giovedì 9 marzo 2017

anche i geometri Diagnosi sismica, il correttivo al decreto ‘Sismabonus’ apre a tutti i tecnici

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2017/03/professione/diagnosi-sismica-il-correttivo-al-decreto-sismabonus-apre-a-tutti-i-tecnici_56921_33.html

Eliminato il requisito della laurea in ingegneria o architettura. Nelle linee guida otto classi di rischio e diverse indicazioni di calcolo

Geometri e periti potranno partecipare alla classificazione simica degli edifici. Lo prevede il correttivo al decreto “Sismsbonus”, contenente le Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, che inizialmente aveva ammesso solo ingegneri e architetti.
 
Il documento conferma le otto classi di rischio, con rischio crescente dalla A+ alla G, che possono essere determinate con due metodi alternativi, uno convenzionale e uno semplificato.
 
Oltre alle linee guida, che forniscono esempi di calcolo ai professionisti, il decreto contiene il fac-simile dell’asseverazione che deve essere compilata dal tecnico.
 

Classificazione sismica: non solo ingegneri e architetti

La prima versione del decreto Sismabonus riservava a professionisti in possesso della laurea in ingegneria o architettura, incaricati della progettazione strutturale direzione dei lavori e collaudo statico, l’attestazione dell’efficacia degli interventi volti alla riduzione del rischio sismico.
 
Il correttivo cancella il riferimento ai titoli di studio e parla, più genericamente, di “professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza”.
 

I metodi per la classificazione sismica

Il metodo convenzionale può essere applicato a ogni tipo di costruzione ed è basato sull’applicazione dei metodi di analisi previsti dalle Norme Tecniche. Questo metodo consente la valutazione della classe di rischio della costruzione sia nello stato di fatto sia dopo l’eventuale intervento.
 
Il metodo semplificato si basa sulla classificazione macrosismica dell’edificio. È indicato solo per gli edifici in muratura e può essere utilizzato sia per una valutazione preliminare indicativa sia per valutare la classe di rischio conseguente ad interventi di tipo locale.
 
Per la determinazione della classe di rischio si fa riferimento a due parametri: la perdita annuale media appesa (PAM), che tiene in considerazione le perdite economiche associate ai danni agli elementi strutturali e non e ai costi di costruzione, e l’indice di sicurezza (IS-V) della struttura, conosciuto anche come indice di rischio.
 

Classificazione sismica e Sismabonus

Il decreto fa una precisazione importante. Per tutti gli interventi che, pur riducendo il rischio, non consentono il passaggio alla classe di rischio minore, si possono comunque ottenere gli sgravi fiscali minimi. Si tratta, per fare un esempio, di interventi come la sistemazione dei controsoffitti, che pur mitigando il rischio, non sono quantificabili e certificabili in modo univoco in termini di benefici apportati.
 

Correttivo sismabonus, Geometri soddisfatti

“Desidero ringraziare il Signor Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il suo staff, la struttura tecnica e il Consiglio Superiore per averci ascoltato e per aver compreso la necessità di intervenire con un decreto correttivo in tempi brevissimi – ha commentato il presidente del Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati, Maurizio Savoncelli -  Un provvedimento che sancisce l’operatività, a ciascuno per le rispettive competenze, di tutti i professionisti tecnici, iscritti ad ordini e collegi professionali. Uno strumento indispensabile per far partire questa importante ed epocale attività di prevenzione del rischio sismico, che trova la sua prima operatività nelle misure del sisma bonus. La sicurezza delle costruzioni deve essere auspicata su tutto il patrimonio edilizio esistente: non solo sui grandi fabbricati, ma anche sulle piccole modeste costruzioni. Chiarezza e strumenti operativi adeguati sono elementi indispensabili per raggiungere i risultati attesi dai cittadini e dal Paese”. 
 
Ricordiamo che nei giorni scorsi il Presidente del CNGeGL Maurizio Savoncelli e il Presidente del CNPI Giampiero Giovannetti avevano giudicato un errore il limite di affidamento delle classificazioni sismiche a ingegneri e architetti e si erano subito mobilitati, inviando al Ministro Delrio una lettera con la richiesta di un immediato correttivo al provvedimento.
 
Alla richiesta dei geometri e dei periti avevano poi fatto seguito le dichiarazioni di Fondazione Inarcassa e Inarsind, che difendevano invece la scelta di limitare le classificazioni a ingegneri e architetti.
 
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