Uno strumento per l’uso efficiente dell’energia negli interventi su beni tutelati, centri storici e architettura rurale
29/10/2015 - Sono state presentate ieri a Roma, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le “Linee Guida di indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale”.Le Linee Guida forniscono indicazioni per la valutazione e il miglioramento della prestazione energetica del patrimonio culturale tutelato, con riferimento alle norme italiane in materia di risparmio e di efficienza energetica degli edifici.
Il documento affronta anche le delicate ricadute di un uso efficiente dell’energia per la conservazione e la protezione dei centri e dei nuclei storici e dell’architettura ruraleai fini paesaggistici e sulla qualità dell’intervento contemporaneo per la riqualificazione degli edifici e dei nuclei urbani, ritendo tali tematiche strettamente interconnesse, se non indissolubili, rispetto a quelle dei beni architettonici sottoposti a tutela.
Le Linee Guida sono state redatte da un gruppo di lavoro appositamente costituito, composto da dirigenti e funzionari del MiBACT e da docenti universitari, con l’intento di diffondere informazioni operative a progettisti e tecnici, sia esterni che interni al Ministero.
Ai progettisti esterni viene offerto uno strumento per la valutazione della prestazione energetica dell’edificio storico nelle condizioni esistenti e criteri tecnici per la progettazione degli eventuali interventi di riqualificazione energetica, opportunamente calibrati sul rispetto delle specifiche peculiarità del patrimonio culturale.
Al personale del Ministero viene consegnato uno strumento scientifico snello, in grado tuttavia di coniugare rigore scientifico e aggiornamento tecnico sulla materia, così da consentirgli, anche in tale campo, di interloquire con piena consapevolezza con i progettisti o i proponenti.
Finalità derivata è quella di fornire agli organi preposti alla tutela del patrimonio culturale criteri e metodi per una compiuta valutazione critica sia dei progettipresentati ai fini del rilascio delle autorizzazioni di legge, sia per quelli predisposti direttamente, affinché tengano in debita considerazione anche gli aspetti della prestazione energetica degli edifici tutelati. Tutto questo anche nell’ottica, ormai ineludibile per la pubblica amministrazione, di un razionale contenimento dei costi di gestione delle strutture date in consegna.
Il documento - spiega la nota del Mibact - non detta soluzioni pronte all’uso, né prescrive metodologie a carattere vincolante, in considerazione sia delle peculiarità dei beni interessati sia della naturale evoluzione nel tempo delle tecnologie adoperate e dei futuri aggiornamenti normativi, ma può solo guidare l’intelligenza e la sensibilità del personale e dei progettisti per il raggiungimento istituzionale primario della protezione e conservazione del patrimonio culturale, ottimizzandone, laddove possibile, il livello di prestazione energetica.
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