Gli obiettivi del Piano ‘Connettere l’Italia’: mobilità sostenibile e competitività delle aree urbane
18/08/2016 – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha definito una nuova strategia per le politiche dei trasporti puntano su mobilità sostenibile e competitività delle aree urbane.
La strategia è sintetizzata nel documento “Connettere l’Italia – Strategie per le infrastrutture di trasporto e logistica”, redatto dalla Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'alta sorveglianza del Ministero guidato da Graziano Delrio, che rielabora i contenuti dell’allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) approvato ad aprile 2016.
La prima sezione del documento, “Verso una nuova stagione”, offre una sintesi delle motivazioni e le opportunità per una nuova stagione di ideazione e realizzazione delle infrastrutture, articolata in tre momenti distinti di Pianificazione, Programmazione e Progettazione.
In particolare vengono identificati tre strumenti:
- il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) che rappresenterà il quadro di riferimento all’interno del quale integrare le future politiche infrastrutturali;
- il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP), che sarà lo strumento unitario per la programmazione triennale delle opere e per il monitoraggio;
- i decreti attuativi del nuovo codice degli appalti che definiranno i nuovi criteri di revisione progettuale (project review) e introdurranno il dibattito pubblico nell’iter realizzativo delle nuove opere.
La seconda sezione, “Da dove partiamo”, presenta una ricognizione dello scenario attuale e degli ambiti di interesse del futuro PGTL e si articola secondo:
- “Il sistema delle infrastrutture di trasporto”, attraverso la descrizione del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT) e delle Reti europee TEN-T, viene fornita una visione sistemica ed organica dei fabbisogni infrastrutturali;
- “I poli”, per la prima volta nella politica infrastrutturale italiana sono messi al centro i temi dell’accessibilità e delle connessioni ai centri propulsivi del Paese: le città, i poli manifatturieri, i poli turistici;
- “I nodi”, dove si analizza lo stato attuale di aeroporti, porti e nodi intermodali;
- “Le reti di trasporto”, si occupa della rete di strade e autostrade e della rete ferroviaria, con un focus sulla rete ad alta capacità/alta velocità.
La terza sezione delinea gli ‘obiettivi della politica dei trasporti in Italia”:
- Mobilità sostenibile e sicura;
- Qualità della vita e competitività nelle aree urbane e metropolitane;
- Sostegno alle politiche industriali di filiera.
Gli obiettivi strategici confluiranno nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica orientandone l’analisi dei fabbisogni, il monitoraggio in itinere e la valutazione ex post.
L’ultima sezione evidenzia le quattro le strategie da mettere in campo (alcune già in atto) per il raggiungimento degli obiettivi:
- Infrastrutture utili, snelle e condivise;
- Integrazione modale e intermodalità;
- Valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente;
- Sviluppo urbano sostenibile.
La strategia è sintetizzata nel documento “Connettere l’Italia – Strategie per le infrastrutture di trasporto e logistica”, redatto dalla Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'alta sorveglianza del Ministero guidato da Graziano Delrio, che rielabora i contenuti dell’allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) approvato ad aprile 2016.
La prima sezione del documento, “Verso una nuova stagione”, offre una sintesi delle motivazioni e le opportunità per una nuova stagione di ideazione e realizzazione delle infrastrutture, articolata in tre momenti distinti di Pianificazione, Programmazione e Progettazione.
In particolare vengono identificati tre strumenti:
- il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) che rappresenterà il quadro di riferimento all’interno del quale integrare le future politiche infrastrutturali;
- il Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP), che sarà lo strumento unitario per la programmazione triennale delle opere e per il monitoraggio;
- i decreti attuativi del nuovo codice degli appalti che definiranno i nuovi criteri di revisione progettuale (project review) e introdurranno il dibattito pubblico nell’iter realizzativo delle nuove opere.
La seconda sezione, “Da dove partiamo”, presenta una ricognizione dello scenario attuale e degli ambiti di interesse del futuro PGTL e si articola secondo:
- “Il sistema delle infrastrutture di trasporto”, attraverso la descrizione del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT) e delle Reti europee TEN-T, viene fornita una visione sistemica ed organica dei fabbisogni infrastrutturali;
- “I poli”, per la prima volta nella politica infrastrutturale italiana sono messi al centro i temi dell’accessibilità e delle connessioni ai centri propulsivi del Paese: le città, i poli manifatturieri, i poli turistici;
- “I nodi”, dove si analizza lo stato attuale di aeroporti, porti e nodi intermodali;
- “Le reti di trasporto”, si occupa della rete di strade e autostrade e della rete ferroviaria, con un focus sulla rete ad alta capacità/alta velocità.
La terza sezione delinea gli ‘obiettivi della politica dei trasporti in Italia”:
- Mobilità sostenibile e sicura;
- Qualità della vita e competitività nelle aree urbane e metropolitane;
- Sostegno alle politiche industriali di filiera.
Gli obiettivi strategici confluiranno nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica orientandone l’analisi dei fabbisogni, il monitoraggio in itinere e la valutazione ex post.
L’ultima sezione evidenzia le quattro le strategie da mettere in campo (alcune già in atto) per il raggiungimento degli obiettivi:
- Infrastrutture utili, snelle e condivise;
- Integrazione modale e intermodalità;
- Valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente;
- Sviluppo urbano sostenibile.
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