Il sistema informativo conterrà i dati territoriali degli impianti nel sottosuolo e delle opere sopra suolo
09/11/2015 – Presto sarà operativo il Catasto nazionale delle infrastrutture, un sistema informativo che conterrà tutti i dati relativi alle infrastrutture presenti sul territorio.Il via libera è arrivato il 5 novembre scorso della Conferenza stato-regioni che ha approvato il testo del Decreto Ministeriale che istituisce il Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture (SINFI).
Catasto nazionale delle infrastrutture: presto realtà
Il decreto che rende operativo il catasto delle infrastrutture, in attuazione dello Sblocca Italia, definisce le regole tecniche e le modalità per la costituzione, la consultazione e l’aggiornamento dei dati territoriali in possesso dalle pubbliche amministrazioni e dai soggetti proprietari o concessionari di infrastrutture di gas, luce, acqua e telecomunicazioni.Il Sistema informativo conterrà quindi tutte le informazioni relative alle infrastrutture presenti sul territorio, sia nel sottosuolo che nel sopra suolo.
Il catasto delle infrastrutture sarà gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e permetterà di velocizzare lo sviluppo delle reti in fibra ottica a banda ultralarga e risparmiare sui costi di posa della fibra.
Le amministrazioni pubbliche avranno a disposizione 180 giorni, dalla pubblicazione del decreto, per trasmettere tutte le informazioni al SINFI mentre gli altri operatori (concessionari di gas, luce ecc) avranno a disposizione 90 i giorni.
Sistema informativo delle infrastrutture e il Piano banda larga
La costituzione del sistema informativo rientra nelle misure individuate dal Piano nazionale per la banda ultralarga ed è coerente con le direttive europee sulla riduzione dei costi di installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità.Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, ha commentato così l’adozione del Sistema informativo delle infrastrutture: "Con il via libera della Conferenza stato-regioni il Catasto nazionale delle infrastrutture diventa finalmente realtà. Se ne parla da molti anni, ora si fa e contribuirà ad abbattere di almeno un terzo i costi di posa della fibra per la banda ultralarga. Ringrazio tutti, Agid, Regioni e Anci in testa, per la collaborazione: il Piano nazionale banda ultralarga si conferma un progetto-paese strategico per il futuro".
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