venerdì 5 dicembre 2014

Dissesto idrogeologico: mille opere pronte per il cantiere già dal 2015

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Presentato ieri dalle Regioni alla task force #italiasicura l’elenco di 4.751 interventi prioritari contro frane e alluvioni per 14,7 miliardi di euro

05/12/2014 - Sono 1.042 le opere pronte per il cantiere già dal 2015, per un importo di 3,2 miliardi di euro. Altri 3.697 interventi sono in fase di studio di fattibilità o progettazione.
Ieri pomeriggio le Regioni hanno presentato all’unità di missione della Presidenza del Consiglio #italiasicura un elenco di 4.751 opere di contrasto al dissesto idrogeologico e per ridurre i danni di frane e alluvioni.
 
“Adesso si fa sul serio, parte l’impresa della prevenzione, la più importante opera pubblica di cui il Paese ha urgente bisogno da sempre” ha detto il coordinatore della task force di Palazzo Chigi, Erasmo D’Angelis, aggiungendo che “per la prima volta, dopo immani tragedie con migliaia di morti, milioni di sfollati e danni per centinaia di miliardi, lo Stato ha una fotografia molto chiara di cosa e quanto serve per metterci in sicurezza e ridurre fortemente il rischio di vittime e devastazioni per frane e alluvioni”.
 
“Abbiamo messo ai blocchi di partenza il primo Piano nazionale di prevenzione della storia della Repubblica e abbiamo davanti a noi 6 anni di cantieri nella più totale trasparenza, e con controlli affidati finalmente anche ai cittadini” - ha detto D’Angelis al termine del vertice con le Regioni.
 
Gli interventi, selezionati secondo una scala di prioritàdefinita dal livello di pericolosità e validata dalle Autorità di bacino e dalla Protezione Civile di ogni Regione, saranno infatti inseriti nel Piano nazionale di prevenzione 2014-2020.
 
Italiasicura spiega che i 4.512 lavori proposti dalle Regioni richiederebbero un plafond di 14,7 miliardi di euro, il doppio delle risorse disponibili. La task force del Governo selezionerà le opere sulla base della qualità e dell’urgenza e, a gennaio 2015, stipulerà gli accordi di programma per realizzarle.
 
“Gli interventi cantierabili tra il 2015 e il 2017 sono solo 1.054 per un investimento di 3,2 miliardi di euro, una cifra garantita dai fondi Bei, Fsc e cofinanziamenti statali ed europei. La gran parte delle opere, purtroppo, è ancora da progettare o ferma ancora alla fase di studio di fattibilità o di preliminare, ma anche queste riceveranno finanziamenti per iniziare o completare la fase di progettazione e poter così essere pronti per la seconda fase di cantiere dal 2018 in poi” - ha chiarito D’Angelis.
 
“Noi ci siano messi gli stivali di gomma e li abbiamo fatti mettere a tutta la pubblica amministrazione - ha aggiunto il coordinatore di Italiasicura. Siamo un Paese perfettamente in grado di reggere questa sfida, abbiamo tecnici, tecnologie, professionalità, e una filiera di governance responsabile che passa dai presidenti di Regione nominati commissari di Governo contro il dissesto. Siamo felici anche per le oltre 300 opere già partite in pochi mesi come sull’Arno, e per i cantieri sbloccati a Genova”.
 
Le opere annunciate ieri si aggiungono a quanto già deciso il 20 novembre scorso: 69 interventi per 1 miliardo e 63 milioni di euro per ridurre il rischio allagamenti e frane nelle più grandi città italiane e nelle rispettive aree metropolitane.
 
Le città interessate da questo primo stralcio del Piano nazionale 2014-2020 sono Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Firenze, Bologna, Genova, Reggio Calabria, e per Cagliari, Messina, Palermo e Catania. Gli interventi riguardano 1.130 Comuni dove vivono oltre 21 milioni di persone, circa il 40% della popolazione italiana. Consultali nel dettaglio

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