Il Consiglio dei Ministri proclama lo stato d’emergenza, Renzi: ‘ricostruzione nel rispetto delle comunità e della storia dei borghi’
26/08/2016 – Ricostruzione in tempi certi, tutelando l’identità dei borghi storici colpiti e promuovendo la cultura della prevenzione. È l’obiettivo del progetto “Casa Italia” annunciato da Matteo Renzi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri di ieri sera, che ha reso immediatamente spendibili 50 milioni di euro per i primi interventi.
“È difficile pensare di controllare la natura – ha ammesso Renzi – però l’Italia deve avere una visione che non sia solo emergenziale”. Il progetto “Casa Italia” propone quindi di affermare la cultura della prevenzione e della messa in sicurezza.
“Dobbiamo fare un'operazione per cui i lavori procedano spediti - ha aggiunto - A L'Aquila c'è stato un blocco e oggi ci sono 93 gru, cioè 93 cantieri aperti, tutto è ripartito nel 2014, i soldi ci sono e vanno spesi col controllo delle autorità per evitare atteggiamenti di sciacallaggio”.
Ancora difficile la stima sui tempi della ricostruzione, ma Renzi ha assicurato che l’obiettivo del Governo è “consentire agli sfollati di lasciare le tende il prima possibileper stare vicino al loro territorio, alle proprie radici”.
Il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, adotterà a breve il decreto di differimento dei tributi per i soggetti residenti nei Comuni in cui il terremoto ha provocato danni strutturali di gravità tale da impedire l’assolvimento degli obblighi fiscali. I comuni sono:
- nelle Marche Arquata del Tronto (AP), Acquasanta Terme (AP), Montegallo (AP), Montefortino (FM), Montemonaco (AP);
- in Abruzzo Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Campotosto (AQ), Valle Castellana (TE), Rocca Santa Maria (TE);
- nel Lazio Accumoli (RI), Amatrice (RI);
- in Umbria Preci (PG), Norcia (PG), Cascia (PG), Monteleone di Spoleto (PG).
Terremoto, il progetto Casa Italia
“È cruciale che le comunità rimangano comunità, lo dobbiamo alla storia di quei borghi”, ha affermato Matteo Renzi, che anche durante la visita ai luoghi del sisma ha assicurato che per la ricostruzione non si seguirà il modello delle New Town.“È difficile pensare di controllare la natura – ha ammesso Renzi – però l’Italia deve avere una visione che non sia solo emergenziale”. Il progetto “Casa Italia” propone quindi di affermare la cultura della prevenzione e della messa in sicurezza.
“Dobbiamo fare un'operazione per cui i lavori procedano spediti - ha aggiunto - A L'Aquila c'è stato un blocco e oggi ci sono 93 gru, cioè 93 cantieri aperti, tutto è ripartito nel 2014, i soldi ci sono e vanno spesi col controllo delle autorità per evitare atteggiamenti di sciacallaggio”.
Ancora difficile la stima sui tempi della ricostruzione, ma Renzi ha assicurato che l’obiettivo del Governo è “consentire agli sfollati di lasciare le tende il prima possibileper stare vicino al loro territorio, alle proprie radici”.
Terremoto, dichiarato lo stato di emergenza
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato d’emergenza per i territori colpiti e stanziato 243 milioni, di cui i primi 50 milioni di euro, già spendibili immediatamente, sono destinati agli interventi di immediata necessità che verranno coordinati dalla Protezione civile.Il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, adotterà a breve il decreto di differimento dei tributi per i soggetti residenti nei Comuni in cui il terremoto ha provocato danni strutturali di gravità tale da impedire l’assolvimento degli obblighi fiscali. I comuni sono:
- nelle Marche Arquata del Tronto (AP), Acquasanta Terme (AP), Montegallo (AP), Montefortino (FM), Montemonaco (AP);
- in Abruzzo Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Campotosto (AQ), Valle Castellana (TE), Rocca Santa Maria (TE);
- nel Lazio Accumoli (RI), Amatrice (RI);
- in Umbria Preci (PG), Norcia (PG), Cascia (PG), Monteleone di Spoleto (PG).
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