SABAUDIA, SOTTO LA LENTE TUTTE LE STRUTTURE
Fabbricati sulle sponde del lago di Paola, scattano gli accertamenti dell'Agenzia del territorio
L'ex Catasto questa mattina ha "bussato" alla porta della proprietà della Comunione Eredi Scalfati
Rita Cammarone
14/10/2014 - 13:18
L’Agenzia del territorio questa mattina ha bussato alla porta degli Scalfati a Sabaudia. E’ in corso un maxi accertamento sulle proprietà immobiliari che si trovano sulle sponde del lago di Paola accatastate, secondo alcuni esposti , come fabbricati rurali e in gran parte utilizzati per attività commerciali. La verifica ha riguardato tutte le strutture, sia in uso diretto della Comunione eredi Scalfati, amministrata da Andrea Bazuro, sia date in affitto. Alle operazioni di questa mattina, in rappresentanza del patrimonio di famiglia c’era uno dei figli di Anna Scalfati, fratello di Andrea. Per l’esito del riscontro occorrerà attendere la conclusione dei rilievi e l’elaborazione degli stessi da parte dell’Agenzia del Territorio.
GLI ACCERTAMENTI DEL CATASTO. I controlli a tappeto dell’ex Catasto, in via generale, si sono intensificati su tutto il territorio nazionale dal maggio 2012 con la cosiddetta caccia ai fabbricati fantasma o alle maxi ville accatastate come semplici rimesse agricole. Non è la prima volta che l’Agenzia del Territorio pone la lente d’ingrandimento sul patrimonio immobiliare privato di Sabaudia: Risale a due anni fa un primo accertamento effettuato sulle dune, dove insistono numerose residenze di pregio. L’ente municipale, da qualche mese a questa parte, ha messo in moto una serie di iniziative volte a smascherare quelle elusioni che consentono ai contribuenti di “risparmiare” sui tributi comunali. La conferma arriva dall’assessore al Bilancio Giuseppe Di Trento che ha parlato una ferma volontà dell’amministrazione comunale di ristabilire i principi dell’equità.
LE DOMANDE SCOMODE DI GIULIANI. Ma torniamo sulle sponde del lago di Paola, oggetto più volte in quest’ultimo anno di interrogativi spigolosi da parte del consigliere comunale del Nuovo centro destra Piero Giuliani, che ha sollevato dubbi e perplessità sulla regolarità dell’agriturismo e sulle tasse pagate dagli eredi Scalfati. Interrogativi tanto spigolosi da beccarsi una querela. Un’azione maldigerita anche dal sindaco Maurizio Lucci che aveva preso una dura posizione contro il bavaglio al consigliere: “Pur nel rispetto delle prerogative che la legge assegna ad ogni cittadino per la tutela dei propri diritti – aveva detto il primo cittadino -, debbo stigmatizzare tale iniziativa, perché potrebbe apparire come il tentativo di porre un freno alla legittima funzione pubblica di un consigliere che certamente è stata dettata dal precipuo scopo di tutelare gli interessi della collettività, che sono e costituiscono il riferimento per ogni pubblico amministratore. Non si comprende infatti questo modo di agire e ne prendo fortemente le distanze, perché le domande sono lecite e fornire le risposte è atto dovuto, soprattutto quando si ritiene di essere nel giusto”.
GLI ACCERTAMENTI DEL COMUNE. L’amministrazione comunale ha quindi chiesto accertamenti sui fabbricati e sulle attività svolte sulle sponde del lago di Paola, ma anche per tante altre proprietà di natura privata che insistono sul territorio. Attivati gli uffici del Comando della Polizia Locale e delle Attività produttive. http://www.corrieredilatina.it/news/notizie-locali-centro/10964/Fabbricati-sulle-sponde-del-lago-di.html
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