Italia - spiega l’Associazione dei Comuni -, con il DM 3 agosto 2015, è stato approvato un nuovo codice antincendio che ha introdotto l’approccio prestazionale, ma tale nuova modalità non può ancora essere applicata agli asili nido e alle scuole perché non è stato emanato lo specifico decreto relativo alla ‘regola tecnica verticale’ per le attività scolastiche e per gli asili nido.
Mesi fa - prosegue l’ANCI - il Ministero dell’Interno ha inviato una bozza al Miur, per il dovuto ‘concerto’ previsto dalla legge delega, ma il Ministero dell’Istruzione, in accordo con tutti i soggetti partecipanti all’Osservatorio Nazionale per l’Edilizia Scolastica (tra cui l’Anci), non licenzia il provvedimento, non convinto del fatto che lo stesso non preveda un termine oltre il quale la vecchia normativa prescrittiva dovrà essere superata e, quindi, mantiene in vigore due apparati normativi paralleli per un tempo indeterminato (validi anche per le nuove costruzioni!).
L’ANCI ha tentato, fino ad oggi senza successo, di promuovere una rettificanel senso appena detto del nuovo decreto sia per far diventare operativa la nuova normativa più adeguata al fabbisogno di sicurezza delle scuole sia per cogliere l’occasione per fissare un nuovo termine per permettere agli enti locali di valutare l’opzione (da mantenere valida per un periodo transitorio da definire) tra la vecchia e la nuova regola tecnica.
Al momento, però, non vi sono accordi su tale nuovo termine. L’ANCI invita pertanto i Comuni a tenere presenti le scadenze del 7 ottobre per gli asili nido e del 31 dicembre per gli edifici scolastici.
Asili nido entro il 7 ottobre 2016
Entro oggi gli asili nido esistenti al 28 agosto 2014, con oltre 30 persone presenti, devono adeguarsi ai requisiti antincendio previsti dalla Regola tecnica di cui al DM 16 luglio 2014. La scadenza del 7 ottobre è quella che risulta dopo la proroga disposta dal decreto Milleproroghe (DL 192/2014convertito nella Legge 11/2015).Scuole entro il 31 dicembre 2016
Entro il 31 dicembre 2016 gli edifici scolastici e i locali adibiti a scuole, esistenti al 10 giugno 2016 (data di entrata in vigore del DM 12 maggio 2016“Prescrizioni per l’attuazione, con scadenze differenziate, delle vigenti normative in materia di prevenzione degli incendi per l’edilizia scolastica”), devono adeguarsi ai requisiti previsti dal DM 26 agosto 1992.Secondo i dati più recenti, resi noti dall’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica nell’agosto 2015 - ricorda l’ANCI -, oltre la metà degli edifici non sono stati adeguati ed è molto probabile che la grande maggioranza di questinon sarà a norma neppure il prossimo 31 dicembre.
Antincendio scuole, 19 anni di proroghe
Il DM 26 agosto 1992 - spiega l’ANCI - prevedeva, in origine, che tutti gli edifici fossero adeguati entro il 1997. Sono poi seguiti 19 anni di proroghe che hanno portato la scadenza al 31 dicembre 2016.A partire dal 1 gennaio 2017, le autorità competenti alla vigilanza in materia potranno irrogare sanzioni a carico degli enti locali per il mancato adeguamento. “Sicuramente l’impegno delle amministrazioni pubbliche (Stato, Regioni ed Enti Locali) avrebbe dovuto essere maggiore - afferma l’ANCI -; altrettanto sicuramente la norma contiene complessità che hanno reso difficile la sua piena applicazione”.
ANCI: dalla normativa prescrittiva alla normativa prestazionale
Si tratta infatti di una normativa prescrittiva (che indica dettagliatamente tipologie, modalità, dimensioni, comportamenti, etc, da adottare in sede di progettazione antincendio) il cui approccio è già stato abbandonato dalla maggioranza dei paesi occidentali per sostituirla con una normativa prestazionale (che indica gli obiettivi da raggiungere lasciando maggiore libertà alla progettazione ingegneristica della sicurezza). Questo secondo approccio (definito anche ‘del vestito su misura’) permette di raggiungere livelli di sicurezza maggiori, spesso senza lievitazioni di costi o anche con riduzione degli stessi.Anche in Italia - spiega l’Associazione dei Comuni -, con il DM 3 agosto 2015, è stato approvato un nuovo codice antincendio che ha introdotto l’approccio prestazionale, ma tale nuova modalità non può ancora essere applicata agli asili nido e alle scuole perché non è stato emanato lo specifico decreto relativo alla ‘regola tecnica verticale’ per le attività scolastiche e per gli asili nido.
Mesi fa - prosegue l’ANCI - il Ministero dell’Interno ha inviato una bozza al Miur, per il dovuto ‘concerto’ previsto dalla legge delega, ma il Ministero dell’Istruzione, in accordo con tutti i soggetti partecipanti all’Osservatorio Nazionale per l’Edilizia Scolastica (tra cui l’Anci), non licenzia il provvedimento, non convinto del fatto che lo stesso non preveda un termine oltre il quale la vecchia normativa prescrittiva dovrà essere superata e, quindi, mantiene in vigore due apparati normativi paralleli per un tempo indeterminato (validi anche per le nuove costruzioni!).
L’ANCI ha tentato, fino ad oggi senza successo, di promuovere una rettificanel senso appena detto del nuovo decreto sia per far diventare operativa la nuova normativa più adeguata al fabbisogno di sicurezza delle scuole sia per cogliere l’occasione per fissare un nuovo termine per permettere agli enti locali di valutare l’opzione (da mantenere valida per un periodo transitorio da definire) tra la vecchia e la nuova regola tecnica.
Al momento, però, non vi sono accordi su tale nuovo termine. L’ANCI invita pertanto i Comuni a tenere presenti le scadenze del 7 ottobre per gli asili nido e del 31 dicembre per gli edifici scolastici.
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