Cassazione: preavviso al Genio Civile obbligatorio se la costruzione sorge in area a rischio e interessa la pubblica incolumità
Tutte le costruzioni che possono interessare la pubblica incolumità, da realizzare in aree a rischio sismico, devono seguire la speciale disciplina antisismica. Con la sentenza 9126/2017, la Cassazione ha spiegato che non hanno invece nessuna influenza i materiali utilizzati.
Se, quindi, si vuole realizzare una costruzione in un’area a rischio, e il manufatto può pregiudicare l’incolumità delle persone, è necessario acquisire tutte le autorizzazioni previste e inviare una comunicazione preventiva al Genio Civile in modo che possano essere svolti i controlli del caso.
Queste regole, ha ribadito la Cassazione, valgono per tutte le opere, non solo per quelle permanenti, ma anche per quelle di natura precaria o temporanea.
Nei precedenti gradi di giudizio, i tribunali si erano soffermati sulla composizione del muro, cioè sui carichi dovuti ai materiali usati per la sua realizzazione, e sulla sua funzione. A detta dei responsabili dell’intervento, il muro non necessitava di nessuna armatura perché non aveva la funzione di contenimento e sostegno di altre strutture. Per gli stessi motivi non ritenevano necessario nessun preavviso alle autorità competenti.
I giudici, invece, avevano affermato che il preavviso e il rispetto delle norme antisismiche erano obbligatori dal momento che per la costruzione del muro erano stati utilizzati blocchi di calcestruzzo.
Nel caso in esame, data la pericolosità della zona sarebbe stato necessario inviare la comunicazione preventiva al Genio Civile. Il processo era stato però impostato nel modo sbagliato.
Se, quindi, si vuole realizzare una costruzione in un’area a rischio, e il manufatto può pregiudicare l’incolumità delle persone, è necessario acquisire tutte le autorizzazioni previste e inviare una comunicazione preventiva al Genio Civile in modo che possano essere svolti i controlli del caso.
Queste regole, ha ribadito la Cassazione, valgono per tutte le opere, non solo per quelle permanenti, ma anche per quelle di natura precaria o temporanea.
Antisismica, i materiali utilizzati non hanno importanza
I giudici si sono pronunciati sulla realizzazione di un muro di recinzione senza prima dotarsi di permessi e autorizzazioni.Nei precedenti gradi di giudizio, i tribunali si erano soffermati sulla composizione del muro, cioè sui carichi dovuti ai materiali usati per la sua realizzazione, e sulla sua funzione. A detta dei responsabili dell’intervento, il muro non necessitava di nessuna armatura perché non aveva la funzione di contenimento e sostegno di altre strutture. Per gli stessi motivi non ritenevano necessario nessun preavviso alle autorità competenti.
I giudici, invece, avevano affermato che il preavviso e il rispetto delle norme antisismiche erano obbligatori dal momento che per la costruzione del muro erano stati utilizzati blocchi di calcestruzzo.
Antisismica, conta la zona su cui si costruisce
La Cassazione ha spiegato che il contenzioso non può prendere come punto di riferimento i materiali. Vanno invece considerate la collocazione del muro, quindi se la sua costruzione può causare pericolo alle persone, e la natura del terreno. Nelle aree a rischio sismico le autorizzazioni e comunicazioni preventive sono sempre richieste.Nel caso in esame, data la pericolosità della zona sarebbe stato necessario inviare la comunicazione preventiva al Genio Civile. Il processo era stato però impostato nel modo sbagliato.
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