La detrazione 50% prorogata per il 2017 spetta solo per interventi iniziati a decorrere dal 1 gennaio 2016
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione aggiornata a gennaio 2017 della Guida alle agevolazioni per il Bonus Mobili, detrazione del 50% per chi arreda la casa ristrutturata.
In precedenza, invece, per gli stessi beni comprati nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, il presupposto per fruire dell’agevolazione era quello di aver sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 26 giugno 2012.
Per gli interventi di ristrutturazione iniziati nel 2016 (anche se proseguiranno nel 2017), l’importo massimo agevolabile è di 10.000 euro, considerato al netto delle spese sostenute nello stesso anno e per le quali si è fruito della detrazione.
L’Agenzia fa sapere inoltre che le casistiche non sono cambiate rispetto al passato, tuttavia ricorda che, nel caso in cui parte degli acquisti siano già stati portati in detrazione con il regime precedente, l’importo massimo di 10mila euro, riferito a lavori iniziati nel 2016 o nel 2017, deve essere considerato al netto delle spese per le quali si è fruito già dell’agevolazione.
Per esempio si specifica che si ha diritto all’agevolazione per l’acquisto dei mobili all’estero se si eseguono i medesimi adempimenti previsti per gli acquisti effettuati in Italia (documentando la spesa con fattura e pagando con carta di credito o di debito).
Viene anche precisato che tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che permettono di avere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.
Bonus mobili: proroga e novità
Le Entrate ricordano che la Legge di Bilancio 2017 ha stabilito che la detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), vale anche per le spese sostenute nell’anno in corso, purché collegate a interventi di ristrutturazione edilizia iniziati a partire dal 1° gennaio 2016.In precedenza, invece, per gli stessi beni comprati nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, il presupposto per fruire dell’agevolazione era quello di aver sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 26 giugno 2012.
Per gli interventi di ristrutturazione iniziati nel 2016 (anche se proseguiranno nel 2017), l’importo massimo agevolabile è di 10.000 euro, considerato al netto delle spese sostenute nello stesso anno e per le quali si è fruito della detrazione.
L’Agenzia fa sapere inoltre che le casistiche non sono cambiate rispetto al passato, tuttavia ricorda che, nel caso in cui parte degli acquisti siano già stati portati in detrazione con il regime precedente, l’importo massimo di 10mila euro, riferito a lavori iniziati nel 2016 o nel 2017, deve essere considerato al netto delle spese per le quali si è fruito già dell’agevolazione.
Bonus mobili: le FAQ delle entrate
Nella parte finale della guida l’Agenzia risponde ai questi più frequenti sulla detrazione.Per esempio si specifica che si ha diritto all’agevolazione per l’acquisto dei mobili all’estero se si eseguono i medesimi adempimenti previsti per gli acquisti effettuati in Italia (documentando la spesa con fattura e pagando con carta di credito o di debito).
Viene anche precisato che tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che permettono di avere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.
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