domenica 31 agosto 2014

Sblocca Italia, per il pacchetto casa mancano i fondi. Tutte le novità, dall'ecobonus agli sconti

Tredici articoli del decreto riguardano misure per il settore. Ma i tecnici li stanno riscrivendo, entro mercoledì dovranno essere individuate le coperture


PADRONI IN CASA PROPRIA
Così descrive il ministro Lupi la possibilità per il cittadino di fare lavori importanti in casa, senza bisogno di ottenere autorizzazioni, ma inviando una semplice comunicazione al Comune. Il riferimento è alle opere di "frazionamento o accorpamento" delle abitazioni (fermo restando le volumetrie), sin qui considerate alla stregua di nuove costruzioni: oggi richiedono cioè il permesso di costruire e comportano il pagamento del contributo di costruzione
(fissato dai singoli municipi). Con lo Sblocca-Edilizia il contributo scompare ed è sufficiente la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). In pratica, chi vuole potrà agevolmente abbattere tramezzi o dividere immobili. I Comuni perderebbero il gettito del contributo di costruzione. Ma lo compenserebbero con Imu, Tasi e Tari. Fermo restando qualche noia condominiale, in caso ad esempio di aperture di nuove porte di ingresso sul pianerottolo.

ACQUISTARE PER AFFITTARE
I costruttori la chiamano la norma Chelier, dal ministro francese che per primo l'ha inventata, sotto il governo Sarkozy. Un privato - ma anche una coop edilizia o una onlus - acquista dal costruttore un immobile nuovo o completamente ristrutturato in classe energetica alta, A o B. E si impegna ad affittarlo a canone concordato (più basso di quello di mercato). In cambio riceve uno sconto Irpef: deduzione del 20% del prezzo di acquisto, al massimo 300 mila euro, spalmabile in otto anni. Dunque 7.500 euro all'anno, 60 mila euro in tutto. Esclusi come inquilini solo i parenti di primo grado (un genitore non può affittare al figlio, il nonno al nipote sì). "In Francia ha funzionato - racconta il vicedirettore dell'Ance, Gennari - Con 10 mila alloggi movimentati, in otto anni lo Stato e i Comuni incasserebbero 227 milioni al netto della copertura degli incentivi, tra Iva, Irpef, Tari, Tasi, Imu".

ROTTAMAZIONE E PERMUTA
I privati che rottamano una casa a bassa prestazione energetica, ricevono uno sconto sulle imposte immobiliari (ipotecaria, registro, catastale), dovute in misura fissa (circa 600 euro) anziché percentuale. Il bonus fiscale vale anche in caso di permuta (vendo il vecchio appartamento per uno nuovo) a società di costruzioni o di recupero edilizio che a loro volta si impegnano nell'atto di acquisto a rivendere l'abitazione entro 5 anni dopo averla riqualificata, con un miglioramento del 50% del consumo energetico o una certificazione di classe A o B in caso di interi edifici. Chi compra queste case riqualificate ha il bonus Irpef (detrazione del 50% delle spese con tetto a 150 mila euro in dieci anni, 65% con tetto a 200 mila se il costruttore ha abbattuto l'edificio per farne uno nuovo).

BONUS
Lo Sblocca-Cantieri ne introduce due (oltre gli altri due già popolari), validi dal primo gennaio 2015. Uno per l'adeguamento sismico di interi edifici: ciascun proprietario può detrarre tra il 50 e il 65% della spesa fino a 60 mila euro. L'altro "verde" per chi installa impianti "basati sull'impiego delle fonti rinnovabili" (50% delle spese con tetto a 96 mila euro).

CITTADINI SPAZZINI
Se "comunità di cittadini, associazioni no profit, rappresentanze di categorie economiche" presentano "un progetto di riqualificazione", consistente "nella pulizia della stessa, nella manutenzione ed abbellimento di aree verdi, piazze o strade anche mediante la collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi", ebbene quei cittadini possono essere esonerati "dal pagamento del corrispondente tributo". Nel caso della spazzatura, dunque zero Tari. Ma nella bozza di decreto si legge: "Il ministero dell'Economia si riserva osservazioni". http://www.repubblica.it/economia/2014/08/31/news/misure_casa-94742606/?ref=HREC1-8
(31 agosto 2014)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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