La norma definirà anche le commissioni interbancarie. I Geometri intanto consigliano gli iscritti su come tutelarsi
28/01/2016 – Entro il 1° febbraio 2016 il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) dovrà definire in un decreto le multe per chi non installa il POS nel proprio studio o negozio, i casi in cui sia giustificata l’impossibilità tecnica di installarlo e le commissioni sui pagamenti.
Le commissioni applicate dalle banche dovranno comunque essere effettivamentecommisurate ai costi del servizio erogato, senza scaricarsi sul professionista o sull’esercente che riceve il pagamento.
Spetterà al decreto del Mef definire anche l’importo delle multe e i casi di “oggettiva impossibilità tecnica” nei quali è possibile non rispettare tali adempimenti.
In attesa del decreto sulle modalità dei pagamenti in moneta digitale, di cui al momento non si conosce neanche la bozza, dal 1° gennaio 2016 è diventato obbligatorio per i professionisti accettare pagamenti elettronici di qualsiasi importo (anche sotto i cinque euro), come previsto dalla Legge di Stabilità 2016.
Fino al 2015 l’obbligo è stato applicato solo all’acquisto di prodotti o alla prestazione di servizi di importo superiore a 30 euro. Dal 2016 invece i professionisti e gli esercenti commerciali dovranno accettare pagamenti elettronici di piccolo importo, anche sotto i cinque euro, sia con carte di debito che con carte di credito.
Attualmente però chi non rispetta l'obbligo di accettare pagamenti digitali non incorre in alcuna sanzione.
I Geometri inoltre ricordano che “le parcelle dei professionisti possono essere pagate anche con modalità alternative come contanti sino a 3 mila euro, assegno bancario e bonifico bancario.
Per ovviare a qualsiasi problema il CNGeGL consiglia ai geometri di “indicare chiaramente, nell’atto del conferimento dell’incarico, la modalità di pagamentodella prestazione d’opera concordata con il committente”.
Obbligo di Pos: in attesa del decreto con le sanzioni
Per favorire la diffusione della cultura dei micropagamenti con carta di credito o di debito e aumentare la tracciabilità dei pagamenti, la Legge di Stabilità 2016 ha infatti prescritto che “entro il 1° febbraio 2016 il Ministero dell’Economia e delle Finanze e quello dello Sviluppo Economico dovranno definire i tetti delle commissioni da applicare ai pagamenti elettronici”.Le commissioni applicate dalle banche dovranno comunque essere effettivamentecommisurate ai costi del servizio erogato, senza scaricarsi sul professionista o sull’esercente che riceve il pagamento.
Spetterà al decreto del Mef definire anche l’importo delle multe e i casi di “oggettiva impossibilità tecnica” nei quali è possibile non rispettare tali adempimenti.
In attesa del decreto sulle modalità dei pagamenti in moneta digitale, di cui al momento non si conosce neanche la bozza, dal 1° gennaio 2016 è diventato obbligatorio per i professionisti accettare pagamenti elettronici di qualsiasi importo (anche sotto i cinque euro), come previsto dalla Legge di Stabilità 2016.
Fino al 2015 l’obbligo è stato applicato solo all’acquisto di prodotti o alla prestazione di servizi di importo superiore a 30 euro. Dal 2016 invece i professionisti e gli esercenti commerciali dovranno accettare pagamenti elettronici di piccolo importo, anche sotto i cinque euro, sia con carte di debito che con carte di credito.
Attualmente però chi non rispetta l'obbligo di accettare pagamenti digitali non incorre in alcuna sanzione.
Pagamenti elettronici: le raccomandazioni dei Geometri
Il Consiglio Nazionale Geometri (CNGeGL), senza entrare nel merito della validità delle misure intraprese dal Governo, ha raccomandato ai propri iscritti, in attesa della pubblicazione del decreto del Mef, di “adottare comportamenti massimamente ispirati all’etica e alla trasparenza, al fine di tutelarsi da eventuali denunce della committenza, magari a fronte dell’interpretazione errata di norme entrate in vigore solo di recente”.I Geometri inoltre ricordano che “le parcelle dei professionisti possono essere pagate anche con modalità alternative come contanti sino a 3 mila euro, assegno bancario e bonifico bancario.
Per ovviare a qualsiasi problema il CNGeGL consiglia ai geometri di “indicare chiaramente, nell’atto del conferimento dell’incarico, la modalità di pagamentodella prestazione d’opera concordata con il committente”.
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