Massimo cinque incarichi a professionista. Per gli studi nei 140 Comuni del cratere in Centro Italia stanziati 3,8 milioni di euro
Via alla microzonazione sismica nei 140 Comuni rientranti nel cratere del sisma che ha interessato il Centro Italia dal 24 agosto 2016. È stata pubblicata dal Commissario straordinario alla ricostruzione l’ordinanza 24/2017, che fissa i tempi e i criteri per lo svolgimento degli incarichi. Per l’operazione sono stati stanziati 3,8 milioni di euro.
Oltre ai professionisti singoli, gli incarichi possono essere affidati anche ad associazioni di professionisti, raggruppamenti temporanei di imprese, società di ingegneria o geologia, studi associati che prevedano la presenza al loro interno di tecnici in possesso dei requisiti di esperienza e competenza richiesti. Anche in questo caso è richiesta l'iscrizione all'elenco speciale del Commissario alla ricostruzione.
Ad ogni soggetto possono essere affidati al massimo cinque studi di microzonazione sismica.
Fino a 150mila euro si userà la procedura negoziata, che deve concludersi entro sessanta giorni, quindi entro il 14 luglio 2017.
In caso di inerzia da parte dei Comuni, le Regioni affidano gli incarichi nei quindici giorni successivi, quindi entro il 29 giugno o 29 luglio.
I professionisti devono concludere gli studi entro centocinquanta giorni dall’affidamento. Nei quindici giorni successivi si svolgono le verifiche di conformità e, in presenza di esito positivo, la Regione adotta gli studi e li utilizza per le attività di pianificazione e di progettazione, mentre il Comune ne recepisce gli esiti nei propri strumenti di programmazione e di pianificazione.
Il livello 3 consente di associare valori dei fattori di amplificazione e spettri medi di risposta alle zone stabili soggette ad amplificazione definite nel livello 1. Consente inoltre di caratterizzare, attraverso specifici parametri, le instabilità permanenti. Si applica alla pianificazione del territorio e può fornire elementi di supporto alle valutazioni che il progettista responsabile degli interventi sui manufatti deve comunque fare sotto la sua esclusiva responsabilità, anche indipendentemente dai risultati della microzonazione di livello 3.
Il livello 2, che però non è interessato dall’ordinanza, introduce l’elemento quantitativo associato alle zone omogenee, utilizzando ulteriori indagini che portano alla redazione di una vera e propria carta di microzonazione sismica.
Microzonazione sismica, requisiti dei professionisti
I Comuni selezioneranno geologi ed ingegneri con esperienza in materia di prevenzione sismica e elaborazione degli studi di microzonazione attingendo all’elenco speciale tenuto dal Commissario alla ricostruzione.Oltre ai professionisti singoli, gli incarichi possono essere affidati anche ad associazioni di professionisti, raggruppamenti temporanei di imprese, società di ingegneria o geologia, studi associati che prevedano la presenza al loro interno di tecnici in possesso dei requisiti di esperienza e competenza richiesti. Anche in questo caso è richiesta l'iscrizione all'elenco speciale del Commissario alla ricostruzione.
Ad ogni soggetto possono essere affidati al massimo cinque studi di microzonazione sismica.
Studi di microzonazione, i tempi per l’affidamento
L'affidamento degli incarichi seguirà modalità e tempi diversi in base agli importi. Per gli studi di microzonazione sismica di importo inferiore a 40mila euro, si userà l’affidamento diretto entro trenta giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza, quindi entro il 14 giugno 2017.Fino a 150mila euro si userà la procedura negoziata, che deve concludersi entro sessanta giorni, quindi entro il 14 luglio 2017.
In caso di inerzia da parte dei Comuni, le Regioni affidano gli incarichi nei quindici giorni successivi, quindi entro il 29 giugno o 29 luglio.
I professionisti devono concludere gli studi entro centocinquanta giorni dall’affidamento. Nei quindici giorni successivi si svolgono le verifiche di conformità e, in presenza di esito positivo, la Regione adotta gli studi e li utilizza per le attività di pianificazione e di progettazione, mentre il Comune ne recepisce gli esiti nei propri strumenti di programmazione e di pianificazione.
Gli incarichi di microzonazione sismica
L’ordinanza prevede tre tipi di incarico per tenere conto degli studi già fatti ed evitare duplicazioni e perdite di tempo. Il primo, comprende i Comuni che devono affidare l’attività di microzonazione sismica di primo e terzo livello. II secondo gruppo riguarda i Comuni che hanno bisogno degli studi di microzonazione sismica di terzo livello. Infine, il terzo gruppo, è costituito dai comuni di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Montegallo, che devono completare sola la relazione conclusiva dello studio di microzonazione sismica di terzo livello.I livelli della microzonazione sismica
Il livello 1 è propedeutico agli altri e consiste in una raccolta di dati preesistenti elaborati al fine di suddividere il territorio in zone qualitativamente omogenee. Serve anche alla costruzione del modello geologico del sottosuolo (in prospettiva sismica) dell’area di studio. Può essere applicato alla sola pianificazione del territorio.Il livello 3 consente di associare valori dei fattori di amplificazione e spettri medi di risposta alle zone stabili soggette ad amplificazione definite nel livello 1. Consente inoltre di caratterizzare, attraverso specifici parametri, le instabilità permanenti. Si applica alla pianificazione del territorio e può fornire elementi di supporto alle valutazioni che il progettista responsabile degli interventi sui manufatti deve comunque fare sotto la sua esclusiva responsabilità, anche indipendentemente dai risultati della microzonazione di livello 3.
Il livello 2, che però non è interessato dall’ordinanza, introduce l’elemento quantitativo associato alle zone omogenee, utilizzando ulteriori indagini che portano alla redazione di una vera e propria carta di microzonazione sismica.
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