Il progetto dello Iuav di Venezia per Caldarola (Mc): una scuola antisismica e ad energia quasi zero
È stato consegnato nei giorni scorsi dall’Università Iuav di Venezia al Commissario Straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, il progetto per la scuola di Caldarola (Macerata), uno dei comuni marchigiani coinvolti nei terremoti del 2016.
La nuova scuola verrà costruita nel centro storico al posto di quella distrutta dal terremoto e - secondo il piano Sisma 2016-Le Scuole - sarà inaugurata in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico. Progettata in poco meno di un mese, la scuola rientra nel programma di aiuto che alcune Università italiane sono state chiamate a mettere in atto a favore dei Comuni colpiti dal terremoto.
La nuova scuola ha una superficie utile lorda di 1700 mq per un importo previsto di 2.550.000 euro.
Si tratta di un piccolo complesso per la scuola dell’infanzia (3 sezioni) e primaria (5 classi). È progettata con struttura in acciaio per la resistenza al sisma e materiali di tamponamento e copertura utili a garantire il massimo conforto termico ad energia quasi zero (classe A4) anche grazie all’uso della centrale a biomasse e all’impiego di pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’aula magna.
Progettata a partire dalle indicazioni pervenute dall’amministrazione comunale e dalla dirigente scolastica, grazie a un costante dialogo intrattenuto fin dalle fasi iniziali sia dallo Iuav che dalla Struttura di Missione del Commissario Errani, l’organizzazione degli spazi interni ed esterni della scuola pone grande attenzione al superamento delle disabilità motorie e visivo-uditive e tiene conto delle recenti linee guida del Miur per la buona scuola, al fine di farne un polo di aggregazione sociale.
La semplice volumetria come la disposizione su due piani richiama quella della scuola precedente, anche se l’articolazione interna prevede doppie altezze e lungo i fronti ampie pareti vetrate contribuiscono a costruire una maggiore varietà degli spazi di connessione e più profonde relazioni tra il paesaggio storico e il nuovo edificio scolastico.
“Che una Università partecipi allo sforzo di ricostruzione dopo eventi drammatici come quelli accaduti nelle Marche o nel Lazio, credo faccia parte della sua missione - ha commentato il rettore Alberto Ferlenga. In questo caso, Iuav ha messo in gioco le proprie competenze nell’ambito architettonico e la propria tradizione di intervento in eventi di questo tipo (Vajont, Friuli) dimostrando efficienza progettuale e capacità di produrre qualità”.
La nuova scuola verrà costruita nel centro storico al posto di quella distrutta dal terremoto e - secondo il piano Sisma 2016-Le Scuole - sarà inaugurata in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico. Progettata in poco meno di un mese, la scuola rientra nel programma di aiuto che alcune Università italiane sono state chiamate a mettere in atto a favore dei Comuni colpiti dal terremoto.
La nuova scuola di Caldarola
La nuova scuola di Caldarola sorgerà nel centro storico del borgo marchigiano al posto di quella in via di demolizione, antica di quasi cento anni, lungo il Viale Umberto, a pochi passi dalla piazza rinascimentale in cui sorgono i principali monumenti affrescati dal noto pittore manierista Simone De Magistris - a cui è intitolata la scuola - e del castello Pallotta, di origine medievale.La nuova scuola ha una superficie utile lorda di 1700 mq per un importo previsto di 2.550.000 euro.
Si tratta di un piccolo complesso per la scuola dell’infanzia (3 sezioni) e primaria (5 classi). È progettata con struttura in acciaio per la resistenza al sisma e materiali di tamponamento e copertura utili a garantire il massimo conforto termico ad energia quasi zero (classe A4) anche grazie all’uso della centrale a biomasse e all’impiego di pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’aula magna.
Progettata a partire dalle indicazioni pervenute dall’amministrazione comunale e dalla dirigente scolastica, grazie a un costante dialogo intrattenuto fin dalle fasi iniziali sia dallo Iuav che dalla Struttura di Missione del Commissario Errani, l’organizzazione degli spazi interni ed esterni della scuola pone grande attenzione al superamento delle disabilità motorie e visivo-uditive e tiene conto delle recenti linee guida del Miur per la buona scuola, al fine di farne un polo di aggregazione sociale.
La semplice volumetria come la disposizione su due piani richiama quella della scuola precedente, anche se l’articolazione interna prevede doppie altezze e lungo i fronti ampie pareti vetrate contribuiscono a costruire una maggiore varietà degli spazi di connessione e più profonde relazioni tra il paesaggio storico e il nuovo edificio scolastico.
Il ruolo della IUAV nella ricostruzione post-disastri
Il progetto della scuola di Caldarola, coordinato dalla prof.ssa Fernanda De Maio, ha visto il concorso di diverse competenze presenti in Iuav: dalla progettazione architettonica, al calcolo strutturale, dal progetto impiantistico al calcolo estimativo. Con questo intervento, lo Iuav riprende una attività che l’ha visto, nel passato, partecipare alle opere di ricostruzione di Vajont e Friuli, coniugando impegno culturale e sociale.“Che una Università partecipi allo sforzo di ricostruzione dopo eventi drammatici come quelli accaduti nelle Marche o nel Lazio, credo faccia parte della sua missione - ha commentato il rettore Alberto Ferlenga. In questo caso, Iuav ha messo in gioco le proprie competenze nell’ambito architettonico e la propria tradizione di intervento in eventi di questo tipo (Vajont, Friuli) dimostrando efficienza progettuale e capacità di produrre qualità”.
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