Entro il 31 marzo 2017 le domande per il credito di imposta del 50%. Disponibili 17 milioni di euro
19/10/2016 – Via dal 16 novembre alle domande per ottenere il credito di imposta del 50% sugli interventi di bonifica dei capannoni industriali dall’amianto realizzati nel 2016.
Con il DM 15 giugno 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Ambiente ha definito le modalità per accedere al bonus previsto dalCollegato Ambiente (Legge 221/2015).
Sarà possibile presentare domanda entro il 31 marzo 2017 utilizzando lapiattaforma web messa a disposizione dal Ministero dell'Ambiente. Le richieste che dovessero risultare regolari saranno ammesse, in base all’ordine di arrivo, fino all’esaurimento dei 17 milioni di euro stanziati.
Il credito d’Imposta è concesso solo per interventi di rimozione esmaltimento dell’amianto, non per il semplice incapsulamento o confinamento.
Entro 90 giorni dall’invio delle domande, il Ministero dell’Ambiente comunica il riconoscimento o il diniego della domanda.
In caso di riconoscimento, il credito di imposta viene ripartito e utilizzato intre quote annuali di pari importo. Deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi e non concorre alla formazione del redito imponibile.
“Un passo fondamentale – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – che mi auguro possa dare ulteriore slancio ed efficacia al percorso intrapreso per liberare l’Italia dall’amianto, anche puntando ad un maggiore coinvolgimento delle imprese, con nuove risorse e più trasparenza”.
Con il DM 15 giugno 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Ambiente ha definito le modalità per accedere al bonus previsto dalCollegato Ambiente (Legge 221/2015).
Sarà possibile presentare domanda entro il 31 marzo 2017 utilizzando lapiattaforma web messa a disposizione dal Ministero dell'Ambiente. Le richieste che dovessero risultare regolari saranno ammesse, in base all’ordine di arrivo, fino all’esaurimento dei 17 milioni di euro stanziati.
Amianto, credito di imposta 50% per la bonifica
Alle imprese che nel 2016 hanno effettuato o intendono completare interventi di bonifica dall’amianto sui loro beni e strutture produttive è riconosciuto un credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute. La spesa complessiva per il progetto di bonifica deve essere compresa tra20mila e 400mila euro. Interventi con un costo inferiore o superiore non sono ammessi all’agevolazione.Il credito d’Imposta è concesso solo per interventi di rimozione esmaltimento dell’amianto, non per il semplice incapsulamento o confinamento.
Le agevolazioni, ha specificato il Ministero dell'Ambiente, sono concesse nei limiti e nelle condizioni del regolamento europeo che prevede che il finanziamento pubblico alle imprese uniche non possa superare, nel triennio, 100mila euro per le imprese di trasporto merci per conto terzi, e 200mila euro per le altre. Sono invece escluse le imprese di produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, e quelle che operano nei servizi di interesse economico generale, le cui agevolazioni sono disciplinate da altri regolamenti comunitari.
Il bonus non è cumulabile con altre agevolazioni previste dalla normativa nazionale, regionale o comunitaria.Credito di imposta 50% per la bonifica, come fare domanda
Nella domanda bisogna indicare il costo complessivo degli interventi, l’ammontare delle singole spese, l'ammontare del credito d'imposta richiesto. È inoltre necessario dichiarare che non si sta usufruendo di altre agevolazioni. Vanno infine allegati il piano di lavoro del progetto di bonifica, la comunicazione di ultimazione dei lavori inviata alla Asl competente, l’attestazione delle spese sostenute.Entro 90 giorni dall’invio delle domande, il Ministero dell’Ambiente comunica il riconoscimento o il diniego della domanda.
In caso di riconoscimento, il credito di imposta viene ripartito e utilizzato intre quote annuali di pari importo. Deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi e non concorre alla formazione del redito imponibile.
“Un passo fondamentale – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – che mi auguro possa dare ulteriore slancio ed efficacia al percorso intrapreso per liberare l’Italia dall’amianto, anche puntando ad un maggiore coinvolgimento delle imprese, con nuove risorse e più trasparenza”.
Nessun commento:
Posta un commento