Uno strumento per tutelare i beni paesaggistici naturali, storici e architettonici. Tutte le mappe saranno digitalizzate e georeferenziate
23/03/2016 - Un grande passo in avanti per tutelare i beni paesaggistici naturali, storici e architettonici e per introdurre una grande innovazione con la digitalizzazione e la georeferenziazione di tutte le mappe. Così la Regione Lazio definisce il Piano Territoriale Paesistico Regionale, appena approvato.
Cura dei territori, delle città e delle bellezze paesaggistiche sono gli ambiti e gli obiettivi di tutela e cura del territorio grazie al PTPR:
- il paesaggio costiero e i grandi fiumi, con programmi di intervento per la valorizzazione dei paesaggi costieri lacuali e marini;
- visuali e luoghi panoramici, con programmi di intervento per il paesaggio relativo alla valorizzazione paesaggistica delle visuali;
- il paesaggio agrario, con programmi di intervento per la tutela e la valorizzazione delle architetture rurali e del paesaggio agrario. In quest’ultimo caso l’obiettivo è la difesa, il rafforzamento, ed il sostegno dei territori rurali.
Inoltre, il Lazio è caratterizzato da una grande diffusione di siti e presenze culturali, luoghi di eccellenza di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale, dal punto di vista archeologico, architettonico o paesistico: è proprio su questi che la Regione può concentrare le risorse e le strategie di valorizzazione del patrimonio.
Il PTPR si avvale di una serie di strumenti, come la georeferenziazione edigitalizzazione, per evidenziare le diverse nature dei territori di riferimento; la creazione delle banche dati relative ai vincoli paesaggistici; la progettazione e implementazione continua del database relativo alle informazioni dei beni del paesaggio; i programmi di valorizzazione dei beni paesaggistici e individuazioni degli ambiti prioritari di intervento.
“Dopo 17 anni la Giunta ha approvato il piano paesistico - ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: finalmente dopo 17 anni diamo certezze contro la distruzione del paesaggio, per valorizzare il bello, per ridurre la burocrazia e soprattutto introdurre una grande innovazione con la digitalizzazione e la georeferenziazione di tutte le mappe, per avere strumenti moderni per fermare gli abusi ed essere più decisi e più forti nella valorizzazione del territorio, sia del patrimonio naturale e agricolo ma anche quello storico e naturale”.
“Il Ptpr disciplina l’uso del territorio di tutta la regione, e quindi dà certezze sia sulle aree da tutelare sia su quelle da valorizzare. E poi dà ai Comuni certezze su quali luoghi sono trasformabili”- è il commento di Michele Civita, Assessore Politiche del territorio e Mobilità, che ha aggiunto: è uno strumento che dà certezze a tutti e poi può, una volta approvato, semplificare la vita dei cittadini e degli enti locali perché una volta che i Comuni si adeguano al Piano avranno l’opportunità di dare loro le autorizzazioni”.
Cura dei territori, delle città e delle bellezze paesaggistiche sono gli ambiti e gli obiettivi di tutela e cura del territorio grazie al PTPR:
- il paesaggio costiero e i grandi fiumi, con programmi di intervento per la valorizzazione dei paesaggi costieri lacuali e marini;
- visuali e luoghi panoramici, con programmi di intervento per il paesaggio relativo alla valorizzazione paesaggistica delle visuali;
- il paesaggio agrario, con programmi di intervento per la tutela e la valorizzazione delle architetture rurali e del paesaggio agrario. In quest’ultimo caso l’obiettivo è la difesa, il rafforzamento, ed il sostegno dei territori rurali.
Inoltre, il Lazio è caratterizzato da una grande diffusione di siti e presenze culturali, luoghi di eccellenza di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale, dal punto di vista archeologico, architettonico o paesistico: è proprio su questi che la Regione può concentrare le risorse e le strategie di valorizzazione del patrimonio.
Il PTPR si avvale di una serie di strumenti, come la georeferenziazione edigitalizzazione, per evidenziare le diverse nature dei territori di riferimento; la creazione delle banche dati relative ai vincoli paesaggistici; la progettazione e implementazione continua del database relativo alle informazioni dei beni del paesaggio; i programmi di valorizzazione dei beni paesaggistici e individuazioni degli ambiti prioritari di intervento.
“Dopo 17 anni la Giunta ha approvato il piano paesistico - ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: finalmente dopo 17 anni diamo certezze contro la distruzione del paesaggio, per valorizzare il bello, per ridurre la burocrazia e soprattutto introdurre una grande innovazione con la digitalizzazione e la georeferenziazione di tutte le mappe, per avere strumenti moderni per fermare gli abusi ed essere più decisi e più forti nella valorizzazione del territorio, sia del patrimonio naturale e agricolo ma anche quello storico e naturale”.
“Il Ptpr disciplina l’uso del territorio di tutta la regione, e quindi dà certezze sia sulle aree da tutelare sia su quelle da valorizzare. E poi dà ai Comuni certezze su quali luoghi sono trasformabili”- è il commento di Michele Civita, Assessore Politiche del territorio e Mobilità, che ha aggiunto: è uno strumento che dà certezze a tutti e poi può, una volta approvato, semplificare la vita dei cittadini e degli enti locali perché una volta che i Comuni si adeguano al Piano avranno l’opportunità di dare loro le autorizzazioni”.
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