Protocollo tra Ministero dell’Istruzione e Comune di Bologna; tra gli investitori c'è anche Inarcassa
12/09/2014 - Un Fondo Immobiliare per la rigenerazione del patrimonio edilizio scolastico e la costruzione di nuovi edifici. Lo costituiranno il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e il Comune di Bologna.L’iniziativa è stata formalizzata con un Protocollo di intesafirmato ieri dal sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Reggi, e dal sindaco di Bologna, Virginio Merola.
Al Comune di Bologna il Miur ha assegnato 5 milioni di euro a fondo perduto, che - grazie alla collaborazione fra istituzioni pubbliche e privati - metteranno in moto investimenti per 30 milioni di euro, finalizzati a costruire 5 nuove scuole per la cui progettazione verrà promosso l’impiego di giovani architetti e ingegneri.
Nei prossimi mesi, sulla base del piano di fattibilità già elaborato dal Comune di Bologna, sarà pubblicato il bando per la selezione della Società di gestione del risparmioche dovrà gestire il Fondo immobiliare, strumento scelto dal Comune per coniugare la valorizzazione del patrimonio da dismettere, scolastico ma non solo, e la realizzazione di nuove scuole, all’avanguardia sotto il profilo delle tecnologie e degli spazi di cui potranno essere dotate.
“Questo Protocollo - ha sottolineato il SottosegretarioRoberto Reggi - apre una nuova frontiera per il reperimento di risorse per l’edilizia scolastica attraverso l’ottimizzazione dei finanziamenti pubblici e l’attrazione di stanziamenti privati. Dal successo di questo tipo di operazioni dipende la possibilità di coprire in futuro tutto il fabbisogno di interventi che avremo in materia di edilizia scolastica”.
“Nel luglio del 2012 abbiamo sottoscritto un primo protocollo tra Ministero dell’Istruzione e Comune di Bologna per dare vita ad un progetto pilota - ha spiegato il Sindaco di Bologna, Virginio Merola. Si trattava allora solo di una bella idea, ma tutta da costruire sul piano tecnico e normativo, che mirava a introdurre strumenti innovativi per convogliare risorse verso uno degli ambiti prioritari per le nostre scuole - l’edilizia scolastica e il suo ammodernamento - perché possano definirsi “scuole belle”. “Belle” perché accoglienti, rispettose dei canoni di tutela dell’ambiente e in grado di consentire lo sviluppo di una didattica innovativa e di favorire modalità nuove di utilizzo degli spazi scolastici, sempre più come luoghi dell’educazione, anche extrascolastica, e di aggregazione sociale”.
Alla firma del Protocollo con il Miur erano presenti due importanti investitori che hanno dichiarato il loro interesse a stanziare risorse nel Fondo immobiliare. Si tratta di Inarcassa, la cassa previdenziale degli ingegneri e architetti, e Invimit, la società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nata nel 2013 proprio con lo scopo di valorizzare i patrimoni immobiliari pubblici, anche attraverso lo strumento dei Fondi.
“Siamo orgogliosi - ha sottolineato Giuseppe Santoro, vice Presidente di Inarcassa - della nostra partecipazione e speriamo di essere di incitamento per altri investitori”. Inarcassa aggiunge che il progetto pilota, complesso ed innovativo a favore del patrimonio immobiliare scolastico, assicurerà un ritorno positivo anche per l’occupazione di architetti e ingegneri.
“Il protocollo siglato oggi - ha concluso Elisabetta Spitz, Amministratore Delegato di Invimit - dimostra che anche i beni pubblici possono essere una risorsa in campo immobiliare. Si apre una nuova stagione per la rigenerazione del patrimonio pubblico”.
Gli interventi previsti sono:
- Polo scolastico in via Fioravanti presso area ex mercato ortofrutticolo - scuola d’infanzia da 6 sezioni e primaria da 10 classi (costo stimato 6.552.000 euro);
- Polo scolastico “Tempesta” in via Martelli - scuola d’infanzia da 4 sezioni e primaria da 5 classi aggiuntive (costo stimato 4.200.000 euro);
- Polo scolastico “Carracci” in via Felice Battaglia (nella foto) - scuola primaria da 5 classi e scuola secondaria di 1° grado da 9 classi (costo stimato 7.552.000 euro);
- Scuola d’infanzia da 4 sezioni in viale Lenin nell’area Fossolo (costo stimato 1.848.000 euro);
- Scuola primaria da 10 classi e scuola secondaria di 1° grado da 9 classi in via Prati di Caprara (costo stimato 8.400.000 euro).
Nessun commento:
Posta un commento