Nella nuova legge urbanistica riqualificazione del patrimonio esistente, qualità del costruito e semplificazione delle procedure tra le linee guida di Paola Mammarella
Obiettivo principale delle legge è arrivare nel 2020 al consumo zero di territorio. Per questo le disposizioni cercano di scoraggiare le nuove costruzioni e di rendere più convenienti e veloci gli interventi di recupero.
In quest'ottica, la nuova legge urbanistica dà una nuova definizione diristrutturazione edilizia, tra cui vengono inclusi i cambi di destinazione d’uso e gli ampliamenti fino al 20% ammessi dal PRG.
Gli interventi edilizi liberi che non necessitano di una comunicazione preventiva saranno considerati tali anche da un punto di vista paesaggistico.
Per incentivare gli interventi di riqualificazione a scapito delle nuove lottizzazioni, la norma prevede un contributo di costruzione differenziato. Il contributo sarà pari al 5% del costo medio di costruzione per gli interventi di recupero. In caso di nuove costruzioni il contributo sarà aumentato del 20% del costo medio.
I PRG non potranno individuare ulteriori aree di insediamento, se non per soddisfare esigenze abitative primarie e solo in mancanza di soluzioni alternative.
Alla scadenza dei vincoli urbanistici, i Comuni dovranno ripianificare l’area entro il termine perentorio di un anno.
La legge istituisce l'Osservatorio del paesaggio, con i compiti di documentazione, studio, elaborazione, partecipazione e monitoraggio, e un comitato di professionistidi comprovata esperienza nella progettazione architettonica e urbana.
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