Stabiliti i criteri generali e facoltativi per la determinazione di misure alternative a quelle previste nelle regole tecniche
21/03/2016 – I Vigili del Fuoco (VV.F) hanno emanato le linee guida per la valutazione in deroga dei progetti antincendio di edifici aperti al pubblico e sottoposti a tutela.
I VV.F hanno infatti pubblicato la Circolare 3181/2016, nella quale si stabiliscono i criteri generali per procedere, negli edifici sottoposti a tutela, alla progettazione antincendio attraverso la valutazione del rischio e l'individuazione di misure compensative e di soluzioni tecniche, in deroga a quelle previste nelle regole tecniche specifiche.
I VVF si sono resi conto però che “le caratteristiche morfologiche e strutturali degli edifici e dei beni tutelati, rendono talvolta difficoltosa l'applicazione delle misurecontenute nelle regole tecniche, attuabili in alcuni casi solo attraverso interventi invasivi, incompatibili con i vincoli storico- artistici posti sull'immobile”.
“L'istituto della deroga ha consentito al progettista, nella quasi totalità dei casi,attraverso un'attenta valutazione dei rischi, la determinazione di misure alternative a quelle previste nelle regole tecniche. Poiché da uno studio comparativo è emerso che alcune deroghe sono ricorrenti, si e ritenuto utile realizzare uno strumento di ausilio al progettista per la individuazione delle misure di sicurezza equivalenti quando, per tali attività, si ricorre all'istituto della deroga”.
Pertanto, congiuntamente al MIBACT, i Vigili del Fuoco hanno realizzato delle linee guida con le quali sono proposte soluzioni tecniche che possono essere adottate dal progettista per la richiesta di deroga alle regole tecniche di prevenzione incendi.
La circolare specifica però che il documento è da considerarsi un ausilio per il progettista, non essendo obbligatorio, per la individuazione delle misure tecniche che si intendono adottare in caso di ricorso all'istituto della deroga.
Il campo di applicazione è quello della progettazione, in deroga, degli edifici sottoposti a tutela, destinati a contenere attività dell'allegato 1 al DPR 151/2011 aperte al pubblico. In questo ambito, dal punto di vista metodologico, la linea guida prevede lapreliminare valutazione del rischio di incendio (per gli occupanti e per i beni tutelati) e, sulla base di questa, la determinazione di una strategia composta di soluzioni tecniche affinché sia assicurato un grado di sicurezza antincendio equivalente a quello della regola tecnica alla quale si intende derogare.
Le soluzioni tecniche in deroga affidano la compensazione del maggior rischio d'incendio, derivante dal mancato rispetto delle regole tecniche di settore, all'azione sinergica e complementare delle soluzioni conformi derivate dal DM 3 agosto 2015, modulate per il caso specifico, e delle misure aggiuntive, anche di tipo gestionale, per la salvaguardia degli occupanti e dei beni tutelati.
Considerato che i presupposti per la predisposizione della linea guida sono basati sui casi di deroga risultati più frequenti, le soluzioni tecniche proposte rappresentano una casistica, sicuramente non esaustiva, ma utile nella generalità delle problematiche progettuali legate alla compensazione del rischio incendio negli edifici sottoposti a tutela.
Infine la circolare sottolinea che il corretto utilizzo della guida nella progettazione in deroga alle norme vigenti prevede la sua adozione completa: dalla valutazione del rischio all'insieme di soluzioni proposte, perché solo in questo modo è assicurata l'integrità delle salvaguardie poste in alternativa alla regola tecnica alla quale si intende derogare.
I VV.F hanno infatti pubblicato la Circolare 3181/2016, nella quale si stabiliscono i criteri generali per procedere, negli edifici sottoposti a tutela, alla progettazione antincendio attraverso la valutazione del rischio e l'individuazione di misure compensative e di soluzioni tecniche, in deroga a quelle previste nelle regole tecniche specifiche.
Prevenzione incendi: le linee guida per gli edifici tutelati
Il documento ricorda che il DPR 151/2011 ha compreso le attività aperte al pubblico, ubicate negli edifici tutelati dallo Stato, tra quelle soggette ai procedimenti di prevenzione incendi. Per tali attività devono quindi essere applicate le rispettive regole tecniche.I VVF si sono resi conto però che “le caratteristiche morfologiche e strutturali degli edifici e dei beni tutelati, rendono talvolta difficoltosa l'applicazione delle misurecontenute nelle regole tecniche, attuabili in alcuni casi solo attraverso interventi invasivi, incompatibili con i vincoli storico- artistici posti sull'immobile”.
“L'istituto della deroga ha consentito al progettista, nella quasi totalità dei casi,attraverso un'attenta valutazione dei rischi, la determinazione di misure alternative a quelle previste nelle regole tecniche. Poiché da uno studio comparativo è emerso che alcune deroghe sono ricorrenti, si e ritenuto utile realizzare uno strumento di ausilio al progettista per la individuazione delle misure di sicurezza equivalenti quando, per tali attività, si ricorre all'istituto della deroga”.
Pertanto, congiuntamente al MIBACT, i Vigili del Fuoco hanno realizzato delle linee guida con le quali sono proposte soluzioni tecniche che possono essere adottate dal progettista per la richiesta di deroga alle regole tecniche di prevenzione incendi.
La circolare specifica però che il documento è da considerarsi un ausilio per il progettista, non essendo obbligatorio, per la individuazione delle misure tecniche che si intendono adottare in caso di ricorso all'istituto della deroga.
Antincendio: le soluzioni tecniche in deroga
Il campo di applicazione è quello della progettazione, in deroga, degli edifici sottoposti a tutela, destinati a contenere attività dell'allegato 1 al DPR 151/2011 aperte al pubblico. In questo ambito, dal punto di vista metodologico, la linea guida prevede lapreliminare valutazione del rischio di incendio (per gli occupanti e per i beni tutelati) e, sulla base di questa, la determinazione di una strategia composta di soluzioni tecniche affinché sia assicurato un grado di sicurezza antincendio equivalente a quello della regola tecnica alla quale si intende derogare.Le soluzioni tecniche in deroga affidano la compensazione del maggior rischio d'incendio, derivante dal mancato rispetto delle regole tecniche di settore, all'azione sinergica e complementare delle soluzioni conformi derivate dal DM 3 agosto 2015, modulate per il caso specifico, e delle misure aggiuntive, anche di tipo gestionale, per la salvaguardia degli occupanti e dei beni tutelati.
Considerato che i presupposti per la predisposizione della linea guida sono basati sui casi di deroga risultati più frequenti, le soluzioni tecniche proposte rappresentano una casistica, sicuramente non esaustiva, ma utile nella generalità delle problematiche progettuali legate alla compensazione del rischio incendio negli edifici sottoposti a tutela.
Infine la circolare sottolinea che il corretto utilizzo della guida nella progettazione in deroga alle norme vigenti prevede la sua adozione completa: dalla valutazione del rischio all'insieme di soluzioni proposte, perché solo in questo modo è assicurata l'integrità delle salvaguardie poste in alternativa alla regola tecnica alla quale si intende derogare.
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