Il
presidente uscente spiega quanto è avvenuto nella riunione del
Consorzio industriale
Asi,
rimandati a settembre
Torelli:
«Nessun blitz, era necessario il rinnovo degli organi». Ma così
non è stato
DI
TONJ ORTOLEVA
Non
vuol sentire parlare
di
blitz, Luigi Torelli,
presidente
uscente del
Consorzio
industriale Roma-
Latina.
«Io ho solo rispettato
la
legge che mi imponeva di
rinnovare
gli organi direttivi
entro
45 giorni dalla scadenza
degli
stessi. In questo caso,
entro
la data dell’11 agosto.
Viceversa
sarei incorso nella
violazione
delle norme». In
realtà
non è la fine del mondo.
Se
gli organi direttivi non
vengono
rinnovati, interviene
la
Regione Lazio col commissariamento.
Ma
Torelli vuole
scacciare
completamente
l’idea
che lui abbia operato
per
cercare una conferma per
sé
e i suoi colleghi del cda alla
guida
del Consorzio Asi.
E’
Luigi Torelli stesso a ripercorrere
come
sono andate
le
cose ieri l’altro, all’assem -
blea
svoltasi in seconda convocazione.
Erano
presenti i
soci:
Comune di Roma, Camera
di
Commercio di Roma
e
di Latina, Comune di Latina,
Provincia
di Latina, Comune
di
Lanuvio, Unindustria,
ma
il Comune di Roma
non
avrebbe comunque potuto
esercitare
il diritto di voto
perché
non in regola con il
pagamento
delle quote di partecipazione.
Risultavano
invece
assenti
la Provincia di
Roma,
il Comune di Cisterna
,
il Comune di Sezze , il
comune
di Sabaudia (tutti
senza
diritto di voto al pari del
comune
di Roma) nonchè il
comune
di Aprilia ed il comune
di
Sermoneta (quest'ultimi
pur
avendo diritto di voto).
Seduta
dunque valida e ho
chiesto
di procedere al rinnovo
delle
cariche presentando
la
lista Continuità. Immediatamente,
però,
il delegato del
Comune
di Roma è intervenuto
chiedendo
il rinvio dell'Assemblea
a
data successiva al
15
settembre 2014. Dello
stesso
avviso anche le Camere
di
Commercio di Roma e
Latina.
Ho fatto presente -
continua
Torelli - che non era
possibile,
in quanto sarei incorso
nel
mancato rispetto
della
legge». Ma poi anche
Latina,
Lanuvio e Unindustria
chiedono
il rinvio e a
quel
punto Torelli accetta, come
dice
lui stesso: «Preso atto
della
unanime richiesta di tutti
gli
enti intervenuti, ho dichiarato
che
avrei provveduto
a
riconvocare per il 22 e 23
settembre
prossimi, e la seduta
si
è chiusa». E la violazione
delle
norme sui 45 giorni entro
i
quali rinnovare? Miracolosamente
evaporata.
Torelli
dunque conferma di
«aver
agito secondo la legge e
nel
pieno rispetto delle regole,
altro
che blitz. Piuttosto stigmatizzo
il
comportamento di
quegli
enti che non hanno
partecipato
all’assemblea pur
avendone
diritto. Questo è
stato
il vero blitz. Quei sindaci
che
non si sono presentati
hanno
abdicato al loro diritto/
dovere
di membri del consorzio.
Proprio
loro che avevano
chiesto
al sottoscritto,
già
da tempo, di convocare
l’assemblea
a settembre, non
ad
agosto. La mia appartenenza
politica
di cui non faccio
mistero
- conclude Torelli -
non
ha minimamente influito
sul
corretto svolgimento
dell’assemblea
e sul corretto
adempimento
dei miei doveri
».
Il quotidiano di Latina 10 agosto 2014
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