Le Camere chiedono di limitare il ricorso alla Conferenza di servizi e di premiare l’approvazione dei piani paesaggistici
31/10/2016 – L’Autorizzazione paesaggistica semplificata incassa il parere positivo delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato e si avvia verso l’approvazione finale, dopo qualche piccola modifica.
Le Commissioni Ambiente di Camera e Senato, condividendo l'impostazione del provvedimento, hanno chiesto solo alcuni aggiustamenti alla norma come: limitare il ricorso alla conferenza di servizi e incentivare l’approvazione dei piani paesaggistici.
E’ stata sottolineata anche la necessità che Governo e autonomie territoriali intensifichino l'impegno per completare il processo di co-pianificazione paesaggistica, anche attraverso un meccanismo premiale, che in caso di approvazione del piano paesaggistico, consenta di estendere il regime di esonero dall'autorizzazione anche ad ulteriori interventi collocati nella tabella dell'allegato B (interventi considerati ad impatto lieve).
Infine nel parere è presente una precisazione sulla categoria A.17 dell'allegato A (installazioni esterne poste a corredo di attività economiche) rispetto alla quale viene ribadita la non-necessità di ripresentare ogni anno la domanda di autorizzazione paesaggistica trattandosi di interventi e opere di carattere stagionale.
Nell’Allegato A del decreto sono indicati 31 piccoli interventi esclusidall’autorizzazione paesaggistica tra cui gli interventi (che non comportino modifiche sostanziali) volti a migliorare l’efficienza energetica e il consolidamento statico e le opere indispensabili per il superamento delle barriere architettoniche.
L’Allegato B contiene le 42 tipologie di interventi considerati ad impatto lieve sul territorio come interventi antisismici e di miglioramento energetico che comportino innovazioni nelle caratteristiche morfologiche dell’edificio e la realizzazione di tettoie e porticati.
Il decreto facilita le procedure per il rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica e si coordina con le norme sul silenzio assenso e quelle sulla conferenza di servizi semplificata, volute dalla riforma Madia.
Le Commissioni Ambiente di Camera e Senato, condividendo l'impostazione del provvedimento, hanno chiesto solo alcuni aggiustamenti alla norma come: limitare il ricorso alla conferenza di servizi e incentivare l’approvazione dei piani paesaggistici.
Autorizzazione paesaggistica semplificata: le osservazioni
Le Commissioni sono tornate sulla questione posta dal Consiglio di Stato sulla conferenza di servizi e hanno chiesto al Governo di prevedere la non obbligatorietà del ricorso alla Conferenza di servizi in tutti i casi nei quali per la realizzazione dell’intervento progettato non sia richiesto altro titolo abilitativo all’infuori della autorizzazione paesaggistica semplificata.E’ stata sottolineata anche la necessità che Governo e autonomie territoriali intensifichino l'impegno per completare il processo di co-pianificazione paesaggistica, anche attraverso un meccanismo premiale, che in caso di approvazione del piano paesaggistico, consenta di estendere il regime di esonero dall'autorizzazione anche ad ulteriori interventi collocati nella tabella dell'allegato B (interventi considerati ad impatto lieve).
Infine nel parere è presente una precisazione sulla categoria A.17 dell'allegato A (installazioni esterne poste a corredo di attività economiche) rispetto alla quale viene ribadita la non-necessità di ripresentare ogni anno la domanda di autorizzazione paesaggistica trattandosi di interventi e opere di carattere stagionale.
Autorizzazione paesaggistica semplificata
Ricordiamo che il decreto individua gli interventi ritenuti di lieve entità da sottoporre ad autorizzazione paesaggistica semplificata, e quelli per i quali l’autorizzazione non sarà più richiesta.Nell’Allegato A del decreto sono indicati 31 piccoli interventi esclusidall’autorizzazione paesaggistica tra cui gli interventi (che non comportino modifiche sostanziali) volti a migliorare l’efficienza energetica e il consolidamento statico e le opere indispensabili per il superamento delle barriere architettoniche.
L’Allegato B contiene le 42 tipologie di interventi considerati ad impatto lieve sul territorio come interventi antisismici e di miglioramento energetico che comportino innovazioni nelle caratteristiche morfologiche dell’edificio e la realizzazione di tettoie e porticati.
Il decreto facilita le procedure per il rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica e si coordina con le norme sul silenzio assenso e quelle sulla conferenza di servizi semplificata, volute dalla riforma Madia.