venerdì 5 dicembre 2014

Imu agricola: proroga al 2015 e revisione dei criteri applicativi

http://www.edilportale.com/news/2014/12/computo/imu-agricola-proroga-al-2015-e-revisione-dei-criteri-applicativi_42897_26.html
05/12/2014 - Il Governo prorogherà al 2015 il pagamento dell’IMU per i terreni agricoli e si impegnerà a rivedere i criteri applicativi della norma; lo ha dichiarato il sottosegretario all'Economia,Pier Paolo Baretta.

05/12/2014 - Il Governo prorogherà al 2015 il pagamento dell’IMU per i terreni agricoli e si impegnerà a rivedere i criteri applicativi della norma; lo ha dichiarato il sottosegretario all'Economia,Pier Paolo Baretta.
Il Sottosegretario infatti ha annunciato, a nome del Governo, “la sospensione dell’atto e una più approfondita riflessione sul meccanismo di regolamentazione dell’imposta” spiegando che “il governo presenterà a breve una soluzione sull'Imu agricola per arginare il disagio avuto dai Comuni".
 
“Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il ministero dell'Agricoltura e la presidenza del Consiglio", continua, "stanno lavorando ad una soluzione tecnica che verrà poi tradotta in un decreto legge o in un emendamento alla Legge di Stabilità".

Queste dichiarazioni giungono 4 giorni dopo la pubblicazione sul sito del Mef del DM 28 novembre 2014 che rimodula l’applicazione dell’esenzione dall’IMU secondo il criterio dell’altitudine; l’esenzione è prevista solo per i terreni agricoli di Comuni sopra i 601 metri e a quelli fra 281 e i 600 metri se posseduti da coltivatori diretti.
 
In più il DM obbliga i contribuenti per il 2014 ad effettuare il versamento dell’IMU in un’unica rata entro il 16 dicembre 2014Dopo le dichiarazioni del sottosegretario all'Economia arriva il parere favorevole dai senatori PD che su Facebook scrivono: “Consideriamo le dichiarazioni del sottosegretario Baretta sull'applicazione dell'Imu agricola, una risposta positiva e tempestiva all'interrogazione dei giorni scorsi”.
 
Tale annuncio arriva dopo varie contestazioni e richieste di rinvio del pagamento di alcune associazioni di categoria come Confagricoltura, Agrinsieme e Anci.
 
In particolare Agrinsieme aveva chiesto al ministero dell’Economia e delle Finanze il necessario rinvio, ricordando quanto sancito nello “Statuto del contribuente” che vieta di prevedere adempimenti a carico dei contribuenti prima di 60 giorni dalla entrata in vigore di provvedimenti di attuazione di nuove leggi.   Anche l’Anci infatti aveva evidenziato la questione ai Ministri competenti chiedendo il posticipo al 2015 in quanto "l’applicazione della norma rischiava di provocare variazioni non governate delle risorse effettivamente disponibili per i Comuni considerati montani, oltre che disorientamento nei contribuenti tenuti al pagamento in prossimità della sua scadenza".
 
Contestata anche la scelta dell’altimetria del centro abitato quale unico criterio di distinzione; questa scelta penalizzava gravemente i territori montani di molti Comuni caratterizzati da rilevanti dislivelli e non teneva conto della posizione reale del terreno agricolo rispetto al suo centro.
 
Ora però il Governo ci ripensa e più parti esprimono la propria soddisfazione; i senatori PD ad esempio scrivono su facebook: “Siamo soddisfatti che sia stata riconosciuta la delicatezza del problema e che si sia tenuta nella dovuta considerazione la giusta preoccupazione degli agricoltori, dei sindaci e dei presidenti delle provincie. Garantiamo il nostro impegno a seguire gli ulteriori sviluppi”.

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