La norma che mira alla salvaguardia delle aree non edificate è stata associata ad altri 4 disegni di legge simili
7/07/2016 – È iniziato nelle Commissioni Ambiente e Agricoltura del Senato l’esame del disegno di legge sul contenimento del consumo di suolo.
La norma è stata associata ad altri 4 disegni di legge (Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo, Disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio, Legge quadro per la protezione e la gestione sostenibile del suolo, Riconversione ecologica delle città e limitazione al consumo di suolo) e le Commissioni svolgeranno un ciclo di audizioni per disporre di un quadro informativo ancora più approfondito.
Il provvedimento approvato alla Camera stabilisce infatti che per 5 anni i terreni che hanno beneficiato di finanziamenti pubblici legati alle politiche agricole comunitarie (PAC) e ai piani di sviluppo rurale (PSR) non potranno cambiare la destinazione d’uso.
L'obiettivo è quello di promuovere e tutelare l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente, contenere il consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione del dissesto idrogeologico e delle strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici.
Per centrare l’obiettivo di azzerare il consumo di suolo entro il 2050 si punta su una pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica che privilegi il riuso e la rigenerazione urbana e l'utilizzo agroforestale dei suoli agricoli abbandonati, anche grazie ad incentivi fiscali.
La legge introduce il principio secondo cui i Comuni, nelle loro scelte di pianificazione, dovranno fornire un'adeguata motivazione rispetto a nuove scelte di espansione, dandopriorità assoluta alla rigenerazione delle aree già urbanizzate.
Infine, allo scopo di favorire la sicurezza e l'efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente, sarà consentita la demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali in classe energetica E, F o G, o inadeguati dal punto di vista sismico o del rischio idrogeologico, che preveda prestazioni energetiche di classe A o superiore rispetto a quelle antecedenti la demolizione.
Il disegno di legge ‘Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo’ punta al coordinamento delle politiche di sviluppo con quelle di tutela del paesaggio e al monitoraggio del consumo di suolo da parte dell'Istat, prevedendo che i titoli abilitativi edilizi debbano essere concentrati principalmente nelle aree già urbanizzate o parzialmente urbanizzate.
Il disegno di legge ‘Disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio’ è impostato soprattutto sull'importanza del paesaggio agrario; stabilisce infatti una rigorosa suddivisione tra le aree urbanizzate e le aree che appartengono all’uso agricolo e alla conservazione della natura e prescrive che ogni nuovo impiego di suolo avvenga all’interno del perimetro della città edificata, lasciando all’uso produttivo agricolo tutte le restanti aree.
Infine il progetto di legge per la protezione e la gestione sostenibile del suolo è finalizzato alla gestione sostenibile del suolo e alla conservazione delle sue capacità di svolgere una funzione economica, ambientale, sociale e culturale, anche per la sicurezza alimentare.
La norma è stata associata ad altri 4 disegni di legge (Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo, Disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio, Legge quadro per la protezione e la gestione sostenibile del suolo, Riconversione ecologica delle città e limitazione al consumo di suolo) e le Commissioni svolgeranno un ciclo di audizioni per disporre di un quadro informativo ancora più approfondito.
Contenimento del consumo di suolo: gli aspetti salienti
Il disegno di legge sul consumo di suolo mira a bloccare il degrado e a salvaguardare il territorio, con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica.Il provvedimento approvato alla Camera stabilisce infatti che per 5 anni i terreni che hanno beneficiato di finanziamenti pubblici legati alle politiche agricole comunitarie (PAC) e ai piani di sviluppo rurale (PSR) non potranno cambiare la destinazione d’uso.
L'obiettivo è quello di promuovere e tutelare l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente, contenere il consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione del dissesto idrogeologico e delle strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici.
Per centrare l’obiettivo di azzerare il consumo di suolo entro il 2050 si punta su una pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica che privilegi il riuso e la rigenerazione urbana e l'utilizzo agroforestale dei suoli agricoli abbandonati, anche grazie ad incentivi fiscali.
La legge introduce il principio secondo cui i Comuni, nelle loro scelte di pianificazione, dovranno fornire un'adeguata motivazione rispetto a nuove scelte di espansione, dandopriorità assoluta alla rigenerazione delle aree già urbanizzate.
Infine, allo scopo di favorire la sicurezza e l'efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente, sarà consentita la demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali in classe energetica E, F o G, o inadeguati dal punto di vista sismico o del rischio idrogeologico, che preveda prestazioni energetiche di classe A o superiore rispetto a quelle antecedenti la demolizione.
Consumo di suolo: le altre 4 norme per contrastarlo
Gli altri 4 disegni di legge presentano ciascuno proposte interessanti; il disegno di legge sulla riconversione ecologica delle città e limitazione al consumo di suolo pensa anche alla perequazione urbanistica, alla compensazione e mitigazione dell'inquinamento delle città, con l'individuazione di ‘cinture verde' intorno ai centri abitati e alla nascita di ecoquartieri.Il disegno di legge ‘Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo’ punta al coordinamento delle politiche di sviluppo con quelle di tutela del paesaggio e al monitoraggio del consumo di suolo da parte dell'Istat, prevedendo che i titoli abilitativi edilizi debbano essere concentrati principalmente nelle aree già urbanizzate o parzialmente urbanizzate.
Il disegno di legge ‘Disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio’ è impostato soprattutto sull'importanza del paesaggio agrario; stabilisce infatti una rigorosa suddivisione tra le aree urbanizzate e le aree che appartengono all’uso agricolo e alla conservazione della natura e prescrive che ogni nuovo impiego di suolo avvenga all’interno del perimetro della città edificata, lasciando all’uso produttivo agricolo tutte le restanti aree.
Infine il progetto di legge per la protezione e la gestione sostenibile del suolo è finalizzato alla gestione sostenibile del suolo e alla conservazione delle sue capacità di svolgere una funzione economica, ambientale, sociale e culturale, anche per la sicurezza alimentare.
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