Ma
il centrosinistra prepara la mossa a sorpresa: un manager della
Capitale come presidente
LO
SCENARIO
NEL
FUTURO
INGENTI
INVESTIMENTI
PER
L’AREA
DI
POMEZIA
E
PER CASTEL ROMANO
TUTTI
GLI INTERESSI
DEI
SOCI
DI
TONJ ORTOLEVA
L’asse
Pd-liste civiche
che
lo scorso 7 agosto
ha
bloccato la conferma
del
Cda del Consorzio
Industriale
Roma-Latina ha
segnato
una vittoria contro
un
gruppo di potere non proprio
da
sottovalutare. Infatti
a
sostegno di Luigi Torelli, il
fazzoniano
presidente
uscente,
c’era niente meno
che
Luigi Abete, presidente
di
Bnl e fratello dell’ex numero
uno
della Federcalcio
Giancarlo.
Abete ha interesse
rispetto
al futuro del Consorzio
industriale,
essendo il
presidente
della società che
ha
realizzato il Cinecittà
World
di Castel Romano. I
prossimi
22 e 23 settembre
si
replica e questa volta potrebbero
esserci
ancora clamorose
sorprese.
Andiamo
con ordine e torniamo
allo
scorso 7 agosto. Luigi
Torelli
in quella occasione ha
provato
a proporre la conferma
del
suo cda ma si è dovuto
scontrare
con la contrarietà di
Comune
e Camera di Commercio
di
Roma. Proprio questi
due
enti, in quella occasione
determinanti
a garantire il numero
legale,
abbandonarono
l’assemblea,
facendo saltare la
riconferma
di Torelli. Ancor
più
centrale fu però l’assenza
dei
comuni di Aprilia, Cisterna
e
Sermoneta, che avrebbero
garantito
i voti ponderati necessari
per
il numero legale.
Ma
oltre che uno sgarro a
Torelli
(ed a Claudio Fazzone,
vero
sponsor, insieme a Forza
Italia,
del presidente uscente),
questi
comuni, legati al progetto
del
coordinamento civico in
vista
delle Provinciali, si sono
opposti
ai poteri forti romani
guidati
da Luigi Abete, presidente
di
Bnl e leader della
cordata
che ha realizzato il
parco
giochi Cinecittà World a
Castel
Romano, dove sorgono
anche
i nuovi studios della
«Hollywood
de noantri». Assieme
ad
Abete, in questa avventura
imprenditoriale,
ci sono
anche
altri nomi grossi della
finanzia
e imprenditoria italiana,
come
Luca Di Montezemolo,
Diego
Della Valle e Aurelio
De
Laurentis. Unindustria sarebbe
dalla
loro parte, sponsorizzando
la
conferma di Torelli,
con
il quale sono stati condivisi
i
passaggi chiave per i
mega
progetti di Castel Romano.
Contrari
invece sono la
Camera
di Commercio, Comune
e
Provincia di Roma che
puntano
invece a individuare
un
presidente da pescare
dell’area
dei manager del centrosinistra.
Anche
la Regione
spinge
in questo senso e starebbero
ottenendo
l’ok anche di
Aprilia
e Cisterna, due dei tre
comuni
più importanti
dell’area
industriale di riferimento.
Insomma
una guerra di
potere
che ha alle spalle una
contrapposizione
politica e territoriale
insieme.
La guida del
consorzio
Asi è strategica per
diverse
scelte che dovranno
essere
compiute nei prossimi
anni,
in particolare in aree come
quella
di Pomezia, tra Roma
e
Aprilia, dove sono in
ballo
investimenti consistenti.
Si
capisce bene perché a settembre
il
risultato dell’assem -
blea
dei soci e la nomina del
nuovo
cda e del presidente,
darà
indicazioni importanti su
dove
si sposta l’asse del potere
economico
della regione. il quotidiano di Latina 17 agosto 2014
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