Presidente Andrea Tomasi: ‘auspichiamo interventi di supporto sistematico e strutturale’
30/11/2015 - Da qualche tempo le istituzioni, centrali e locali, stanno cominciando ad interessarsi del lavoro quotidiano e del futuro dei giovani architetti e ingegneri, con iniziative di sostegno per chi esercita la libera professione.A questo proposito pubblichiamo un contributo di Andrea Tomasi, Presidente dellaFondazione Inarcassa, la Fondazione degli architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti a Inarcassa.
“Il tema della sopravvivenza professionale dei giovani architetti e ingegneri liberi professionisti è una questione oggi centrale e questo non solo per noi che abbiamo come finalità e compito proprio il ‘benessere’ professionale ma per l’intera società.
In pochi anni il numero dei liberi professionisti nella nostra categoria si è più che raddoppiato e i redditi - colpevole anche la profonda crisi generale e quella specifica del settore edile e infrastrutture - più che dimezzati. Da ipotetica casta ricca e protetta, in un decennio siamo sprofondati tra i “nuovi poveri”.
Con piacere abbiamo constatato la volontà di mettere in campo alcuni specifici interventi governativi rivolti in particolare agli architetti e agli ingegneri under 45, per aiutarli a superare lo stato di emarginazione attraverso modelli aggregativi articolati, attività formative premianti e, non ultima, la concessione di incentivi e bonus.
Scopo precipuo della Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti - braccio operativo sui temi della professione creato da Inarcassa - è proprio quello di migliorare le condizioni professionali dei giovani colleghi quindi. E in quest’ottica, sta operando su più livelli di azione per creare nuove occasioni di lavoro.
A titolo esemplificativo si ricorda il recente concorso di progettazione per la ricostruzione del ‘Science Centre’ di Città della Scienza a Napoli dove, proprio in virtù di un bando innovativo, per la prima volta in Italia, nell’ambito dei concorsi di progettazione, tre giovanissimi colleghi hanno potuto partecipare, vincere, e immediatamente aggiudicarsi l’importante incarico. Questo a dimostrazione che qualità e sostanza devono prevalere su formalità e burocrazia.
Siamo ben consapevoli che queste occasioni e opportunità, pur molto importanti, non possano essere considerate risolutive quindi, proprio per la portata quantitativa del fenomeno, auspichiamo per il prossimo futuro ulteriori interventi di supporto sistematico e strutturale”.
Andrea Tomasi - Presidente Fondazione Inarcassa
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