Dopo le modifiche al Testo Unico dell’Edilizia, il Governo schematizza le pratiche da redigere e gli uffici a cui consegnarle
Quale pratica presentare all’Amministrazione competente per un intervento edilizio, a chi rivolgersi e quali documenti produrre. Lo spiega il Dipartimento per la Funzione pubblica, che ha pubblicato sul portale “Italia Semplice” una Guida alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) dopo le novità introdotte dai Decreti “Scia 1” (Dlgs 126/2016) e “Scia 2” (Dlgs 222/2016).
Oltre alla SCIA, i due decreti hanno modificato il panorama dei titoli abilitativi richiesti per i lavori. La Guida serve quindi per orientare professionisti, imprese e Amministrazioni alle nuove procedure e alla consultazione della tabella allegata al decreto "Scia 2" che riassume gli interventi realizzabili correlandoli al titolo abilitativo idoneo e all’iter da seguire.
Nella guida riservata a cittadini e imprese, ad esempio, è spiegato che “l’Amministrazione chiede una volta sola”. Questo significa che si presenta una sola istanza allo Sportello unico del Comune. Nel caso in cui siano necessarie più segnalazioni o comunicazioni, lo Sportello unico del Comune la trasmette immediatamente alle altre amministrazioni interessate per i controlli di loro competenza. L’attività può essere iniziata subito e le Amministrazioni hanno trenta giorni di tempo per bloccare i lavori.
L’estrema complessità delle norme rende spesso difficile comprendere le procedure da seguire caso per caso. Per fare un esempio, le linee guida pongono un quesito: per demolire un tramezzo nel proprio appartamento si deve presentare una Scia oppure basta una semplice comunicazione al Comune? Questa difficoltà ad orientarsi spesso costringe a recarsi più volte presso gli uffici pubblici, solo per capire cosa fare.
Per risolvere questo problema, col decreto Scia 2 è stata introdotta la tabella che, in corrispondenza dell’intervento da realizzare, indica la procedura da seguire, se sono necessari dei permessi, i casi in cui si forma il silenzio assenso, se basta una segnalazione o una comunicazione. L’amministrazione rilascia, anche in via telematica, la ricevuta dell’avvenuta presentazione della domanda, della segnalazione e della comunicazione.
Le istruzioni per le Amministrazioni spiegano come adottare la modulistica standardizzata, quali documenti sono tenute a pubblicare sui propri siti istituzionali e le tempistiche da rispettare nelle diverse procedure.
Come si legge nelle linee guida, le Amministrazioni sono tenute a pubblicare, per i procedimenti di propria competenza, una breve descrizione del procedimento con i riferimenti normativi utili, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, gli atti e i documenti da allegare all'istanza e la modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni, le modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino, il termine per la conclusione del procedimento, i casi in cui è ammessa l’autocertificazione o in cui può formarsi il silenzio assenso, gli strumenti di tutela legale per errori o ritardi della PA, i link per l’accesso ai servizi online, le modalità per effettuare i pagamenti, le modalità con cui attivare il potere sostitutivo in caso di inerzia dell’Amministrazione.
A giugno 2016 stato adottato il decreto “Scia 1”, che ha dettato i princìpi per l’adozione dei moduli unificati e standardizzati. Moduli che definiscono esaustivamente, per tipologia di procedimento, i contenuti delle istanze, le procedure e i documenti da allegare.
A novembre, il decreto “Scia 2” ha modificato il Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001) eliminando la Denuncia di inizio attività (Dia) e la Comunicazione di inizio lavori (Cil), lasciando cinque procedure edilizie principali: attività di edilizia libera, Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), permesso di costruire e Scia alternativa al permesso di costruire. Il decreto ha previsto l’adozione, entro il 9 febbraio 2017, del glossario unico delle principali opere edilizie e delle categorie d’intervento a cui appartengono, che sarà facilmente consultabile anche dai non addetti ai lavori.
Oltre alla SCIA, i due decreti hanno modificato il panorama dei titoli abilitativi richiesti per i lavori. La Guida serve quindi per orientare professionisti, imprese e Amministrazioni alle nuove procedure e alla consultazione della tabella allegata al decreto "Scia 2" che riassume gli interventi realizzabili correlandoli al titolo abilitativo idoneo e all’iter da seguire.
Scia, guida per cittadini, imprese e PA
Le istruzioni del Dipartimento sono articolate in due guide: una per cittadini e imprese, l’altra per gli “addetti ai lavori”, cioè le Amministrazioni chiamate a rispondere in modo diverso alle istanze di chi intende avviare un intervento.Nella guida riservata a cittadini e imprese, ad esempio, è spiegato che “l’Amministrazione chiede una volta sola”. Questo significa che si presenta una sola istanza allo Sportello unico del Comune. Nel caso in cui siano necessarie più segnalazioni o comunicazioni, lo Sportello unico del Comune la trasmette immediatamente alle altre amministrazioni interessate per i controlli di loro competenza. L’attività può essere iniziata subito e le Amministrazioni hanno trenta giorni di tempo per bloccare i lavori.
L’estrema complessità delle norme rende spesso difficile comprendere le procedure da seguire caso per caso. Per fare un esempio, le linee guida pongono un quesito: per demolire un tramezzo nel proprio appartamento si deve presentare una Scia oppure basta una semplice comunicazione al Comune? Questa difficoltà ad orientarsi spesso costringe a recarsi più volte presso gli uffici pubblici, solo per capire cosa fare.
Per risolvere questo problema, col decreto Scia 2 è stata introdotta la tabella che, in corrispondenza dell’intervento da realizzare, indica la procedura da seguire, se sono necessari dei permessi, i casi in cui si forma il silenzio assenso, se basta una segnalazione o una comunicazione. L’amministrazione rilascia, anche in via telematica, la ricevuta dell’avvenuta presentazione della domanda, della segnalazione e della comunicazione.
Le istruzioni per le Amministrazioni spiegano come adottare la modulistica standardizzata, quali documenti sono tenute a pubblicare sui propri siti istituzionali e le tempistiche da rispettare nelle diverse procedure.
Come si legge nelle linee guida, le Amministrazioni sono tenute a pubblicare, per i procedimenti di propria competenza, una breve descrizione del procedimento con i riferimenti normativi utili, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria, gli atti e i documenti da allegare all'istanza e la modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni, le modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino, il termine per la conclusione del procedimento, i casi in cui è ammessa l’autocertificazione o in cui può formarsi il silenzio assenso, gli strumenti di tutela legale per errori o ritardi della PA, i link per l’accesso ai servizi online, le modalità per effettuare i pagamenti, le modalità con cui attivare il potere sostitutivo in caso di inerzia dell’Amministrazione.
Decreti Scia 1 e Scia 2
Ricordiamo che i decreti Scia 1 e Scia 2 attuano la riforma della Pubblica Amministrazione avviata dal Ministro Maria Anna Madia (Legge 124/2015).A giugno 2016 stato adottato il decreto “Scia 1”, che ha dettato i princìpi per l’adozione dei moduli unificati e standardizzati. Moduli che definiscono esaustivamente, per tipologia di procedimento, i contenuti delle istanze, le procedure e i documenti da allegare.
A novembre, il decreto “Scia 2” ha modificato il Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/2001) eliminando la Denuncia di inizio attività (Dia) e la Comunicazione di inizio lavori (Cil), lasciando cinque procedure edilizie principali: attività di edilizia libera, Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), permesso di costruire e Scia alternativa al permesso di costruire. Il decreto ha previsto l’adozione, entro il 9 febbraio 2017, del glossario unico delle principali opere edilizie e delle categorie d’intervento a cui appartengono, che sarà facilmente consultabile anche dai non addetti ai lavori.
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