Gli eredi Serao risultano presenti alle riunioni che confermarono la legittimità della sanatoria, ma qualcuno smentisce
Continua il via vai degli investigatori del Nipaf nei corridoi del settore Urbanistica del Comune di Latina per acquisire documentazione relativa al caso ex Seranflex. Ieri mattina gli uomini del corpo Forestale di Stato si sono presentati in Comune per chiedere copia di tutti gli atti relativi alla conferenza dei servizi che l’8 ottobre 2008, all’esito di una serie di riunioni, dichiarava la chiusura del procedimento di annullamento in autotutela della concessione edilizia in sanatoria e riaffermava la correttezza dell’istruttoria nonché la piena legittimità e validità del titolo rilasciato nel dicembre 2003.
L’interesse degli investigatori per quella fase dell’iter amministrativo riguardante l’ex Seranflex si spiega con il fatto che alla conferenza dei servizi sarebbero stati invitati a partecipare, come si evince dalla documentazione già acquisita, anche gli eredi di Biagio Serao, cioè la moglie e le due figlie, nella veste di titolari della concessione in sanatoria rilasciata nel 2003. In realtà risulterebbe al Nipaf che contrariamente a quanto emerso, non tutti gli eredi avrebbero preso parte all’istruttoria, dal momento che qualcuno di loro avrebbe categoricamente smentito di aver mai partecipato a riunioni o conferenze di servizio, e di non aver mai sottoscritto verbali o atti relativi quella fase del procedimento.
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (11 ottobre 2016) http://www.latinaoggi.eu/news/news/29087/seranflex-i-conti-non-tornano.htmlL’interesse degli investigatori per quella fase dell’iter amministrativo riguardante l’ex Seranflex si spiega con il fatto che alla conferenza dei servizi sarebbero stati invitati a partecipare, come si evince dalla documentazione già acquisita, anche gli eredi di Biagio Serao, cioè la moglie e le due figlie, nella veste di titolari della concessione in sanatoria rilasciata nel 2003. In realtà risulterebbe al Nipaf che contrariamente a quanto emerso, non tutti gli eredi avrebbero preso parte all’istruttoria, dal momento che qualcuno di loro avrebbe categoricamente smentito di aver mai partecipato a riunioni o conferenze di servizio, e di non aver mai sottoscritto verbali o atti relativi quella fase del procedimento.
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