Fondi revocati se gli interventi non saranno cantierabili in tempi brevi, incentivi fiscali per la banda ultralarga
10/09/2014 - In arrivo 3,9 miliardi di euro per il completamento delle opere urgenti. Lo prevede la nuova versione del Decreto Sblocca Italia, che esclude anche dal patto di stabilità una serie di lavori segnalati dai Comuni e incentiva gli investimenti per la realizzazione della banda ultralarga.3,9 miliardi per le opere urgenti
Per consentire lo sblocco delle opere pubbliche considerate urgenti ed indifferibili, i cui cantieri sono fermi, il decreto Sblocca Italia rifinanzia con 3890 milioni di euro il Fondo Infrastrutture previsto dal Decreto del Fare (DL 69/2013) di cui 39 milioni per l’anno 2013, 26 milioni per l’anno 2014, 231 milioni per l’anno 2015, 159 milioni per l’anno 2016, 1.073 milioni per l’anno 2017, 2.066 milioni per l’anno 2018 e 148 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
Le risorse assegnate saranno revocate se gli interventi non verranno cantierati o appaltati entro le date stabilite dal decreto.
Saranno finanziati, a patto che siano cantierabili entro il 31 dicembre 2014, il completamento della copertura del Passante ferroviario di Torino; il completamento del sistema idrico Basento – Bradano, Settore G; l’asse autostradale Trieste – Venezia; gli interventi di soppressione e automazione di passaggi a livello sulla rete ferroviaria, individuati, con priorità per la tratta terminale pugliese del corridoio ferroviario adriatico da Bologna a Lecce; la tratta Colosseo – Piazza Venezia della Linea C di Roma.
Dovranno essere appaltabili entro il 31 dicembre 2014e cantierabili entro il 30 giugno 2015 l’ulteriore lotto costruttivo Asse AV/AC Verona Padova; il completamento dell’asse viario Lecco – Bergamo; la messa in sicurezza dell’asse ferroviario Cuneo – Ventimiglia; il completamento e l’ottimizzazione della Torino – Milano con la viabilità locale mediante l’interconnessione tra la SS 32 e la SP 299-Tangenziale di Novara-lotto 0 e lotto 1; il terzo Valico dei Giovi – AV Milano Genova; il Nuovo Tunnel del Brennero; il Quadrilatero Umbria – Marche; il completamento della Linea 1 della metropolitana di Napoli; il rifinanziamento dell’articolo 1, comma 70, della legge 27 dicembre 2013, n.147, relativo al superamento delle criticità sulle infrastrutture viarie concernenti ponti e gallerie; la messa in sicurezza dei principali svincoli della Strada Statale 131 in Sardegna.
Dovranno infine risultare appaltabili entro il 30 aprile 2015 e cantierabili entro il 31 agosto 2015 la metropolitana di Torino; la tramvia di Firenze; i lavori di ammodernamento ed adeguamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria, dallo svincolo di Rogliano allo svincolo di Atilia; l’Autostrada Salerno – Reggio Calabria svincolo Lauretana Borrello; l’adeguamento della strada statale n.372 “Telesina” tra lo svincolo di Caianello della Strada statale n.372 e lo svincolo di Benevento sulla strada statale n.88; il completamento della S.S. 291 in Sardegna; la variante della “Tremezzina” sulla strada statale internazionale 340 “Regina”, il collegamento stradale Masserano – Ghemme; il ponte stradale di collegamento tra l’autostrada per Fiumicino e l’EUR; l’asse viario Gamberale – Civitaluparella in Abruzzo; il primo lotto Asse viario S.S. 212 Fortorina; il quadruplicamento della linea ferroviaria Lucca Pistoia; gli aeroporti di Firenze e Salerno; il completamento del sistema idrico integrato della Regione Abruzzo.
Rientrano in questo ultimo gruppo anche le opere segnalate dai Comuni alla Presidenza del Consiglio fino al 15 giugno.
Opere incompiute segnalate dai Comuni
Le opere rimaste incompiute a causa di disaccordi tra le Amministrazioni, segnalate dai Comuni al Governo entro il 15 giugno scorso, potranno essere completate riconvocando la Conferenza di Servizi anche con tempi dimezzati. Nel caso in cui non riesca comunque a trovarsi un accordo, i Comuni possono far dirimere la questione al Consiglio dei ministri, che deve pronunciarsi entro 30 giorni.
Nel 2014 i pagamenti fino a 250 milioni di euro, effettuati per il completamento di queste opere, saranno esclusi dal patto di stabilità. Il Consiglio dei Ministri dovrà però accertare che le opere siano state preventivamente previste nel Piano Triennale delle opere pubbliche, che i pagamenti riguardino opere realizzate, in corso di realizzazione o per le quali sia possibile l’immediato avvio dei lavori e che i versamenti alle imprese che realizzano i lavori vengano effettuati entro il 31 dicembre 2014.
Banda ultralarga Il decreto prevede, fino al 31 dicembre 2015, un credito di imposta Ires e Irap, fino al 50% del costo dell’investimento, per la realizzazione di interventi sulla rete fissa e mobile, su impianti wireless e via satellite, inclusi gli interventi infrastrutturali di backhaul, relativi all’accesso primario e secondario attraverso cui viene fornito il servizio a banda ultralarga.
Per accedere all’incentivo gli interventi non devono già essere stati previsti in piani industriali o finanziari approvati entro il 31 luglio 2014 e la quota di investimento privato non deve essere inferiore alle seguenti soglie:
- 200 mila euro nei comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti;
- 500 mila euro nei comuni con popolazione compresa tra 5 mila e 10 mila abitanti;
- 1 milione di euro nei comuni con popolazione superiore ai 10 mila abitanti.
Overdesign
Nella realizzazione delle opere pubbliche non possono essere richieste modifiche dei progetti rispondenti a standard tecnici e di sicurezza superiori a quelli previsti a livello comunitario. Eventuali modifiche sono ammesse a condizione che siano accompagnate da una stima dei sovraccosti e che siano preventivamente valutati la loro sostenibilità economica e l’impatto sui tempi di realizzazione.
Fondi Inail
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto saranno individuate le opere di pubblica utilità in avanzato stato di realizzazione da completare grazie all’utilizzo dei fondi Inail.
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