Dall’11 novembre tempi dimezzati per progettare e realizzare infrastrutture e impianti produttivi
31/10/2016 – Sarà più veloce la realizzazione delle infrastrutture strategiche. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento “taglia tempi” (DPR 194/2016) che riduce fino alla metà i termini della burocrazia per ottenere le autorizzazioni utili alla localizzazione, progettazione e realizzazione delle infrastrutture considerate necessarie.
Il regolamento, attuativo della Riforma Madia (Legge 124/2015), entrerà in vigore l’11 novembre 2016. A partire da questa data, Comuni e Regioni potranno iniziare a proporre al Consiglio dei Ministri gli investimenti strategici su cui chiedere il taglio dei tempi.
Potranno essere ridotti i tempi di autorizzazioni, licenze, concessioni non costitutive, permessi o nulla osta, compresi quelli di competenza delle amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico - territoriale, del patrimonio storico-artistico, alla tutela della salute e della pubblica incolumità, necessari per la localizzazione, la progettazione e la realizzazione delle opere, lo stabilimento degli impianti produttivi e l’avvio delle attività.
La riduzione dei tempi non potrà essere superiore al 50%. Questo significa che i termini saranno al massimo dimezzati rispetto alle previsioni standard e non saranno ammessi ulteriori tagli.
Entro il 28 febbraio la presidenza del Consiglio dei Ministri potrà proporre altre opere. Sarà necessario coinvolgere i presidenti delle Regioni interessate dalle realizzazione delle opere strategiche, ma in caso di inerzia degli enti competenti è previsto il potere sostitutivo del Governo.
L’iter si concluderà ogni 31 marzo con la delibera delle opere da realizzare e delle autorizzazioni che potranno essere semplificate.
Gli effetti positivi delle opere proposte dovranno emergere da analisi di valutazione dell’impatto economico e sociale.
Il regolamento, attuativo della Riforma Madia (Legge 124/2015), entrerà in vigore l’11 novembre 2016. A partire da questa data, Comuni e Regioni potranno iniziare a proporre al Consiglio dei Ministri gli investimenti strategici su cui chiedere il taglio dei tempi.
Regolamento “taglia tempi”
Il processo di velocizzazione potrà riguardare tutte o solo alcune delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera, a condizione che siano garantite la sostenibilità delle attività amministrative e la tutela degli interessi pubblici.Potranno essere ridotti i tempi di autorizzazioni, licenze, concessioni non costitutive, permessi o nulla osta, compresi quelli di competenza delle amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico - territoriale, del patrimonio storico-artistico, alla tutela della salute e della pubblica incolumità, necessari per la localizzazione, la progettazione e la realizzazione delle opere, lo stabilimento degli impianti produttivi e l’avvio delle attività.
La riduzione dei tempi non potrà essere superiore al 50%. Questo significa che i termini saranno al massimo dimezzati rispetto alle previsioni standard e non saranno ammessi ulteriori tagli.
Regolamento “taglia tempi”: come funzionerà
Entro il 31 gennaio di ogni anno Regioni e Comuni potranno individuare un elenco di progetti considerati “strategici”, relativi ad insediamenti produttivi o ad altre opere in grado di produrre effetti positivi sull’economia e l’occupazione. I progetti devono essere già inseriti nel programma triennale lavori pubblici o in altri atti di programmazione.Entro il 28 febbraio la presidenza del Consiglio dei Ministri potrà proporre altre opere. Sarà necessario coinvolgere i presidenti delle Regioni interessate dalle realizzazione delle opere strategiche, ma in caso di inerzia degli enti competenti è previsto il potere sostitutivo del Governo.
L’iter si concluderà ogni 31 marzo con la delibera delle opere da realizzare e delle autorizzazioni che potranno essere semplificate.
Gli effetti positivi delle opere proposte dovranno emergere da analisi di valutazione dell’impatto economico e sociale.
Nessun commento:
Posta un commento