Novità per Regolamento edilizio unico, lavori in casa, permesso di costruire, riqualificazione urbana, deduzione Irpef del 20%, rent to buy
04/12/2014 - Il decreto Sblocca Italia (DL 133/2014 convertito nella Legge 164/2014) ha introdotto significate modifiche al Testo Unico sull’Edilizia. Scarica il testo aggiornatoDi seguito le principali novità introdotte in edilizia.
Lavori in casa: per i lavori di manutenzione straordinaria che consistono nel frazionamento o accorpamento di unità immobiliari e che non modifichino la volumetria complessiva degli edifici, non riguardino parti strutturali e mantengano l’originaria destinazione d’uso, sarà consentita la realizzazione con Comunicazione di inizio lavori(Cil), anziché con Segnalazione certificata di inizio attività (Scia).
Il professionista dovrà attestare che le modifiche siano compatibili con la normativa antisismica e con quella sul rendimento energetico e, insieme alla Cil, dovrà consegnare gli elaborati progettuali; la Cil sarà valida anche ai fini dell’aggiornamento catastale.
Per gli interventi di manutenzione straordinaria non si pagherà il costo di costruzione - neanche nei casi di modifica della superficie delle singole unità immobiliari, che prima erano soggetti a permesso di costruire - né saranno dovuti gli oneri di urbanizzazione, salvo il caso in cui gli interventi aumentino il carico urbanistico o la superficie calpestabile.
Permesso di costruire in deroga: il permesso di costruire potrà andare in deroga anche alle destinazioni d’uso qualora venga accertato dal Consiglio comunale l’interesse pubblico dell’intervento. Il mutamento di destinazione d’uso non deve però comportare aumento della superficie coperta.
Termini del permesso di costruire: ci sarà la possibilità di prorogare i termini di inizio e di fine lavori previsti dal permesso di costruire in caso di lavori che si rivelino particolarmente complessi. Sono ridotti da 120 a 60 giorni i tempi dell’istruttoria del permesso di costruire nei Comuni oltre i 100mila abitanti; i termini raddoppiati restano invece nel caso di progetti particolarmente complessi.
Riqualificazione urbana: i Comuni e le Regioni potrannoridurre gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, i costi di costruzione e il contributo di costruzione, per incentivare gli interventi di ristrutturazione edilizia anziché di nuova costruzione, nell’ottica del contenimento del consumo di suolo.
Regolamento Edilizio Unico: in tal modo si sostituiranno gli oltre 8 mila regolamenti comunali oggi vigenti. Il regolamento-tipo sarà adottato da Governo, Regioni ed autonomie locali in Conferenza Unificata. Il Regolamento Edilizio Unico sarà pronto entro novembre 2015.
Deduzione Irpef del 20%, fino ad un massimo di 300mila euro, delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, per acquistare case nuove in classe energetica A o B, o ristrutturare case esistenti, e affittarle a canone concordato per almeno 8 anni.
Rent to buy: viene riordinata la normativa relativa al rent to buy, il contratto di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili. Affidamenti diretti: tempi più rapidi e affidamenti diretti, in deroga al Codice appalti, per i lavori,sotto la soglia comunitaria di 5,2 milioni di euro, di messa in sicurezza delle scuole, mitigazione dei rischi idraulici e geomorfologici, adeguamento sismico e tutela ambientale e del patrimonio culturale.
Mitigazione del rischio idrogeologico: Possibilità per le Regioni di avvalersi non solo di società in house, ma di tutti i soggetti pubblici e privati, per la progettazione e l’esecuzione degli interventi dimitigazione del rischio idrogeologico previsti dagli accordi di programma stipulati con le Regioni.
Grandi opere: 3 miliardi e 890 milioni di euro al Fondo Sblocca Cantieri per il periodo 2013-2020, per consentire la continuità dei cantieri in corso o il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all’avvio dei lavori nel 2014.
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