Cassazione: entrambe le sanzioni mirano a rimuovere le conseguenze di un reato e a ripristinare lo stato dei luoghi
Il principio è stato sancito dalla Cassazione, che con la sentenza 32351/2015 ha esaminato il caso di un manufatto realizzato senza le dovute autorizzazioni in zona sismica.
In primo grado i giudici avevano subordinato la sospensione della pena allademolizione dell’abuso. I responsabili avevano però obiettato che l’immobile era stato acquisito nel patrimonio del Comune.
La Cassazione ha confermato la pronuncia di primo grado spiegando che la presenza di un fabbricato abusivo rappresenta la conseguenza di un reato, che va quindi eliminata.
Secondo i giudici, la demolizione e l’acquisizione del manufatto nel patrimonio del Comune hanno lo stesso obiettivo, cioè eliminare l’abuso. I due provvedimenti non sono quindi incompatibili.
L’unico limite può essere la volontà del Comune. Il Consiglio comunale può infatti decidere di non procedere alla demolizione per la presenza di prevalenti interessi pubblici.
Nessun commento:
Posta un commento