giovedì 12 dicembre 2013

Obbligo di POS, nuovo spiraglio per la proroga per commercianti e liberi professionisti

Zanetti, Scelta Civica: ‘ora sta al Governo intervenire’. Bankitalia: ‘il mercato offre POS diversificati sotto il profilo tecnologico e tariffario’

http://www.edilportale.com/news/2013/12/professione/obbligo-di-pos-nuovo-spiraglio-per-la-proroga_36964_33.html 12/12/2013 - Non è affatto chiusa la questione della proroga dell’obbligo di installare il POS negli studi professionali.
Dopo la bocciatura dell’emendamento che aveva presentato alla Camera, Enrico Zanetti, responsabile politiche fiscali di Scelta Civica e vicepresidente della Commissione Finanze di Montecitorio, fa sapere di aver “avuto modo di interessare il sottosegretario all’EconomiaPierpaolo Baretta alla questione dell’obbligo del POS per commercianti e liberi professionisti”.
 
“A legislazione vigente - ricorda Zanetti - l’obbligo entrerà in vigore il 1° gennaio 2014, nonostante non siano ancora state approvate le disposizioni attuative che dovrebbero regolarlo”.
 
“Noi - ha aggiunto - ci eravamo mossi per tempo, ma la comprensibile confusione che si genera, quando in ballo ci sono migliaia di emendamenti, ha portato allasorprendente esclusione del nostro emendamento in sede di ammissibilità”.

“Ora - ha concluso Zanetti - sta al Governo intervenire, e sono lieto di aver trovato nel sottosegretario Baretta un interlocutore attento ad evitare gli assurdi disagi che, stando così le cose, la mancata proroga determinerebbe”.

La proroga però non è una soluzione soddisfacente per i professionisti, che chiedono l'abolizione tout court dell'obbligo di POS.

Oltre ai Consigli nazionali e ai Sindacati degli ingegneri e degli architetti, anche la Federazione Nazionale degli Architetti e degli Ingegneri Liberi Professionisti(FNAILP) si dichiara “nettamente contraria a questa nuova forma di autoritarismo e di vessazione inutile” per diversi motivi, tra cui: le prestazioni di architetti e ingegneri hanno spesso costi superiori ai massimali previsti dalle carte di debito; la maggior parte delle prestazioni oggi riguarda ristrutturazioni per le quali i clienti, per detrarre le spese sall’Irpef, pagano con bonifico, già di per sè tracciabile.

La risposta di Bankitalia a Federarchitetti
L’articolo 15 del Decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012) “non introduce un obbligo di utilizzo a carico del pagatore, bensì un obbligo di accettazione della carta a carico del venditore di beni e servizi”. Lo afferma la Banca d’Italia in rispostaalle richieste di chiarimenti di Federarchitetti, aggiungendo che “detto obbligo sarebbe regolarmente adempiuto allorché il venditore si munisse del dispositivo di accettazione; resterebbe quindi impregiudicata la possibilità di accettare pagamenti con altre modalità, quali ad es. bonifici, carte di credito o prepagate, in base agli accordi che di volta in volta saranno liberamente assunti nella relazione contrattuale tra venditore ed acquirente”.
 
Bankitalia ricorda che “la finalità della norma in esame è quella di promuovere l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronico nella transazioni commerciali, al fine anche di favorire una più efficace azione di contrasto a fenomeni di illecito in campo finanziario e fiscale” e che “il mercato delle soluzioni POS offre oggi prodotti sempre più avanzati e diversificati sotto il profilo sia tecnologico sia tariffario; soluzioni innovative sono disponibili per l'accettazione di pagamenti anche al di fuori dei tradizionali punti vendita, ad esempio attraverso l'utilizzo di dispositivi mobili collegabili a computer, smartphone o tablet, con formule tariffarie spesso a misura delle diverse categorie di clientela”.

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