martedì 29 marzo 2016

Nuova Sabatini, le PMI potranno fare domanda dal 2 maggio

di Paola Mammarella http://www.edilportale.com/news/2016/03/normativa/nuova-sabatini-le-pmi-potranno-fare-domanda-dal-2-maggio_51048_15.html

Le richieste devono essere compilate in formato elettronico utilizzando solo i modelli predisposti dal Mise ed essere inviati tramite Pec

29/03/2016 – Le domande per accedere agli incentivi della Nuova Sabatini potranno essere presentate a partire dal 2 maggio. Lo prevede la circolare 26673/2016 del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha definito le modalità con cui le piccole e medie imprese possono accedere alle agevolazioni per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
 

Come funziona la Nuova Sabatini

La misura serve a sostenere gli investimenti per acquisto, anche in leasing, di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali.
 
Il contributo, a disposizione delle PMI, copre parte degli interessi sui finanziamenti bancari ed è pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso del 2,75%, su un piano convenzionale di ammortamento, con rate semestrali costanti e della durata di cinque anni, di importo corrispondente al finanziamento.
 
Il contributo è correlato a un finanziamento bancario (o leasing), che può essere assistito fino all’80% dell’importo dal Fondo di garanzia, compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro.
 
Non sono ammissibili singoli beni di importo inferiore a 516,46 euro.

Non sono ammissibili neanche le spese:
- relative a “terreni e fabbricati”, incluse le opere murarie, e “immobilizzazioni in corso e acconti”;
- per l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti;
- relative a commesse interne;
- relative a macchinari, impianti e attrezzature usati o rigenerati;
- di funzionamento;
- relative a imposte, tasse e scorte;
- relative al contratto di finanziamento.
 

Nuova Sabatini, come fare domanda

La domanda di agevolazione deve essere compilata dall’impresa in formato elettronico, utilizzando solo i modelli predisposti dal Mise, essere corredata da firma digitale del legale rappresentante e inviata tramite Pec alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione. L’elenco può essere consultato sui siti web www.mise.gov.it ewww.abi.it.
 
Alla domanda di agevolazione bisogna allegare:
 
- nel caso in cui il modulo di domanda sia sottoscritto dal procuratore dell’impresa, copia dell’atto di procura e del documento di identità del soggetto che rilascia la procura;
- nel caso in cui l’impresa sia associata/collegata, il prospetto recante i dati per il calcolo della dimensione d’impresa;
- nel caso in cui il contributo sia superiore a 150 mila euro o il finanziamento superi il limite di 1,9 milioni di euro, la documentazione antimafia.
 
Ogni banca o intermediario finanziario, dopo aver verificato la documentazione ricevuta, dal primo al sesto giorno del mese prenota le risorse e il Ministero conferma la disponibilità totale o parziale entro cinque giorni lavorativi.
 
Entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di ricezione della comunicazione di disponibilità delle risorse, la banca o l’intermediario finanziario adotta la delibera di finanziamento e trasmette al Ministero l’elenco dei finanziamenti deliberati con tutti i dati dei beneficiari.
 
Entro trenta giorni dalla ricezione dell’elenco dei finanziamenti deliberati, il Ministero adotta il provvedimento di concessione delle agevolazioni, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione.
 
Successivamente, l’impresa stipula con la banca o l’intermediario finanziario il contratto di finanziamento.
 

I commenti

Secondo Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico, ”dal 2 maggio le piccole e medie imprese avranno una carta in più per ripartire, guardare al futuro con fiducia, per fare investimenti. La nuova Sabatini o Sabatini-ter è quello strumento di legge che abbiamo voluto dare per accrescere la competitività del sistema produttivo e migliorare l’accesso al credito per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Insomma, per ripartire davvero”.
 
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