Nel convegno si parlerà anche dello scandalo delle centrali autorizzate o funzionanti in provincia di Latina nonostante il mancato rispetto della normativa, regolamenti e delle leggi in materia di Borgo Santa Maria, Pontinia, Sezze, Cisterna di Latina, Aprilia, Latina, La Chiesuola, Latina Scalo, via Quartaccio, strada delle Congiunte, Sabaudia, Maenza.
Spazio anche alle osservazioni contro la centrale a biogas dell'Indeco nell'ambito della discarica di Borgo Montello contro la quale era intervenuto anche Alessandro Loreti di Legambiente ma di cui non sappiamo se poi ha presentato le osservazioni.
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PROGRAMMA
Ore 9.30 Apertura lavori : Luigino Ciotti (organizzatore)
Videomessaggio Padre Alex Zanotelli
Saluti di Associazioni/Coordinamenti che operano sul terreno energia/rifiuti/salute/ agricoltura
Assegnazione premio Sindaco biomasse dell'anno a Tiberio Bosinaro (Carceri, Padova)
10.30 Relazioni (15')
Dr. Mauro Mocci - Isde - Nuove acquisizioni sui vari aspetti di impatto sulla salute degli impianti a biogas e biomasse
Ing. Giuseppe Magro – Associazione Internazionale Impatto Ambientale – Le centrali a biomasse e le problematiche della cumulatività degli impatti
Avv. Michele Greco – Bilancio di una prima fase di esperienze di contrasto legale alla proliferazione delle centrali a produzione di energia dalle cosiddette fonti di energia rinnovabile
11.30 Interventi di coordinamenti regionali (10')
Massimo Gianangeli (Marche)
Valeria Passeri (Umbria)
Adriano Carolo (Lombardia)
Giorgio Libralato (Lazio)
Debora Chiaviello e Anna Stramigioli (Campania)
12.30 Intervento Mons Domenico Sorrentino Vescovo di Assisi
Brevi interventi di comitati con esperienze significative (da Nord a Sud) e discussione
13. 15 - Conclusioni Michele Corti – Presidente Terre Nostre
PROGRAMMA
Ore 9.30 Apertura lavori : Luigino Ciotti (organizzatore)
Videomessaggio Padre Alex Zanotelli
Saluti di Associazioni/Coordinamenti che operano sul terreno energia/rifiuti/salute/
Assegnazione premio Sindaco biomasse dell'anno a Tiberio Bosinaro (Carceri, Padova)
10.30 Relazioni (15')
Dr. Mauro Mocci - Isde - Nuove acquisizioni sui vari aspetti di impatto sulla salute degli impianti a biogas e biomasse
Ing. Giuseppe Magro – Associazione Internazionale Impatto Ambientale – Le centrali a biomasse e le problematiche della cumulatività degli impatti
Avv. Michele Greco – Bilancio di una prima fase di esperienze di contrasto legale alla proliferazione delle centrali a produzione di energia dalle cosiddette fonti di energia rinnovabile
11.30 Interventi di coordinamenti regionali (10')
Massimo Gianangeli (Marche)
Valeria Passeri (Umbria)
Adriano Carolo (Lombardia)
Giorgio Libralato (Lazio)
Debora Chiaviello e Anna Stramigioli (Campania)
12.30 Intervento Mons Domenico Sorrentino Vescovo di Assisi
Brevi interventi di comitati con esperienze significative (da Nord a Sud) e discussione
13. 15 - Conclusioni Michele Corti – Presidente Terre Nostre
Premessa area discarica di Borgo Montello
L’area della discarica di Borgo Montello deriva un insieme di errori dovuti al mancato rispetto di una serie di norme, regolamenti, leggi, programmi e gestione del territorio.
Oltre ad autorizzazioni, decreti non rispondenti alla normativa vigente, le cronache giudiziarie, gli atti del parlamento italiano, quelli del parlamento europeo, della commissione e dell’osservatorio sulla legalità della regione Lazio, le denunce, le indagini, le condanne, le analisi, le dichiarazioni di Funzionari della Procura di Latina, dell’ArpaLazio, della provincia di Latina, del comune di Latina, di collaboratori della giustizia indicano il mancato rispetto delle leggi, della tutela della salute pubblica da decenni all’interno della discarica di Borgo Montello.
A titolo esemplificativo il Dottor Miliano della Procura di Latina dichiarava nel processo Ego Eco “a Borgo Montello entra di tutto e nessuno controllo”.
Il commissario dell’ArpaLazio attesta l’elevato inquinamento nella discarica di Borgo Montello dal 2005.
L’ex assessore provinciale all’ambiente affermava che in termini di rifiuti si sono persi 10 anni e che gli scavi per la ricerca dei fusti tossici andavano effettuati in invasi diversi da quelli ricercati.
Il vice Sindaco di Latina e assessore all’ambiente dichiarava che a Borgo Montello le istituzioni sono state assenti per 10 anni.
Nella scorsa estate il senatore della Repubblica Vacciano denunciava che nell’invaso gestito dalla società Borgo Montello avveniva il conferimento del tal quale in modo illegittimo.
Le autorizzazioni dell’esercizio alla discarica sono avvenute in passato senza il rispetto delle distanze di legge.
Le ultime analisi pubblicate dall’ArpaLazio nel marzo 2012 confermavano l’elevato inquinamento delle falde dentro e fuori la discarica.
Il vicesindaco e assessore all’ambiente di Latina lamentava il mancato intervento della Asl di Latina in merito agli stessi dati preoccupanti dell’inquinamento delle falde, per la tutela della salute pubblica.
Un collaboratore della giustizia dichiarava anche a Latina Borgo Montello ne moriranno parecchi con riferimento all’inquinamento per il conferimento illegittimo di rifiuti all’interno della discarica.
Quasi ogni giorno i cittadini inviano segnalazioni scritte, verbali o telefoniche per lamentare le emissioni odorigene moleste provenienti dalla discarica.
Il 10 marzo 2014 dovevano iniziare le attività di bonifica delle falde all’interno della discarica, non sono invece stati resi noti i dati sul progetto di bonifica delle falde esterne alla discarica e al fiume Astura (adiacente la discarica) anch’essi resi noti dall’ArpaLazio nel marzo 2012.
Secondo l’articolo de Il Messaggero del 9 maggio 2014, nella cronaca di Latina a pag. 38 “azione di responsabilità nei confronti di Bertuccelli” si dichiara tra l’altro “… il nuovo ad (di Latina Ambiente ndr) Pierpaolo Lombardi, ha confermato l’intenzione di avviare la bonifica di Montello…dal sopralluogo effettuato dagli agenti … il 29 aprile … verificato che i lavori (di bonifica ndr)non erano ancora iniziati, sarebbe stato redatto un verbale di inottemperanza…”
Secondo l’articolo de Il Messaggero del 9 maggio 2014, nella cronaca di Latina a pag. 38 “discariche pronti i fondi bonifiche più semplici, il ministro Galletti parla anche di Montello e Penetro: ” attribuendo le affermazioni al Ministro dell’Ambiente Galletti si dichiara tra l’altro “… delle bonifiche delle discariche… che riguarda da vicino anche questo territorio… uno degli obiettivi è anche quello di interrompere le procedure di infrazione Ue.
Secondo l’articolo de Il Messaggero del 9 maggio 2014, nella cronaca di Latina a pag. 37 “discariche, bonifiche subito, l’annuncio del Ministro Galletti, fondi e procedure semplificate per Montello e Penitro” tra l’altro si dichiara: “A Montello e Penitro – non solo nella ‘Terra dei fuochi’ – l’arrivo di rifiuti sversati dalla camorra è più di un’ipotesi”.
Secondo l’articolo del quotidiano Oggi Latina del 5 maggio 2014 dal titolo”il mistero dei soldi per il post mortem l'intervento del vicesindaco Cirilli” a pag. 4 si chiama post mortem ed è il sistema che ha la regione Lazio per garantirsi i soldi per la gestione della discarica una volta chiusa. Il comune di Latina sta chiedendo da mesi alla regione Lazio notizie rispetto a questi accantonamenti che dovrebbero essere custoditi su conti correnti e garantire così la gestione degli invasi chiusi, come lo sono alcuni di quelli di Borgo Montello. Senza risposta. Non quadra - spiega il vicesindaco e assessore all’ambiente del comune di Latina: “il meccanismo con cui la Regione Lazio dovrebbe garantirsi le risorse per assicurare la gestione post mortem delle discariche completate”.
Secondo l’articolo del quotidiano Oggi Latina dell’11 maggio 2014 dal titolo”alleati in nome dei rifiuti” a pag. 7 il vicesindaco e assessore all’ambiente del comune di Latina dichiara tra l’altro: “richieste di ampliamenti e autorizzazioni per vecchi e nuovi impianti rischiano di trasformare il territorio in un vero e proprio far west”.
Che il comune di Latina nell’avviso pubblico del settembre 2012 affermava che “ le popolazioni che vivono a ridosso della discarica, … le proprietà hanno subito una forte svalutazione”..
- il ciclo dei rifiuti in provincia di Latina avviene in violazione della normativa dell'UE sui rifiuti e con una percentuale di raccolta differenziata che varia dal 25 al 30%,molto al di sotto dell'obbligo di legge (65% al 2012 (D.lgs. 152/06 direttiva europea 98/2008)
- Allo stesso modo non viene rispettato l’obiettivo di riduzione per il conferimento in discarica di rifiuti urbani biodegradabili, come previsto dalla direttiva 1999/31/CE (http://eur-lex.europa.eu/
LexUriServ/LexUriServ.do?uri= OJ:L:2003:011:0027:0049:IT:PDF ) (vedere anche http://ec.europa.eu/ italia/attualita/primo_piano/ ambiente/discariche_norma_it. htm); - Il conferimento dei rifiuti deve avvenire in conformità alla normativa UE sui rifiuti (direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 aprile 1999 relativa alle discariche di rifiuti) come riportato nella nota della Commissione Europea del 31 maggio 2012, costituendo invece una seria minaccia alla salute umana e all'ambiente;
- Infatti la direttiva sulle discariche (direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 aprile 1999 relativa alle discariche di rifiuti) "stabilisce che i rifiuti devono essere trattati prima di essere interrati e cioè devono subire processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero, mentre nella discarica di Borgo Montello, in base alla notizie apprese dalla stampa, i rifiuti sarebbero interrati senza preventivo trattamento;
- (per la gestione dei siti della discarica) hanno sempre ottenuto nel corso degli anni autorizzazioni, rinnovi ed ampliamenti nonostante l'evidente situazione di inquinamento del territorio circostante, non tenendo conto la presenza di case e famiglie presenti a distanze inferiori anche di 200 metri dagli impianti, contravvenendo così alla legge Regionale del 2002 (Piano di gestione dei rifiuti)-Delibera Consiglio Regionale n°112 del 10 luglio 2002), legge che prevede per le discariche una distanza minima dalle case sparse di 700 metri e 1500 metri dai centri abitati.
- Nel sito della discarica di Borgo Montello vi sarebbe (in base alle notizie dei giornali con particolare riferimento ai processi e procedimenti in corso) inadempienza rispetto alle leggi a tutela della Salute fisica , psicologica, e della qualità di vita, diritti inviolabili sanciti (Art.32) dalla Costituzione Italiana. La non applicazione delle normative Regionali ha significativamente influito anche sul totale deprezzamento degli immobili e terreni circostanti, frutto di una vita di dignitoso lavoro.
- Nella zona, dove è ubicato il sito della discarica di Borgo Montello, a vocazione prevalentemente agricola, sorgono diversi centri abitati (Borgo Bainsizza, circa 500 abitanti, Le Ferriere circa 300 abitanti, e Borgo Montello circa 1000 abitanti, oltre ai residenti nelle campagne vicine e confinanti la discarica) di pregio storico e naturalistico, la cui popolazione non è stata mai adeguatamente informata sui rischi dall'esposizione a polveri , cattivi odori, falde inquinate. Si precisa inoltre che il sito della discarica di Borgo Montello confina direttamente con il fiume Astura che è stato interessato nel passato da contaminazioni derivanti dalla stessa discarica.
- Nonostante i numerosi casi di malattie gravi e morti nella zona interessata, riconducibili con molta probabilità alla vicinanza discarica, non è stato mai avviato uno studio Epidemiologico.
- Le indagini dell'ARPA nel periodo d'indagine luglio 2005-luglio 2006 hanno rivelato un significativo inquinamento e contaminazione delle falda acquifera dell'intero corpo discarica. Il commissario straordinario ARPA Lazio dott. Carrubba ha confermato dinnanzi la Commissione Legalità della Regione Lazio il 17 luglio 2012:
- "Noi a Borgo Montello abbiamo l'inquinamento ambientale,e non lo diciamo adesso, l'Arpa lo dice dal 2005" e ancora " Borgo Montello quindi è un sito inquinato,su questo non ci piove" (vedere testo completo verbale audizionehttp://
verdiecologistipontini. blogspot.it/2012/07/audizione- sugli-scavi-nella-discarica. html) - E' in corso presso il Tribunale di Latina(Ufficio Gup) la fase preliminare del processo a carico dei vertici di Ecoambiente per inquinamento delle falde (prossima udienza 8 ottobre leggere http://www.radioluna.
it/news/2012/07/latina-falde- inquinate-vertici-di- ecoambiente-davanti-al-gup); - Visto il piano regionale dei rifiuti del Lazio (supplemento ordinario n. 15 del 14/03/2012),
E’ pertanto evidente la situazione di degrado e di inquinamento con la necessità del risanamento dell’intera area ancora non attuata (secondo gli Enti competenti) con una serie di progetti in corso e che sicuramente aumenteranno le emissioni in atmosfera, così come il peggioramento degli scarichi.
Allo stesso modo come ribadito dalla direttiva europea in materia di valutazione di impatto ambientale e come riconosciuto da alcune sentenze non si può effettuare la VIA separatamente dal contesto compromesso e dagli altri impianti con emissioni inquinanti.
Nell’area della discarica, inoltre, insistono o sono in progetto alcune attività comprese nell’elenco delle attività soggette a rischio di incidente rilevante di cui alla direttiva Seveso.
Considerato inoltre che nel comune di Latina è presente almeno un’altra attività soggetta a rischio di incidente rilevante andrebbe richiesto e (se ci sono le condizioni) rilasciato il parere di compatibilità territoriale, previa produzione della relativa istanza e documentazione di legge.
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