(di Maria Grazia Marilotti)
CAGLIARI - Un operatore di impianto che non si tiene al corrimano delle scale. Ancora, un bullone lasciato per errore su un ballatoio in quota e che cadendo potrebbe finire in testa a un lavoratore, con possibile gravi conseguenze. Sono solo due esempi delle piccole disattenzioni che possono provocare infortuni sul lavoro. Per ridurli al minimo, la società Sarlux (Gruppo Saras) ha deciso di adottare un protocollo per rafforzare e diffondere la cultura della prevenzione. Si chiama Programma BBS - Behavour Based Safety, ovvero, Sicurezza basata sul comportamento.
"Nato alla fine degli anni '70 e applicato inizialmente in ambito sanitario, il BBS é un metodo capace di assicurare ottimi risultati - spiega Vincenzo Greco, amministratore delegato della Sarlux - perché consente di misurare, in maniera scientifica, le azioni insicure e i loro effetti, per correggerle prima che diventino pericolose". Due le parole chiave: rinforzare e correggere. Il protocollo BBS punta infatti sul rinforzo dei comportamenti sicuri e sulla correzione di quelli errati per eliminare la possibilità che una disattenzione diventi infortunio. Una sorta di processo di "responsabilizzazione dolce", che allo stesso tempo contribuisce a costruire una cultura della sicurezza condivisa in azienda, non più con imposizioni piovute dall'alto, ma attraverso il coinvolgimento attivo e la costruzione di una sorta di coscienza collettiva.
"Intervenire sul comportamento significa bloccare all'origine la possibilità che chi opera agisca in maniera insicura ed evitare che insorga il rischio - argomenta Walter Cocco, responsabile Servizio prevenzione e sicurezza della Sarlux - In molti casi, il sistema sanzionatorio non è sufficiente. E' importante, ma non basta - chiarisce Cocco - per questo abbiamo deciso di aggiungere il sistema di sicurezza comportamentale che si basa sull'osservazione sul campo dei lavoratori da parte degli stessi lavoratori". Con un metodo assolutamente anonimo, ogni fase di lavorazione può diventare un "momento di monitoraggio". Durante il lavoro, ciascun dipendente dovrà osservare i comportamenti di un collega, per evidenziare quali potrebbero essere i comportamenti da evitare. Che, se non corretti, potrebbero portare ad eventi incidentali.
A fine giornata, saranno elaborate delle check list per poter impostare un'azione e intervenire sulla base dei dati osservati.
"E' un lavoro capillare che coinvolge tutti i reparti e impianti - prosegue il responsabile della sicurezza degli impianti di Sarroch - Si procede per 'gruppi di progetto', ciascun gruppo prende in esame determinati comportamenti sui quali si vuole incidere. Chi è coinvolto si fermerà per 10-15 secondi, quanto basta per esaminare quello che accade attorno a lui. Poi segnerà su un'apposita scheda di controllo quanto è emerso da questa micro analisi. Il BBS non prevede sanzioni, piuttosto indicazioni di azioni da non replicare attraverso rinforzi positivi, anche solo orali. Ad esempio, un complimento o un'incitazione spingono a fare sempre meglio e sono senz'altro più efficaci di un rimprovero".
Il primo progetto pilota é intanto già partito e sta già dando buoni frutti. "Nel definire l'identità della Sarlux, abbiamo capito che la sfida più importante, per noi, è quella della sicurezza, sia delle nostre persone che dell'ambiente - conclude Vincenzo Greco - così abbiamo importato dalla cultura anglosassone un sistema efficiente e che altrove ha già prodotto ottimi risultati. Il nuovo protocollo si aggiunge a tutte la serie di controlli, ispezioni, investimenti in attrezzature e formazione che da tempo il gruppo Saras mette in campo per garantire la sicurezza". http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/speciali/2014/12/09/saras-obiettivo-zero-infortuni-con-protocollo-prevenzione_57371c3e-cd8e-4c33-b791-9004149ac8a9.html
"Nato alla fine degli anni '70 e applicato inizialmente in ambito sanitario, il BBS é un metodo capace di assicurare ottimi risultati - spiega Vincenzo Greco, amministratore delegato della Sarlux - perché consente di misurare, in maniera scientifica, le azioni insicure e i loro effetti, per correggerle prima che diventino pericolose". Due le parole chiave: rinforzare e correggere. Il protocollo BBS punta infatti sul rinforzo dei comportamenti sicuri e sulla correzione di quelli errati per eliminare la possibilità che una disattenzione diventi infortunio. Una sorta di processo di "responsabilizzazione dolce", che allo stesso tempo contribuisce a costruire una cultura della sicurezza condivisa in azienda, non più con imposizioni piovute dall'alto, ma attraverso il coinvolgimento attivo e la costruzione di una sorta di coscienza collettiva.
"Intervenire sul comportamento significa bloccare all'origine la possibilità che chi opera agisca in maniera insicura ed evitare che insorga il rischio - argomenta Walter Cocco, responsabile Servizio prevenzione e sicurezza della Sarlux - In molti casi, il sistema sanzionatorio non è sufficiente. E' importante, ma non basta - chiarisce Cocco - per questo abbiamo deciso di aggiungere il sistema di sicurezza comportamentale che si basa sull'osservazione sul campo dei lavoratori da parte degli stessi lavoratori". Con un metodo assolutamente anonimo, ogni fase di lavorazione può diventare un "momento di monitoraggio". Durante il lavoro, ciascun dipendente dovrà osservare i comportamenti di un collega, per evidenziare quali potrebbero essere i comportamenti da evitare. Che, se non corretti, potrebbero portare ad eventi incidentali.
A fine giornata, saranno elaborate delle check list per poter impostare un'azione e intervenire sulla base dei dati osservati.
"E' un lavoro capillare che coinvolge tutti i reparti e impianti - prosegue il responsabile della sicurezza degli impianti di Sarroch - Si procede per 'gruppi di progetto', ciascun gruppo prende in esame determinati comportamenti sui quali si vuole incidere. Chi è coinvolto si fermerà per 10-15 secondi, quanto basta per esaminare quello che accade attorno a lui. Poi segnerà su un'apposita scheda di controllo quanto è emerso da questa micro analisi. Il BBS non prevede sanzioni, piuttosto indicazioni di azioni da non replicare attraverso rinforzi positivi, anche solo orali. Ad esempio, un complimento o un'incitazione spingono a fare sempre meglio e sono senz'altro più efficaci di un rimprovero".
Il primo progetto pilota é intanto già partito e sta già dando buoni frutti. "Nel definire l'identità della Sarlux, abbiamo capito che la sfida più importante, per noi, è quella della sicurezza, sia delle nostre persone che dell'ambiente - conclude Vincenzo Greco - così abbiamo importato dalla cultura anglosassone un sistema efficiente e che altrove ha già prodotto ottimi risultati. Il nuovo protocollo si aggiunge a tutte la serie di controlli, ispezioni, investimenti in attrezzature e formazione che da tempo il gruppo Saras mette in campo per garantire la sicurezza". http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/speciali/2014/12/09/saras-obiettivo-zero-infortuni-con-protocollo-prevenzione_57371c3e-cd8e-4c33-b791-9004149ac8a9.html
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