Le Regioni potranno sottoscrivere un mutuo con la Bei, attraverso la Cassa depositi e prestiti, o con altre banche
17/11/2015 – Decreto Mutui per l’edilizia scolastica ai blocchi di partenza. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha dato il via libera agli schemi di contratto di finanziamento che potranno essere sottoscritti dalle Regioni.A disposizione ci sono, lo ricordiamo, 905 milioni di euro che renderanno possibile la realizzazione di 1215 interventi.
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Come reso noto dalla struttura di missione sull'edilizia scolastica di Palazzo Chigi, “ad ogni Regione verranno forniti due schemi di contratto per la stipula del mutuo: uno per la firma con Cassa Depositi e Prestiti (CdP) su provvista della Banca Europea degli Investimenti (Bei) e uno per tutti gli altri operatori finanziari del mercato”.
Il Mef ha inoltre firmato il decreto di proroga che fissa al 31 dicembre 2015 il termine entro cui i Comuni devono provvedere all’aggiudicazione provvisoria dei lavori. La deadline era scaduta il 31 ottobre scorso e avrebbe comportato la revoca dei finanziamenti.
Decreto Mutui, tutti gli step
Ricordiamo che il decreto “L’istruzione riparte” (DL 104/2013) ha stabilito che le Regioni possono sottoscrivere con la Bei mutui trentennali agevolati, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, per interventi straordinari su scuole pubbliche, palestre scolastiche, residenze per studenti universitari e immobili dell'Alta formazione artistica o la costruzione di nuove scuole.In attuazione della legge è stato emanato il Decreto Mutui (DM 23 gennaio 2015), che ha stanziato 40 milioni di euro annui per la copertura dei mutui. La misura è stata in seguito arricchita con “La Buona Scuola” (Legge 107/2015), che ha portato le risorse a 50 milioni di euro annui.
Il DM 16 marzo 2015, pubblicato a settembre, ha ufficializzato la ripartizione tra le Regioni dei 40 milioni a disposizione per il 2015.
Il DM 1 settembre 2015 ha messo nero su bianco la lista definitiva dei lavori che hanno ricevuto la copertura finanziaria per la prima annualità, Si tratta degli interventi che le Regioni avevano indicato come prioritari.
Per questi lavori le Regioni potranno ora attivare i mutui con la Bei, per mezzo della Cassa Depositi e Prestiti, o con altre banche.
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