DI
ELISA FIORE
Che
la «casa» sia in Italia ormai
l’unico
bene da tartassare, lo
sanno
i piccoli proprietari d’im -
mobili,
costretti ad aspettare che gli enti
locali
si decidano ad orientare il contribuente
su
quei servizi indivisibili, di cui
spesso
non v’è traccia nei Comuni. Così
nel
Lazio su 109 Comuni solo il 28,8%
di
questi ha deliberato la nuova Tasi. La
tassa
sui servizi indivisibili che gli enti
locali
dovranno applicare sulla scorta di
aliquote
e detrazioni soggettive. E in
provincia
di Latina sono esattamente 16
i
Comuni che lo hanno fatto ed altri e
tanti
quelli che ancora devono farlo. Tra
i
Comuni «virtuosi» si cono latina, Aprilia,
Cori,
Bassiano, Campodimele, Fondi,
Formia,
Itri, Lenola, Monte San
Biagio,
Norma, Ponza, Roccamassima,
Sonnino,
Terracina e Ventotene. Tra i
Comuni
che invece dovranno procedere
all’approvazione
delle delibere entro il
10
settembre pena il rischio di uscire
fuori
tempo massimo obbligando i cittadini
a
pagare in unica soluzione entro il
16
dicembre 2014 troviamo: Cisterna,
Sezze,
Castelforte, Gaeta, Minturno,
Pontinia,
Priverno, Prossedi, Roccagorga,
Roccasecca
dei Volsci, Sabaudia,
San
Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano,
Sermoneta,
Sperlonga, Spigno.
Per
questi Comuni, consultando il sito
de
Ministero delle Finanze il messaggio
che
appare è scandito da questa frase:
«Non
ci sono delibere di approvazione
delle
aliquote relative all’anno selezionato
(2014)».
In taluni casi si può trattare
di
un semplice ritardo della trasmissione
della
delibera al Ministero,
per
altri invece di fatto il documento
non
è stato ancora approvato. pagare in
ritardo
la tassa con aliquota base all’1x
1000
non sarà un affare per i contribuenti,
dal
momento che chi possiede
una
abitazione con una rendita catastale
bassa
- fino a 400 euro ad esempio - la
Tasi
all’1x 1000 senza detrazioni, sarà
più
cara dell’Imu versata nel 2012
sull’abitazione
principale, che aveva
una
detrazione di base di 200 euro. In
più
c’è il sospetto che questi Comuni
abbiano
ritardato volontariamente la
deliberazione
al fine di evitare al Governo
gravosi
anticipi di cassa sulla Tasi,
per
pagare la spesa corrente ed il personale
in
esercizio
il quotidiano di Latina 26 agosto 2014
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