SPENDING
REVIEW
NON
SAREBBE
NEMMENO
STATO
RISPETTATO
L’OBBLIGO
DI
EFFETTUARE
TAGLI
AGLI SPRECHI
DELL’ENTE
Di
Tony Ortoleva
Hanno
provato il blitz
quelli
del centrodestra,
ma
non è andato
a
buon fine. Dunque il destino
del
consiglio di amministrazione
del
Consorzio industriale
Roma-Latina
resta appeso
a
un filo e viaggia deciso
verso
il commissariamento.
Ieri,
in seconda convocazione,
i
soci non sono riusciti a
garantire
il numero legale. E
nemmeno
la presenza del Comune
di
Latina, incerto fino
all’ultimo
secondo, è stata
sufficiente
a permettere la votazione,
che
avrebbe comportato,
nei
fatti, la conferma
dell’attuale
consiglio di amministrazione,
guidato
dal
presidente
Luigi Torelli, area
Forza
Italia, uomo vicino al
coordinatore
regionale azzurro
Claudio
Fazzone.
E’
stato proprio il partito
azzurro
il regista sfortunato di
questa
operazione fallita. Forza
Italia
è consapevole che
rischia
di perdere il controllo
di
questo delicato ente e che
c’è
in piedi la possibilità che
la
Regione Lazio proceda al
commissariamento.
Ieri il
presidente
Torelli ha tentato
la
carta della proroga, contando
sulla
presenza del 40%
almeno
degli enti soci che
hanno
diritto di voto. Ma il
numero
legale non è stato
raggiunto
e quindi tutto è sal-
tato.
Erano assenti praticamente
tutti
i componenti della
provincia
di Roma più i Comuni
di
Aprilia e Cisterna,
sempre
più uniti in un’unica
strategia.
Bastava la presenza
di
uno solo di essi per garantire
il
successo della sortita di
Torelli.
Curiosa la presenza di
Giovanni
Di Giorgi, invece. Il
sindaco
di Latina, infatti, era
considerato
tra quelli contrari
alla
conferma di questo Cda,
considerato
appunto eccessivamente
vicino
a Forza Italia.
Dell’attuale
consiglio di amministrazione
(scaduto)
fanno
parte:
il presidente Luigi
Torelli,
il Vice Presidente:
Maurizio
Tarquini; i consiglieri
Massimo
Cherubini,
Marino
Di Girolamo, Giorgio
Nardin
e Bartolomeo Pellegrino.
La
metà sono uomini
vicino
al partito azzurro. La
presenza
del Comune di Latina
stava
per permettere il raggiungimento
del
quorum.
Ipotesi
saltata però per mancanza
di
molti altri soci, primi
tra
tutti quei Comuni come
Aprilia
e Cisterna che hanno
iniziato
a giocare «uniti» sotto
le
insegne del coordinamento
civico
provinciale.
La
riproposizione dei vecchi
componenti
del Consiglio di
amministrazione
non sarebbe
stata
digeribile per la gran
parte
dei soci e questo dentro
Forza
Italia lo sapevano benissimo.
Per
questo è stato
tentato
il blitz, in piena estate.
Lo
stesso presidente della
Provincia
Salvatore De Monaco,
ufficialmente
in ferie e
con
l’aereo in partenza, non
ha
mancato di presenziare,
nella
speranza che il blitz
avesse
successo. E invece
nulla.
Ieri
si è anche scoperto che
la
Regione Lazio ha inviato al
consorzio
industriale Roma-
Latina
una dura lettera con la
quale
ha accusato il consiglio
di
amministrazione di non essersi
adeguato
ai dettami della
spending
review. Tradotto:
pochi
o nessun taglio agli
sprechi,
contrariamente a
quanto
l’amministrazione regionale
aveva
chiesto di fare.
Saltata
anche l’ipotesi promossa
dal
Partito democratico
di
un cda con alla guida
l’ex
sindaco di Sermoneta Pina
Giovannoli.
Da Roma non
fanno
sconti: la guida del consorzio
va
alla Capitale questa
volta.
Adesso
è tutto rinviato a settembre.
Se
nemmeno in quella
convocazione
ci sarà il numero
legale
e un accordo è
probabile
si arrivi a un commissariamento.
Il quotidiano di Latina 9 agosto 2014
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