mercoledì 24 settembre 2014

Astral, batosta sugli accessi alle proprietà private: centinaia di verbali tra la Monti Lepini e la Pontina

ACCERTAMENTI IN CORSO DA PARTE DELL'AGENZIA 

Considerati non autorizzati anche i ponticelli dei poderi, scatta una sanzione di 150 euro. Chiesto il pagamento di quattro anni di arretrati. Multati i titolari degli insediamenti lungo le strade ex Anas

Ora l’Astral scopre i ponti e batte cassa per gli accessi alle proprietà private, sia di civile abitazione che di sedi industriali e commerciali, lungo le strade passate sotto la sua competenza. Capita ai margini della 156 dei Monti Lepini e sulla Pontina dove anche gli accessi ai poderi della bonifica all’improvviso sarebbero diventati “abusivi”. E per regolarizzarli, l’agenzia regionale chiede una sanzione amministrativa-pecuniaria di 150 euro e il pagamento degli “arretrati” dal 2011, anno di passaggio della proprietà delle strade dall’Anas all’Astral, ad oggi. Centocinquanta euro all’anno contro i 40 euro mediamente pagati prima del passaggio di proprietà. Insomma una mannaia per l’economia di numerose famiglie ed imprenditori dell’Agro Pontino. Sono per rimanere nell’ambito di un semplice podere, la famiglia residente dovrebbe pagare 750 euro, stando ai verbali dell’Astral.
ECCO I VERBALI DELL'ASTRAL. L’accertamento è in atto e da quanto si apprende, personale incaricato dall’Agenzia Strade Lazio, arriva, bussa e chiede la documentazione relativa al ponticello che ti immette nella tua proprietà. E se non ne sei in possesso, perché casa tua è un podere risalente all’epoca della bonifica, la multa di 150 euro è assicurata. aier regolarizzarti dovrà pagare i cosiddetti arretrati, anche se dalla stessa Astral non hai mai ricevuto alcuna bolletta dal 2011 ad oggi. Stessa cosa succede anche a chi il ponticello glielo ha rifatto la Provincia, magari a seguito del potenziamento della carreggiata. E se te lo ha rifatto la Provincia tu non hai alcuna documentazione. Anche in questo caso l’Astral ti chiede i 150 euro più i seicento euro per i quattro anni di presunti arretrati. Questi ultimi sarebbero chiesti indistintamente a tutti, anche a coloro che solo di recente - poco prima del 2011 - hanno chiesto e ottenuto autorizzazione per la realizzazione o rifacimento del ponte di accesso alla proprietà privata. Il personale addetto ti rilascia il verbale di contestazione che termina in questo modo: “Astral spa declina sin da ora qualsiasi responsabilità di carattere civile e/o penale in caso di incidenti causati dalla presenza di opere abusive non autorizzate”. Insomma, nell’era del “Salva Italia” dove si arriva a far scomparire anche il vincolo paesaggistico e si ha l’intenzione di legittimare qualsivoglia cambio di destinazione d’uso, l’Astral rivendica il balzello sul passaggio e ti dice che il ponte che porta a casa tua, anche se realizzato in epoca fascista nel corso della grande bonifica, è abusivo. A centinaia i verbali finora redatti. In molti sono intenzionati ad impugnarli.    http://www.corrieredilatina.it/news/societa/10248/Accessi-alle-proprieta-private-sulla-156.html 

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