http://www.edilportale.com/news/2014/10/restauro/il-ministero-dei-beni-culturali-tuteler%C3%A0-le-librerie-storiche_41667_21.html
La Direttiva considera ‘librerie storiche’ quelle che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della cultura in genere, o costituiscono testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose.
Gli organi periferici del Mibact, con la collaborazione di associazioni di categoria, operatori del settore ed enti locali,censiranno le librerie storiche, avvalendosi di eventuali banche dati derivanti da ricerche, studi e censimenti già realizzati.
Le strutture individuate, se non già sottoposte al vincolo storico-artistico, potranno essere interessate da un’istruttoria per dichiararne l’interesse culturale ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali, e sottoporle a vincolo di destinazione d’uso, ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali (Dlgs 42/2004).
“Non si può assistere inermi alla chiusura di librerie storiche, l’elenco è diventato ormai troppo lungo” - ha detto il Ministro Franceschini - sottolineando come “questa direttiva rappresenta un primo passo per proteggere luoghi di grande valore culturale ed evitare che patrimoni che fanno parte della nostra identità siano messi a rischio da logiche meramente commerciali”.
Ricordiamo che una iniziativa analoga è stata avviata dal Mibact per le sale cinematografiche di interesse storico.
La Direttiva considera ‘librerie storiche’ quelle che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della cultura in genere, o costituiscono testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose.
Gli organi periferici del Mibact, con la collaborazione di associazioni di categoria, operatori del settore ed enti locali,censiranno le librerie storiche, avvalendosi di eventuali banche dati derivanti da ricerche, studi e censimenti già realizzati.
Le strutture individuate, se non già sottoposte al vincolo storico-artistico, potranno essere interessate da un’istruttoria per dichiararne l’interesse culturale ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali, e sottoporle a vincolo di destinazione d’uso, ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali (Dlgs 42/2004).
“Non si può assistere inermi alla chiusura di librerie storiche, l’elenco è diventato ormai troppo lungo” - ha detto il Ministro Franceschini - sottolineando come “questa direttiva rappresenta un primo passo per proteggere luoghi di grande valore culturale ed evitare che patrimoni che fanno parte della nostra identità siano messi a rischio da logiche meramente commerciali”.
Ricordiamo che una iniziativa analoga è stata avviata dal Mibact per le sale cinematografiche di interesse storico.
La Direttiva considera ‘librerie storiche’ quelle che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della cultura in genere, o costituiscono testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose.
Gli organi periferici del Mibact, con la collaborazione di associazioni di categoria, operatori del settore ed enti locali,censiranno le librerie storiche, avvalendosi di eventuali banche dati derivanti da ricerche, studi e censimenti già realizzati.
Le strutture individuate, se non già sottoposte al vincolo storico-artistico, potranno essere interessate da un’istruttoria per dichiararne l’interesse culturale ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali, e sottoporle a vincolo di destinazione d’uso, ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali (Dlgs 42/2004).
“Non si può assistere inermi alla chiusura di librerie storiche, l’elenco è diventato ormai troppo lungo” - ha detto il Ministro Franceschini - sottolineando come “questa direttiva rappresenta un primo passo per proteggere luoghi di grande valore culturale ed evitare che patrimoni che fanno parte della nostra identità siano messi a rischio da logiche meramente commerciali”.
Ricordiamo che una iniziativa analoga è stata avviata dal Mibact per le sale cinematografiche di interesse storico.
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